Come curare le rose quando arriva il caldo. Durante l’estate, da maggio/giugno, si assiste alla magnifica ed imponente fioritura delle rose. Ce ne sono ormai di tanti i tipi, e a ciascuno di questi gruppi appartengono un numero incredibile di varietà. La prima cura culturale, da ricordarsi appena arriva l’estate, è l’asportazione dei fiori appassiti tagliandone lo stelo alla base con una porzione di fusto, per stimolare l’emissione di nuovi germogli fioriferi. Proseguire poi con le concimazioni, che si effettuano lungo tutta la stagione vegetativa iniziando dalla ripresa primaverile, con apporto di sostanza organica e la somministrazione di concimi minerali. Molto importante è la concimazione di giugno, quando le rose sono in piena fioritura. Preferibilmente concimi con alto titolo in potassio e che assicurano anche una adeguata disponibilità di azoto. E’ bene ricordare che le rose necessitano di molta acqua e che il fabbisogno della pianta si eleva in primavera e dopo la fioritura. Al tempo stesso necessitano di un buon drenaggio perchè crescono stentatamente nei terreni dove si verificano ristagni di acqua.
D’estate il problema più grosso per le rose è la carenza d’acqua. Le ragioni sono molte: la scarsità d’acqua, basse precipitazioni o limitazione all’irrigazione imposta (programmata). Nei periodi più caldi la temperatura elevata può essere un problema, ma che si risolve sapendo come fare per ritrovare i nostri cespugli di rose belli e forti. I vecchi cespugli non temono il caldo (almeno quelli radicati da più di 2 anni), possono sopportare un periodo di caldo senza irrigazione.
Le rose giovani piantate nell’anno possono avere maggiori problemi perché l’apparato radicale non si è ancora espanso nel terreno. In mancanza di un impianto di irrigazione programmabile o di qualcuno disposto a sostituirci nella cura del giardino si può ricorrere a qualche stratagemma, come l’utilizzo della corteccia di pino. Così va preparata: la corteccia acquistata nei sacchi va affondata completamente in un secchio d’acqua e lasciata così per almeno 12 ore. La corteccia, quando sarà totalmente intrisa d’acqua e il suo spessore avrà raggiunto i 20 cm (e aumentato di molto il suo peso), va appoggiata nell’aiuola. Una volta sistemata la corteccia, rilascerà lentamente l’acqua nel terreno sottostante per evaporazione, creando intorno alla pianta una zona di maggior umidità dell’aria che mitigherà il caldo. La pianta non si disidraterà.
Si concimano i roseti rampicanti non rifiorenti, tagliando sotto la prima foglia. Verso la fine del mese di luglio tagliare in forma regolare. Se non si è esperti si imposta la forma tirando dei fili tesi tra i paletti.
Malattie. Le rose – più di altre piante del giardino o del terrazzo – possono essere soggette a piccoli problemi. Si tratta di malattie fungine, che possono insorgere a causa del clima caldo/umido, oppure da parassiti come gli afidi o il ragnetto rosso, che si cibano delle foglie. Spesso questa malattia è il sintomo di un’errato posizionamento della pianta (se è stretta da altre piante, o è a ridosso di una parete umida, oppure da troppi rami ravvicinati tra di loro). Il microclima intorno alla pianta risente dell’elevata umidità e si predispone ad accogliere la malattia fungina. Si ammala allo stesso modo una pianta debole per una mancanza di qualche sostanza nel terreno, per errata irrigazione o indebolimento da eccessiva fioritura (non compensata da una concimazione completa). L’attacco di parassiti o malattie fungine (oidio o mal bianco) che colpisce le rose si riconosce quando le foglie presentano delle macchie polverose, che tendono ad estendersi e farle ingiallire. La ruggine: si manifesta con la comparsa di piccole macchie gialle, che con il passare dei giorni diventano più scure, fino a diventare quasi nere. Le foglie diventano giallastre e la pianta smette di vegetare e deperisce. I prodotti ideali per combattere l’oidio e l ticchiolatura che possono essere usati con sicurezza si chiama anticrittogamico Vape Garden, oppure Compo Topas 10EC fungicida antioidio, particolarmente efficace contro gli afidi e la ruggine, adatto sia per culture orticole che frutticole, e ornamentali.