Salvia microphylla

salvia.thumbnail Salvia microphyllaQuesta splendida salvia dai fiori scarlatti e’ una specie ideale da sistemare in giardino. Fiorisce da giugno fino ai primi freddi invernali. Le piante sistemate nelle bordure possono sopportare piuttosto bene l’inverno e diventare dei rigogliosi cespugli.

Questa salvia è comunque adatta ad essere trattata come annuale. Per poter prelevare talee da crescere nella stagione successiva sistematela in contenitori: potrà essere spostata in serra fredda nel mese di ottobre. Continuerà a fiorire anche d’inverno. Questa varietà ha foglie sempre verdi, più grandi rispetto alle altre specie che fanno risaltare il ricco colore dei fiori di un scarlatto tanto intenso. Non è molto semplice combinarla con le altre tinte: cercate di abbinarla con specie di un giallo: per esempio linum flavum (che fiorisce in primavera), il coreopis grandifoglia o il bidens ferulifolia che creeranno un bell’effetto.

Gli esemplari giovani vanno tenuti a riposo dal gelo, quindi si possono interrare all’aperto fino a quando non sia passato il periodo delle gelate. In autunno vanno riparate perchè possano sopravvivere al freddo intenso. In interno,per ottenere la fioritura invernale, vanno garantite temperature basse (5 gradi). Le piante adulte hanno bisogno di molta acqua nel periodo di crescita. Nei mesi invernali gli esemplari vanno tenuti piuttosto asciutti.  Usando un buon fertilizante concimare gli esemplari ogni 8/10 giorni, ad aprile, maggio e settembre. Assicurarsi che il terriccio sia sempre bagnato prima di somministrare qualsiasi tipo di concime. Coltivare la salvia in una composta ben drenante, a base di terra grassa.

Anche le piantine originate ogni con il sistema della talea vanno sempre interrate in terriccio fresco. Le piante adulte, che sono state messe a svernare all’aperto, anche se danneggiate dal gelo invernale riescono a ricrescere vigorosamente se le radici sono state protette con pacciame. Una buona potatura delle parti rovinate stimolerà a riprendere un nuovo sviluppo rigoglioso. Eliminare i fiOri avizziti per avere una fioritura continuativa.

Lasalvia gradisce il pieno sole ma anche condizioni di leggera ombra. Gli afidi attaccano con facilità i germogli tenere. Combattere i parassiti con un insetticida a base di sapone.

Il banano

Il banano musa paradisiaca è una pianta a portamento alberello, con un’altezza di circa 3 metri, e larga circa 2. Facile da curare, con una crescita veloce. Le proporzioni statuarie di questo genere di pianta sono indicate per le case più spaziose. Esiste anche una varietà nana che si chiama musa cavendishii che però raggiunge anch’essa i due metri di altezza, ed è inoltre più facile che produca fiori e frutti.

I fiori sono giallo-scuro, macchiati di porpora. Quando il fiore appassisce, e questo cade, emergono dei frutti commestibili. Tollera la luce intensa, dal pieno sole all’ombra parziale, ma è indispensabile evitare quella più forte dell’estate, che può bruciare le foglie. La minima invernale non deve scendere sotto i 18 gradi. In estate tollera bene il caldo, ma deve essere ben ventilato se la temperatura supea i 21 gradi. Le piante adulte hanno bisogno di annaffiature abbondanti. Durante la stagione della crescita occorre irrorare bene quando i 4/5 centimetri di terriccio superficiale sono asciutti, però controllare se lo strato più profondo si mantiene costantemente umido. Bagnare le foglie durante la stagione della crescita estiva, accertandosi che siano bene asciutti prima di esporre la pianta alla luce diretta del sole. Concimare ogni due/tre settimane durante la crescita, usando un fertilizzante per piante da interno. Se la pianta cresce troppo in fretta ridurre le dosi a metà. Sostituire il terriccio superficiale delle piante più grandi, togliendone circa 4/5 centimetri con un terriccio più fresco. Rinvasare le specie più piccole in primavera.

