Consigli di maggio per gerani, azalee, peonie e piante grasse

Per mantenere rigogliosa la fioritura dei gerani il loro terriccio non deve mai essere completamente secco, altrimenti appassiranno. Ora concimateli ogni 15 giorni. Il fertilizzante più facile da utilizzare è quello liquido: basta scioglierlo nell’acqua delle innaffiature, per la quantità usatene meno delle dosi consigliate sull’etichetta del flacone, e non dimenticate di togliere le foglie secche dei fiori. (vedi altre schede specifiche sui gerani)

In questa stagione le azalee hanno bisogno di essere concimate, una volta alla settimana, con un fertilizzante liquido per piante da fiore sciolto nell’acqua delle innaffiature. Passata la fioritura, continuate a concimare ogni 2 settimane, e smettete a metà estate. Sempre dopo la fioritura, se la pianta ha un aspetto disordinato allora potatela tagliando i rami storti o disordinati.

Adesso che le temperature hanno ripreso a salire è il momento di riportare all’aperto le piante grasse e di tornare ad innaffiarle. Meglio procedere per gradi: non bisogna esporle alla luce all’improvviso (potrebbe nuocere alla ripresa vegetativa). Consiglio di ombreggiare – per una decina di giorni – creando una specie di tettoia (ad esempio con del tessuto non tessuto) così potranno prendere la luce su tutti i lati. Annaffiarle una volta alla settimana, e a partire dalla terza bagnatura dare un concime specifico per piante grasse diluito nell’acqua.

Maggio è anche il mese per mettere le nostre peonie sul balcone (ma non troppo al sole). Le più adatte alla coltivazione in vaso sono le peonie arbore, che crescono lentamente e hanno un apparato radicale meno sviluppato. Le peonie erbacee, invece, che seccano e muoiono ogni autunno per rifiorire a primavera successiva nel vaso si sentono strette. Bisogna collocarle in un angolo non troppo soleggiato del balcone e innaffiarle due volte alla settimana badando però che il terreno non sia troppo bagnato. Una volta al mese mettere del concime a basso contenuto di azoto: questo stimola la produzione di foglie e non di fiori. Rinvaserete il prossimo anno. Le peonie richiedono vasi grandi, del diametro di almeno 40 centimetri, e prediligono i climi continentali, cioè quelli con estati calde e inverni rigidi. In Italia perciò crescono bene sopratutto nelle regioni settentrionali.

Maggio: piantiamo fiordaliso, tagete, nasturzio e dalia

Maggio è il periodo giusto per seminare i fiordalisi, che fioriranno in estate. Una bustina di semi basterà per una cassetta lunga 60 centimetri e alta 30. Riempitela con terriccio universale e sbriciolate lo strato più superficiale. Distribuite i semi e poi ricopriteli con un velo di terriccio, sempre molto sottile, quindi nebulizzate. Dopo alcune settimane spunteranno le piantine, e per la fine di giugno saranno grandi abbastanza da fiorire. I fiordalisi hanno bisogno di acqua solo quando sono in fioritura.

fiordaliso Maggio: piantiamo fiordaliso, tagete, nasturzio e dalia

Oltre ai fiordalisi, adesso potete seminare altre comuni e rustiche piante annuali, cioè che durano solo una stagione, come i tagete e i nasturzi.

tagete Maggio: piantiamo fiordaliso, tagete, nasturzio e dalia

Una bordura di tagetes

Bisogna piantare i tuberi delle dalie per averle in fiore l’estate prossima: non concimate subito ma solo a un mese e mezzo circa dalla messa a dimora, con un fertilizzante liquido da mescolare nell’acqua delle annaffiature una volta ogni 3 settimane, fino al termine dell’estate. Tenete presente che le dalie amano i climi umidi e l’esposizione ideale è a mezz’ombra. Tra le varie varietà che si trovano in commercio le più adatte a essere coltivate in vaso sono quelle nane, che non superano i 60 centimetri di altezza.

dalie-600x264 Maggio: piantiamo fiordaliso, tagete, nasturzio e dalia

Primavera: cure per le piante e lotta ai parassiti

In aprile le gemme si schiudono e la vegetazione cresce, ma è anche il periodo in cui dobbiamo stare attenti a parassiti, funghi e infestanti. Controlliamo i fiori e la crescita dei germogli, se la pianta da frutto fiorisce bene o se è stata attaccata da parassiti animali o funghi. Se a marzo non abbiamo fatto un trattamento con olio bianco contro le uova svernanti degli afidi, adesso troveremo gli insetti sugli apici vegetativi che succhiano la linfa. Dobbiamo allora fare un trattamento miscelando piretro o polvere d’aglio all’acqua e irrorando tutta la pianta, possibilmente al tramonto. Anche il terrazzo deve essere tenuto sotto controllo per evitare l’invasione degli afidi e di conseguenza delle formiche. Procuriamoci per tempo degli  anti parassitari giusti e, se temiamo l’arrivo delle formiche, predisponiamo per tempo delle barriere naturali, come per esempio dei fondi di caffè, della cenere o del sale (questo da non mettere ovviamente sulla terra).

