Erica ventricosa, fiori particolari per luoghi difficili

Questa specie di erica è apprezzata per la forma particolare dei fiori: allungata e rigonfia e a stella. E’ un arbusto di portamento eretto, alto da 50 a 100cm, folto e ben ramificato fin dalla base. Fiorisce in estate ma i boccioli si formano già a primavera, formando grappoli terminali e densi.

Si coltiva a macchie ed è indicata per ricoprire il terreno in luoghi difficili o per la ridotta manutenzione. Porre in pieno sole, o in ombra parziale se si coltiva in climi caldi e tendenzialmente aridi.

Il terreno deve essere acido, sempre ben drenato, perchè la pianta teme i ristagni. Pacciamatura con corteccia di pino. Acqua: bagnare ogni 3 giorni le piante adulte. Le piante giovani a giorni alterni durante l’estate. Usare acqua dolce. Concimare usando fertilizzante per piante acidofile in primavera.

Clima: è meno resistente al freddo di altre specie di erica. Non è indicata nelle regioni dove la temperatura scende di parecchi gradi sotto lo zero.

La potatura può servire a mantenere le pinate folte e di altezza contenuta, favorendo una ricca fioritura e l’emissione alla base di nuovi rami.

 

Tricyrtis, pianta resistente anche nei luoghi difficili

Simile all’orchidea ma più resistente. Le tricyrtis sono piante bulbose poco note, scarsamente diffuse, che fioriscono da agosto a settembre. Sono piante da mezzombra, capaci di vivacizzare angoli che di solito sono privi di colore. Oltre al verde delle piante da foglia, possono offrire anche fiori da recidere.  Sono piante erbacee che durante l’inverno  perdono le foglie. Raggiungono un’altezza compresa fra i 30 e i 90 cm, formando cespuglietti a portamento arrotondato di diametro fra i 30cm ed i 60cm. I fusti sono leggermente arcuati, e portano foglie appuntinte e di colore verde vivido, sempre lucenti. I fiori di forma unica, ricordano quelli di un’orchidea. La forma comune è quella a stella ma non mancano specie e varietà con fiori imbutiformi o a campanella.

Le cultivar bianche sono le più adatte per essere coltivate in ombra o mezz’ombra perchè spiccano maggiormente su piante da foglia verdi. Quelle colorate ben si adattano a formare un secondo o terzo elemento in bordure miste dove possono spiccare grazie alla fioritura tardiva.

Consigli: mettere la pianta a dimora a una distanza minima di 30 cm fra le piante, meglio 40cm. La tentazione di porle a dimora più vicine, per ottenere una copertura più immediata, è un errore. Il terreno (terriccio) deve essere sempre tendenzialmente umido, con ricca dotazione di sostanza organica per trattenere l’acqua di bagnatura, molto fertile e leggero, meglio acido. In substrati alcalini soffrono e crescono stentatamente.

Posizione e luce: piante da ombra (non troppa) o mezzombra, sopportano il sole solo in montagna o in collina se il terreno è molto fresco.

La concimazione: all’impianto arricchire il terreno con torba o terricciato di foglie. Durante la coltivazione usare una volta al mese un fertilizzante liquido per piante verdi fino a giugno, e da fiore da luglio in poi, a metà del dosaggio consigliato. Ogni anno a primavera inglobare nel terreno terricciato di letame per mantenere la fertilità.

Annaffiature: tenere sempre umido senza ristagni o carenze. Utilizzare acqua dolce o acidulata: mettere sul fondo dell’annaffiatoio da 8/10 litri 2 cucchiai di aceto di vino, riempire e lasciare riposare mezza giornata. Nel’annaffiare, non agitare, scartare il fondo.

Albizia, pianta ornamentale decorativa ed elegante

L’albizia è una pianta ornamentale capace di creare un’ombra leggera e capace di avere una spettacolare fioritura. E’ facile da coltivare e non raggiunge altezze eccessive.  Per essere valorizzata come merita, va posta in posizione isolata e aperta. E’ facile da coltivare, non molto grande, adatta a giardini non estesi, capace di una fioritura spettacolare, garantisce un’ombra fresca, ideale per un’area di gioco per bambini. E’ una pianta che si può tenere al mare perchè non teme la salsedine. E’ decorativa ed elegante: il tronco eretto da una corteccia liscia, la chioma sempre equilibrata, è ad ombrello (da 5 a 8 metri di diametro). Va collocata in uno spazio aperto, mai soffocata, libera di risaltare.

La fioritura dell’albizia, pur nella sua ricchezza, non è mai troppo appariscente o sovrabbondante. I fiori hanno la forma caratteristica di delicati piumini: si aprono a giugno, sono piuttosto duraturi e dotati di una certa scalarità così che la pianta può restare fiorita a lungo.