Le varietà più giovani, se rinvasate due volte all’anno, traggono maggior giovamento. Usare un composto drenante a base di argilla che contenga humus e somministrare concime animale per piante da interno. Questa pianta all’apparenza resistente, ha foglie delicate: si rompono facilmente se toccate o per mancanza di umidità. Si pulisce con un panno senza utilizzare lucida-foglie. La mancanza di germogli in primavera indica che la pianta deve essere concimata: dei segni sulle foglie possono indicare presenza del ragnetto rosso. Utilizzare un insetticida sempre per piante da interno. Se l’esemplare è troppo danneggiato bruciatelo…

Sanseveria, pianta grassa per appartamento

Ottima pianta d’appartamento. Adora gli ambienti pieni di luce poco ombreggiati. In appartamento deve essere collocata nei punti di massima luminosità. Se la collocate vicino ad una finestra le assicurerete una vita lunga. In zona semiombra o piena ombra la pianta ingiallisce, la crescita rallenta, i tessuti tendono a rammollire. La sanseveria è facile da coltivare grazie alle poche cure che richiede. Questa pianta grassa ha foglie spesse, semisucculente, e tollera lunghi periodi di siccità. Troppa umidità fa male. Il substrato deve essere poroso e ben drenate, per evitare particolari ristagni di acqua, condizioni ideali per lo sviluppo di pericolosi funghi che possano attaccare le radici e il colletto. 

Questa pianta ama il vaso piccolo perciò è preferibile cambiare il contenitore solo ogni 2/3 anni e usare un vaso di terracotta, più pesante di quello di plastica, che darà alla pianta più stabilità. Come sapete le piante grasse vivono in terricci poveri di elementi nutritivi: anche la coltivazione domestica della sanseveria ha ridotte esigenze, e vanno rispettate, ma tuttavia nelle fasi giovanili (i primi 5/7 anni) è consigliabile una concimazione all’anno (a fine primavera con fertilizzante specifico per piante grasse, ricco di azoto e fosforo).

Cura della sanseveria

Irrigazione: non molta acqua, ma un poco ne vuole: ogni 10/15 giorni circa nella fase attiva (primavera/estate) irrigare dopo che il terriccio si è quasi asciugato. Sospendere durante l’inverno. Non deve essere bagnata troppo: l’umidità fa male. Innaffiare la sanseveria ogni 10/15 giorni circa, nella fase di crescita (primavera/estate, sospendere durante l’inverno), specialmente se fa freddo, per evitare pericolosi ristagni di acqua, che sono condizioni ideali per lo sviluppo di funghi che possono attaccare le radici e il colletto: i funghi sono pericolosi più dei parassiti. Distribuire insetticida liquido specifico anche per malattie e macchie fogliari (trattare con Gesal e anticrittogamici in polvere).

Parassiti: i nemici più diffusi e dannosi della sanseveria sono le cocciniglie, che si presentano sotto forma di ammassi biancastri, e causano deperimento vegetativo. Poi vi sono anche gli afidi, che pungono le parti verdi per sottrarre la linfa causando ingiallimenti, arrotolamenti delle foglie più giovani e possono trasmettere pericolosi virus. Distribuire ai primi attacchi insetticidi liquidi specifici. Poi vi sono i funghi, che sono davvero spietati in quanto provocano marciumi radicali del colletto. Sono causati da eccesso di acqua nel substrato. La pianta prima ingiallisce, poi marcisce e si affloscia a terra o subisce ripiegamenti verso il basso. Pericolose anche le macchie fogliari: si vedono striature o chiazze, brune o chiare. Le zone verdi ingialliscono e possono subire rammollimenti. Si fa una lotta preventiva con anticrittogamici a base di rame. Evitare i ristagni di acqua nel substrato, mantenere in ambiente costantemente caldo e molto luminoso.

