Orchidea Phalaenopsis

Dicembre è il periodo giusto per alcune piante che richiedono pochissime cure e regalano fioriture interminabili, rendendo la vostra casa più allegra e colorata, come le orchidee phalaenopsis (le più comuni tra le orchidee). Per garantire una vita lunga è importante collocarle in una posizione luminosa, ma ben al riparo dal sole diretto: per esempio il davanzale interno di una finestra esposta a nord, una veranda o la zona in ombra accanto ad una finestra assolata.

La temperatura ideale si aggira attorno ai 18-20 gradi di notte, e 25-28 di giorno. Se l’aria di casa in inverno è un po’ secca per il riscaldamento conviene appoggiarla in un vaso sopra uno strato di argilla espansa, con la pianta immersa per metà nell’acqua per dare il giusto grado di umidità. Innaffiatele poco, evitando di bagnare le foglie. Queste piante preferiscono l’acqua poco calcarea, e leggermente acida, simile a quella del rubinetto, che diventa meno calcarea lasciandola per un giorno dentro a una bacinella. Si deve ricordare che l’eccesso idrico è la prima fra le cause di morte di questa orchidea. Durante l’inverno bagnare di meno.

Usare un fertilizzante specifico liquido per piante di orchidea o per piante grasse, da diluire nell’acqua, con bagnature una volta ogni 15 giorni. E’ importante garantire da marzo a settembre continuità nelle somministrazioni. Si rinvasano ogni 2-3 anni acquistando un terriccio apposito (subastro). Le radici delle orchidee sono fragili, perciò il rinvaso va fatto con attenzione, e si effettua solo se il subastro è deteriorato, oppure se le radici fuoriescono dal vaso. Ricordatevi che in estate possono essere messe all’aperto.

Maggio e giugno sono i mesi giusti per procedere al cambio del vaso di una misura più grande, dove aggiungere della nuova corteccia sminuzzata (si trova in sacchetti). E’ preferibile che il nuovo vaso sia di plastica: in quelli di terracotta i sali minerali tendono ad accumularsi formando incrostazioni che possono bruciare le radici della pianta, e quando la corolla appassisce tagliarla a circa 15 centimetri dalla base e stimolerete la fioritura. Ricordatevi che la nuova corteccia sminuzzata che utilizzerete per reinvasare le orchidee va tenuta in ammollo per una notte.

Stella di Natale. Consigli su come mantenere bella la stella di Natale

E’ una pianta ornamentale diffusa nel periodo natalizio e fiorisce in pieno inverno. Resistente, facile da curare, ha una crescita moderata. L’altezza massima è di un metro, e la larghezza di 80 centimetri. Il fiore della pianta (la stella) è di colore rosso vivo, rosa o bianco, si chiama bratea, ed è in realtà una foglia modificata, e dura per qualche mese, mentre il fiore del centro è piccolo e giallo, con minuscoli sepali e petali, e ha una durata più limitata. La stella di Natale ha bisogno di una temperatura minima di 14 gradi, e va tenuta lontana dalle correnti d’aria, ma puo’ sopportare il freddo più intenso ma solo per brevi periodi, purchè non esposta al gelo.

Ha bisogno di un ambiente luminoso, e durante l’inverno puo’ tollerare il sole diretto, ma va tenuto lontana dalle fonti di calore (non mettere vicino al termosifone). Le innaffiature devono essere scarse durante la fioritura, evitando i ristagni di acqua nel sottovaso. Ridurre l’acqua da privamera a mezza estate (periodo del riposo). Dopo la fioritura è normale che la pianta perda qualche foglia, senza che questo segnali malattie o sofferenza. Si puo’ nutrire comunque per qualche tempo con concimi a base di potassio o fosforo.

In primavera si puo’ trasferire all’aperto in posizione riparata: a maggio tagliere la stella di Natale a metà (proteggersi le mani con i guanti perchè il lattiche ne fuoriesce è piuttosto irritante) e rinvasarla utilizzando un terriccio drenante a base di torba. L’operazione va eseguita con delicatezza perchè le radici e i fusti sono delicati.

Per far rifiorire la stella di Natale da un anno all’altro è necessario mantenerla al buio 13/14 ore al giorno durante i mesi di ottobre e novembre. La carenza di acqua, la temperatura e gli eccessi di correnti d’aria sono molto dannosi per la stella.