Resistente al freddo: l’albizia teme il freddo solo quando le temperature scendono sotto i -15 gradi. Per questo si consiglia di porla in posizione aperta e ben soleggiata, riparata da correnti freddi. Questa pianta deve poter godere della massima esposizione al sole anche se tollera un’ombreggiatura parziale in una frazione della giornata.

Il terreno: le piante sono adattabili in fatto di terreno, basta evitare suoli a reazione molto acida e argillosi con ristagno di acqua, tendenzialmente asfitici. Il terreno ideale è leggero, mai compatto, fresco e fertile.

Innaffiature: le albizie devono essere bagnate con regolarità nella fase d’impianto e nei primi due anni di vita, in modo da mantenere durante il periodo vegetativo il terreno sempre fresco. Una volta cresciute si bagnano solo a fronte di perdurante siccità.

Potatura: evitarla. Ricordare sempre che l’albizia non sopporta i tagli e non deve essere mai potata se non per ridefinire i rami rotti o secchi.

Questa pianta può essere attaccata da diversi patogeni di origine fungina. A scopo preventivo, a fine inverno, nelle zone caratterizzate da elevata umidità si può effettuare un trattamento a base di zolfo e rame.

Poinciana gilliesii o uccello del paradiso, ideale per un piccolo giardino

E’ un piccolo arbusto a foglia caduca. Molto conosciuto ma con il nome di bird of paradise (uccello del paradiso). Da non confondersi con la strelitzia.

La pianta proviene dalle isole Barbados, ma si è acclimatata anche nelle regioni del centro e sud Italia, in cui in inverno il clima è mite. Nelle regioni del nord si coltiva senza difficoltà nelle zone a clima mediterraneo (liguria, lago di garda). In pratica resiste all’aperto fin dove cresce l’ulivo, mentre nelle zone più fredde necessita di qualche protezione invernale, come il tessuto non tessuto.

La pianta ha un portamento eretto. Sviluppa molte ramificazioni. Nella parte superiore tende a spogliarsi verso il basso. I fiori sono di colore giallo e con stami rossi che fuoriescono dalla corolla, e sbocciano per tutta l’estate. La poinciana gilliesii è adatta ai giardini di piccole e medie dimensioni. Raggiunge circa 4/5 metri di altezza.

Consigli: scegliere una posizione isolata, che permette di far risaltare di più la sua bellezza e la sua fioritura. Si pianta dalla fine di ottobre al mese di dicembre. Meglio collocarla in giardino, in un luogo soleggiato, in terreni sciolti e permeabili. Può essere coltivata anche in contenitori purchè siano di grandi dimensioni. In questo caso le esigenze sono diverse rispetto a quelle coltivate in piena terra, soprattutto per le esigenze idriche e nutrizionali. Una volta posta a dimora per il primo anno annaffiare le piante ogni 2/3 settimane con 20 litri di acqua ad ogni somministrazione,  lasciare asciugare il terreno tra un intervento e l’altro. Se poi la stagione è asciutta e particolarmente calda,  intensificare le le annaffiature. Evitare di lasciare il substrato inzuppato.

La pianta è in grado di fiorire dopo 2 anni, e per avere un piccolo alberello bisogna aspettare circa 7/8 anni.

Cistus, piccoli arbusti sempreverdi che fioriscono in primavera

Il cisto, della famiglia delle Cistaceae, è un arbusto sempre verde. Nelle regioni mediterrane è diffuso allo stato spontaneo, con fiori semplici, simili alle rose selvatiche, che sbocciano in gran numero da aprile all’inizio dell’estate. I cistus hanno un tale numero di boccioli che, con tempo buono, le piante si mantengono fiorite per parecchio tempo. Si coltivano insieme a un certo numero di piante per ottenere una fioritura più vistosa.

I cistus purpureus hanno i fiori rosa porpora e sbocciano da maggio a luglio. Il cistus villosus ha fiori rosa porpora che sbocciano da aprile a giugno. Il cistus salvifolius ha fiori bianchi con macchie basali di colore giallo che sbocciano alla fine di aprile fino a giugno. Il cistus silver pink ha fiori rosa chiaro che sbocciano da giugno a luglio. Il cistus skanbergii ha fiori rosa chiaro che sbocciano a gruppi di 6, sia all’ascella delle foglie, sia in posizione apicale, in giugno luglio.

Il cisto non sopporta bene il trapianto: è consigliabile metterlo a dimora le piante cresciute in vaso. Si piantano in aprile, crescono bene nella maggior parte dei terreni ma preferiscono quelli poveri, ben drenati, situazioni in posizioni soleggiate e riparate dai venti. Le piante giovani sopportano il freddo meglio degli esemplari vecchi.

Non è necessaria potatura, e raramente le piante più vecchie traggono beneficio da questa operazione. Nelle piante giovani i germogli possono essere leggermente cimati in marzo, per favorire la ramificazione. Nello stesso periodo si asportano anche tutti i rami secchi e danneggiati dal freddo.