La corretta concimazione: in natura le piante grasse vivono in terreni poveri di elementi nutrivi, anche nel caso di coltivazione domestica le condizioni di questa pianta vanno rispettate, specialmente nella fase giovanile (primi 5/7 anni). Effettuare almeno una concimazione all’anno nella tarda primavera, con fertilizzanti liquidi per piante grasse, a base di azoto e fosforo.

Si moltiplica per talea di foglia, e per divisione delle vecchie piante: rinvasare un anno sì e uno no, comunque rinnovare ad ogni primavera la terra in superficie (terriccio universale, sabbia di fiume e argilla espansa).

Schlumbergera

schlumbergera.thumbnail SchlumbergeraNota come cactus di natale, si chiama così perchè fiorisce proprio in questo periodo. La pianta ha portamento ricadente, e ha l’aspetto di una cascata di lucide foglie verdi, piatte e spesse, che terminano con brillanti corolle di colore rosso, violetto o bianco e giallo. Ha una fioritura invernale che puo’ ripetersi puntualmente ogni anno. Vivace e abbondante, non è una pianta adatta a locali molto caldi e con scarsa umidità: desidera un terriccio ben drenato per evitare ristagni. Vuole un’esposizione luminosa, ma non tollera il sole diretto. In questa stagione va innaffiata poco, più spesso invece in primavera e in estate, in modo da lasciare il terriccio sempre un po’ umido. Non sopporta l’acqua calcarea. Quando è possibile innaffiatela con acqua piovana oppure distillata (quella che usate per il ferro da stiro).

Concimare da giugno a settembre, una volta al mese. Da settembre a dicembre ogni 15 giorni con un fertilizzante liquido universale. Va rinvasato ogni anno in primavera dopo la fioritura (con terriccio: 1 parte di sabbia granulosa e due di torba; sul fondo del vaso porre cocci o ghiaia). Da maggio a settembre la si puo’ portare all’aperto. Dato il suo portamento ricadente sta bene in un cestino appeso oppure su una mensola.

Calycanthus praecox – Consigli sul calicanto “d’inverno”

E’ conosciuto come calicanto d’inverno. E’ un arbusto che appartiene alla famiglia delle calicantacee. E’ particolarmente apprezzato durante i mesi freddi perchè è uno dei pochi arbusti che fiorisce durante l’inverno. Puo’ essere coltivato in grosse fioriere o in mastelli, in terrazzo o im balcone oppure nei piccoli giardini in piena terra.

I fiori sono molto profumati e compaiono in pieno inverno. Il calicanto ha bisogno di poche cure e si adatta ai climi più diversi: dà il meglio di sè in questa stagione quando si spoglia delle foglie per riempirsi di profumati fiori gialli a forma di coppette.  Essendo un arbusto a foglia caduca non arreda in modo particolare il giardino durante i mesi invernali, se non a dicembre o in gennaio, e quindi è preferibile collocarlo come esemplare isolato, in posizione piuttosto defilata. Oppure collocarlo insieme ad arbusti sempreverdi. Cresce bene a ridosso di un muro soleggiato, orientato verso ovest oppure sud. I rami possono essere potati per poi essere sistemati in vasi in appartamento, dove rimangono freschi anche per 7/8 giorni.

Consiglio: se sono molto legnosi fate un’incisione a croce sulla parte tagliata e scortecciatela per un centimetro. In questo modo l’acqua verrà assorbita così la fioritura durerà più a lungo. Annaffiare abbondantemente: se l’inverno si mantiene siccitoso annaffiare una volta ogni 20 giorni, e dalla primavera all’estate inoltrata una volta alla settimana. Una volta all’anno a primavera distruibuire concime minerale alla base della pianta. Se la pianta è in terra preferisce terreni poveri, leggeri e argillosi. Quando è in vaso utilizzare una miscela formata da 4 parti di terra da giardino, 2 di terriccio universale e 1 di torba. Non richiede potature regolari