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Azalea Indica

azaleaindica Azalea IndicaAppartiene al genere rododendro, della famiglia delle ericaceae. Questo genere viene diviso in due gruppi: il rododendro grandi arbusti sempre verde, e azalea arbusti più piccoli. Le foglia dell’azalea indica sono lucenti e con peli setosi sui margini. I fiori sono composti di piccoli gruppi di due o cinque, e possono essere doppi o semplici. Qualche volta con petali increspati di colore diverso, a seconda della varietà (rosa, rosso, bianco). Questa azalea è un sempreverde adatta ad essere coltivata in appartamento durante l’inverno, poi trasferita in veranda o in giardino dal mese di febbraio, in posizione riparata dal vento ed esposta alla luce. Rispetto alle specie da esterno, questa azalea non diventa molto grande, al massimo 30/40 centimetri di altezza. Ha però una ricca fioritura, che spesso copre tutto il fogliame. Le piante si acquistano a dicembre, e vanno collocate in appartamento in posizione luminosa, ma lontane dalle fonti di calore. Durante il periodo invernale nebulizzare le foglie per garantire una costante umidità. Utilizzare possibilmente acqua non calcarea lasciata depositare nell’annaffiatorio. Se si possiede una pianta adulta, in questo periodo dell’anno le foglie possono ingiallire. Questo disturbo è causato dall’eccessiva presenza di calcare nell’acqua. L’azalea indica è una pianta acidofila: al momento del rinvaso a primavera utilizzare terreno specifico per queste piante e mantenere il composto umido. Concimare durante il periodo della fioritura ogni 10 giorni, con concime liquide per piante fiorite sciolto nell’acqua. [VerdeBlog.com – Foto: reteortibotanicilombardia.it]

Chrysalidocarpus

chrysalidocarpus.thumbnail ChrysalidocarpusE’ una delle varietà migliori da tenere in casa: coltivata in vaso non può infatti sviluppare oltre misura le radici e mantiene così dimensioni adatte alla maggior parte delle abitazioni. Pur conservando la possibilità di raggiungere altezze notevoli se cresce in una cassetta spaziosa, bisogna fare attenzione perchè se lasciato libero di crescere può rapidamente diventare troppo grande per l’ambiente domestico. Crescere questo esemplare delicato in un ambiente caldo. Può tollerare una posizione leggermente ombreggiata, meglio una illuminazione indiretta. La luce del sole invernale diretta ma debole è adatta ma non ideale. Comunque in estate il chrysalidocarpus va protetto dai raggi del sole troppo forti. Per capire quanta acqua necessita la pianta, usare come guida la superficie del terriccio: bagnare bene e quindi aspettare che si asciughi di nuovo. Le radici vanno mantenute umide. Concimare una volta al mese nel periodo della crescita con un fertilizzante adatto. Rinvasare in primavera gli esemplari troppo cresciuti utilizzando un composto ben drenato a base di terra grassa, che può garantire a questa pianta la stabilità di cui necessita. Compattare bene intorno alla massa radicale.

Filodendro sellum

filodendro.thumbnail Filodendro sellumE’ una pianta robusta, facile da curare, con una crescita rapida. Le foglie sono di un verde scuro, e possono raggiungere una lunghezza di 60 centimetri. Fate crescere il vostro filodendro dove si possa sviluppare liberamente, con le sue forme suggestive. Questi esemplari col tempo diventeranno più simili ad alberi che a rampicanti, come invece accade per altri filodendri. Collocare la pianta lontano dalla luce diretta: un ingresso buio e spazioso è il luogo ideale. La temperatura più adatta è fra i 18 e i 24 gradi; mantenere il terriccio appena umido durante tutto l’anno, come per tutti i filodendri. Non sopporta l’eccesso di annaffiature. In una casa col riscaldamento centralizzato delle nebulizzazioni aiuteranno la pianta a crescere rigogliosa, anche a bassi livelli di umidità. Se la temperatura è bassa è consigliabile non bagnare le foglie, poichè potrebbero marcire. Concimare ogni stagione con fertilizzante da foglia adatto a piante da interni. Dimezzare la dose se l’esemplare è piccolo. Rinvasare solo quando la pianta è molto fitta. Usare un composto di buona qualità preferibilmente di torba. Le piante robuste raramente sono vittima di malattie. Le foglie più esterne cadranno spontaneamente: se ingialliscono dovranno essere potate. Se l’umidità scarseggia i bordi delle foglie diventeranno crespi e secchi.