In aprile è buona norma portare all’aperto le piante da interni, ma bisogna fare attenzione ai ritorni del gelo notturno. Non in tutte le regioni italiane infatti si possono ancora portare all’esterno. La temperatura fuori casa non deve mai essere inferiore agli 8° , sopratutto di notte e nelle prime ore del mattino. E’ un ottimo periodo anche per fare i rinvasi (operazioni consigliata ogni 2 anni), e si torna a bagnare con maggior frequenza le piante grasse che in inverno sono state tenute a regime idrico ridotto. Nebulizzare anche tute le piante a foglia larga (come il ficus e la dieffenbachia)

Controlliamo il sistema di irrigazione, ripristiniamo i legacci: passato l’inverno le rose rampicanti necessitano di un  controllo particolare per verificare la tenuta di tutti i legacci. Una volta eseguita la potatura, i legacci vanno sostituiti badando bene a non strozzare i fusti.

Le potature. Cimiamo la camelia al termine della fioritura, generalmente verso la fine del mese, tagliando i rami secchi e limitando quelli cresciuti in modo irregolare. Si può cimare anche la chioma per darle una forma compatta e indurre a nuove ramificazioni la pianta. Verso la fine del mese in casa, le piante di dieffenbachia e dracea che hanno perso le foglie possono essere tagliate a 10cm dalla base del fusto, al di sopra di un nodo fogliare. E’ anche il momento di una potatura drastica delle parti aeree e delle radici ai gerani, prima di effettuare il necessario rinvaso. Rinvasare con terriccio fresco i gerani dopo aver potato sia le radici, sia la chioma, per poi portarli all’aperto. Verso la fine del mese si potano le siepi sempreverdi, eliminando solo i rami che emergono dalla sagoma se si vuole infoltire la base. Terminare anche la potatura delle rose, sfoltire e regolare le piante in vaso in modo che conservino uno sviluppo armonioso e si colmano di terra i vasi.

Piantiamo le bulbose: in questo periodo possiamo mettere nei vasi i bulbi delle specie che fioriranno in estate e in autunno, come i gladioli, i gigli, i ciclamini, le dalie.

Controllare lo stato di salute dei frutteti, terminando la lavorazione del terreno e la concimazione ed effettuare trattamenti rinforzanti con decotto di . Dall’inizio della primavera, subito dopo la fase di apertura delle gemme,  gli alberi da frutto possono iniziare a subire l’attacco da parte di funghi e insetti dannosi in grado di danneggiare germogli, foglie e fiori. Si innestano anche le ultime drupacee, melo cotogno, vite e si termina la potatura dell’ulivo.

Si procede alla produzione di talee delle piante grasse e dei crisantemi prelevando i germogli basali delle vecchie piante. Si dividono i tuberi delle dalie. E’ il momento di moltiplicare le piante grasse: le succulente si propagano attraverso talea di foglia, di fusto, porzioni di fusto o per divisione dei palloni in primavera.

Giardinaggio, lavori del mese di aprile

romagna in primavera

Suggerimenti per le piante in vaso in casa: consiglio di dare progressivamente sempre più aria alle piante d’appartamento e controllare attentamente eventuali parassiti, che incominciano a nascere, come le cocciniglie. Trattare con insetticida spray. Iniziare i rinvasi delle piante ornamentali e sostituire parte della terra vecchia, in fondo ed in superficie, con terriccio nuovo.

Per il terrazzo questo mese si possono acquistare piantine fiorite quali begonie, petunie, tagetes, salvia splendens, per riempire vasi e cassette, a meno che non si possano avere delle semine fatte in terra. Fate attenzione alle rose, che vegetano in terrazzo più precocemente che in giardino: trattarle contro i pidocchi e il mal bianco, usando insetticida ed anticrittogamico in polvere.

Cosa piantare e seminare in aprile: in giardino seminare tutte le piante perenni (campanule, speronelle, settembrini, coreopsis). Piantare le dalie, che hanno germogliato in casa o nella serra. Piantare gli arbusti sempreverdi e le conifere. A dimora all’aperto è tempo di: basilico, cetriolo, fagiolino, fagiolo, prezzemolo, pomodoro, barbabietola (vedi consigli seguenti in base alla luna). Verso la metà del mese è il periodo adatto per piantare: ulivi, piante da fiore (annuali e rustiche come margherita, nasturzo, viola, violaciocca). Si mettona a dimora i bulbi a fioritura estiva/autunnale, le erbacee perenni, le specie da fiore rustiche. Si producono talee di crisantemi, dalia e piante grasse. Seminare talee di piante da interni con foglia (cineraria, edera, sedum, tradescanzia). Tutte danno un buon risultato sia nella riproduzione per talea, sia per il loro successivo mantenimento. Piantare begonie, caladio, caleo.

Consigli per il geranio in primaveraQuesto è il periodo per dare nuova vita ai gerani: se le piante sono state ricoverate e rinvasate in autunno, in questo momento hanno bisogno solo di poca manutenzione. Eliminare i rami secchi, quelli legnosi, e tagliare gli altri ad 1/3 della lunghezza. Smuovere la crosta che si è formata sul terreno, annaffiare abbondantemente, e dopo qualche giorno utilizzare concime liquido per piante fiorite sciolto nell’acqua delle annaffiature, a piccole dosi. Le piante vanno sistemate all’esterno quando la temperatura notturna si mantiene sui 10 gradi, e vanno posizionate poi in posizione soleggiata possibilmente esposta ad est. Appena arriverà il grande caldo trasferiteli in una zona a mezz’ombra (troppo sole li seccherebbe). Verso la fine del mese rinvasare il geranio con terriccio fresco, dopo aver potato sia le radici, sia la chioma.

Consigli per l’orto. Con luna discendente: piantare le aromatiche, come il dragoncello, la cipolla. Diradare le semine del mese di febbraio, diradare e trapiantare la lattuga, piantare i tuberi delle patate, e rincalzare quelli piantati nel mese precedente, come per i piselli. Cominciare la messa a dimora dei pomodori (se siamo certi che nella nostra regione non torneranno più le gelate). Trapiantare il porro quando ha raggiunto il diametro di una matita. Diradare la semina del mese precedente dello spinacio. Piantare il rabarbaro, diradare e trapiantare le piante ottenute dalla semina del mese precedente del cavolo di Bruxelles. Con luna crescente: mettere a dimora all’aperto anguria, basilico, bietola da orto, cetriolo, fagiolo, fagiolino, fava, melone, peperone, melanzana, pomodoro, zucca, zucchina, cavolo cappuccio, bietola, porro, scarola, sedano.

Manutenzioni e potaturePotare gli arbusti che hanno già fiorito, come la forsizia. Potare i rosai e le siepi sempreverdi (alloro, lauroceraso, tasso). Proseguire nel vangare e sarchiare il terreno. Nelle ore più calde della giornata arieggiare i tunnel ed i semenzai protetti per evitare umidità. Nel frutteto attenzione alle gelate tardive, notturne, che possono compromettere fioriture e provocare la caduta dei frutti appena formati. Pulire i viali e diserbarli dalle erbe infestanti, che sanno nascendo. Potare le piante dalla crescita apicale eliminando le foglie inferiori gialle o secche come: dracena marginata, dracena deremensis, mangiafumo, tronchetto del Brasile.

Concimazioni e annaffiature: concimare gradualmente i gerani con fertilizzante liquido. Concimare il prato (seminato nel mese di marzo). Concimare le piante da interni con concime liquido o solido. Annaffiare con acqua del rubinetto, e lasciarla riposare un po’ (poichè esce molto fredda e lo sbalzo di temperatura può danneggiare la pianta). Con l’allungamento delle giorante si procede via via ad aumentare gradualmente le annaffiature.

Consigli di primavera per il ficus beniamino

Il ficus benjamin è certamente tra le piante più diffuse in appartamento, ed anche tra le più eleganti. Arriva spesso però alla fine dell’inverno con poche foglie e un aspetto un po’ sofferente. Ecco come rimetterlo in forma. Riepiloghiamo le sue condizioni ideali: una temperatura sempre superiore ai 10/15 gradi, e un’umidità relativa elevata. Ama la luce ma non il sole diretto. Gli esemplari più grandi crescono davanti ad una finestra ben esposta alla luce. La temperatura invernale della casa è generalmente ideale, quello che di solito scarseggia in casa è l’umidità, che dovrebbe essere mantenuta sempre alta.

Durante l’inverno, a causa dello stress dovuto al riscaldamento, alla secchezza dell’aria, alla minore luminosità, il ficus beniamino può perdere molte foglie. Non ci dobbiamo preoccupare più di tanto perchè il vigore di questa pianta è tale da ripristinare velocemente il fogliame appena le condizioni migliorano. Intanto si può migliorare il suo stato mettendo alla base delle altre piante più piccole, e nebulizzando dell’acqua sulle foglie.

La potatura non è indispensabile ma può servire per contenere la pianta nel suo sviluppo e dargli una forma più armoniosa. Se poi dobbiamo tagliare un ramo grosso per limitare l’altezza e aumentare l’estensione della pianta, è bene che lo tagliamo subito, prima del risveglio vegetativo vero e proprio. Per i rami piccoli invece si procede ad una cimatura destinata a indurre una maggiore ramificazione. A partire da marzo diamo ogni due settimane del fertilizzante per piante verdi, insieme all’acqua delle annaffiature, ed appena la temperatura lo consente, presumibilmente a maggio, la pianta può essere portata in esterno, al riparo dal sole e dai venti freddi, ma in posizione luminosa. Con queste cure il ficus, per quanto stentato possa apparire ora, tornerà al suo originale splendore.