Consigli per piante da interni

piante-dopo-vacanze-300x198 Consigli per piante da interniManutenzione ordinaria dopo le vacanze:

  • mancanza d’acqua
  • assenza di luce
  • terreno secco nei vasi

Se l’esemplare di ogni pianta non è in condizioni disperate si può rimediare ancora a patto di agire con precisione. Nel mese di settembre è necessario sottoporre le piante d’appartamento a qualche operazione di manutenzione. Il caldo e il secco e i probabili abbandoni di agosto non avranno giovato alle nostre piante, che sono state trascurate in seguito a periodi di assenza. Per le piante che hanno patito la mancanza d’acqua bisogna eliminare  prima tutti i rami secchi e le foglie appassite, poi immergere in una bacinella d’acqua il vaso. Il livello deve arrivare a metà del vaso. A terreno completamente bagnato togliere il vaso dalla bacinella e farlo sgocciolare sopra il sottovaso. Per le piante cresciute con poca luce o in penombra, e appaiono con la vegetazine di colore verde pallido (con tendenza a filare = mettere germogli deboli e sottili) bisogna eliminare con tagli netti alla base la vegetazione eccessiva. Collocare i vasi alla luce ma non in pieno sole, e annaffiare abbastanza. Se si notano delle radici che escono dal foro del vaso (scolo) oppure il terriccio appare secco e polveroso bisogna rinvasare in un nuovo contenitore che dovrà essere più grande del precedente di almeno due centimetri.

Lo spatifillo: consigli e cura della pianta di spatifillo

Lo spatifillo (nome scientifico: Spathiphyllum) è una pianta sempreverde: le sue foglie lucide, verde-brillante, sono decorative anche quando non è in fiore. Lo spadice in cui sono riuniti dei piccolissimi fiori è avvolto da una grande bratea (una foglia trasformata detta spata) che spesso viene erroneamente ritenuta in fiore. Lo spadice spata dura fino a cinque settimane: a mano a mano che la pianta invecchia diventa di colore verde mela.

Consigli per lo spatifillo: per garantire una migliore crescita della pianta è necessario tagliare alla base gli steli appassiti per prevenire eventuali malattie. Tenere ad una temperatura minima di 15/16 gradi centigradi, con una diurna ottimale di 21 gradi. Se la temperatura dovesse risultare più elevata bisogna aumentare il livello di umidità per compensare, facendo attenzione alle correnti d’aria. Da tarda primavera a autunno dare luce solare filtrata da tende o penombra. In inverno lo spatifillo gradisce un’illuminazione più forte. Quando è in piena crescita (inverno) ha bisogno di molta acqua: mantenere il terriccio sempre umido ma non zuppo. Se la temperatura scende al di sotto della sua temperatura ottimale, ridurre la quantità di acqua, per prevenire problemi di marciume e altre malattie.

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Irrorare di frequente le foglie, senza bagnare il fiore dello spadice. Concimare queste piante mensilmente durante la stagione della crescita usando un fertilizzante per piante da interni.  Non usare lucida foglie perchè è una pianta delicata, togliere la polvere delicatamente passando un panno umido sulle foglie.

Problemi e rimedi: il ragnetto rosso causa l’ingiallimento della pagina superiore della foglia e la formazione di ragnatela sulla pagina inferiore. Questi tenaci parassiti soffrono l’umidità: si possono scoraggiare irrorando sotto la foglia. Quando l’infestazione è forte è meglio scartare la pianta perchè sono pochi gli insetticidi efficaci nei confronti di questi acari.

Rinvasare lo spatifillo: rinvasare a primavera (aprile) usando un terriccio a base di torba e dividere gli esemplari più grandi. In maggio si rinvasano tutte le piante che presentano il terriccio oramai esaurito delle sostanze nutritive, e quelle piante le cui radici fuoriescono dal foro dello scolo. Procurarsi un vaso con un diametro di almeno 3/4 centimetri più grande di quello precedente e del terriccio a base di torba da mescolare a sabbia grossolana e corteccia sminuzzata, in modo da renderlo leggermente acido. La pianta non ama i ristagni idrici, e per questo bisogna disporre sul fondo del vaso almeno d/3 centimetri di argilla espansa.  Durante il periodo estivo lo spatifillo può essere spostato all’aperto ma in un luogo ombreggiato e lontano dalle correnti d’aria. La temperatura ideale è sui 20/25 gradi.

Lisianthus

E’ una pianta resistente, con crescita limitata, facile da curare, con un comportamento compatto. Deriva da una specie originaria dell’estremo oriente. Agli inizi degli anni ottanta, i giapponesi hanno ottenuto splendidi ibridi, a fioritura esiva. Sono disponibili varietà sia annuali, sia perenni, ma quasi tutti gli esemplari venduti per interni sono perenni. Patiscono il freddo, e devono essere trattati come semirustici. Il lisianthus è un’ottima pianta per il porticato, ma ha bisogno di attenzione, perchè troppa pioggia danneggia i fiori, che durano a lungo, e sono di colore rosa, bianco, blu e anche bicolori. Dare tanta luce ma tenere al riparo dai raggi diretti del sole. Il lisiantus necessita di molta umidità quando è adulta: non bagnare troppo le piante giovani, e non lasciare mai il vaso immerso. Fare attenzione a non spruzzare acqua sui fiori. Concimare all’incirca ogni due settimane con un fertilizzante per piante da interni. Se la pianta mostra segni di carenza di nutrimento (e le foglie scoloriscono e la crescita è lenta) somministrare il fertilizzante. Coltivare il lisiantus in un terriccio con un buon drenaggio. La maggior parte delle piante non supera una seconda stagione. Piantare i semi a inverno inoltrato per i primi tre mesi la crescita è lenta: cimare una volta o due gli apici vegetativi, per stimolare lo sviluppo. Questa pianta non ama l’eccessiva umidità : gli ambienti con riscaldamento centrale sono l’ideale.

Ficus beniamino / benjamin

Presentazione: il ficus benjamin è una delle più diffuse piante d’appartamento, perchè si adatta ai diversi ambienti domestici. Ha foglie lunghe e ovali, di verde scuro brillante, che si assottigliano verso lo stelo arcuato. Pianta ornamentale e facile da coltivare, è molto diffuso in appartamento. Nei luoghi di origine si presenta come pianta di grande sviluppo, così come in condizioni ottimali di crescita anche nei nostri spazi interni può raggiungere in breve tempo grandi dimensioni, tali da imporre un ridimensionamento della chioma mediante interventi di potatura.

Consigli: come tutte le varietà  simili, il beniamino ama la luce intensa ma indiretta: bisogna garantire una temperatura tra i 18 e i 24 gradi. Se i livelli sono più alti occorre un’adeguata ventilazione evitando correnti d’aria. Annaffiare con molta cura, lasciando asciugare la superficie del terriccio tra una bagnatura e l’altra. Irrorare poco durante la stagione invernale, utilizzando acqua tiepida. Questa varietà  ha bisogno di umidità  per evitare la caduta delle foglie. L’esemplare adulto va concimato ogni due settimane, in primavera e in estate, con un fertilizzante liquido. Non concimare per sei mesi le piante appena acquistate (o trapiantate da poco). Rinvasare in primavera quando il beniamino non sembra avere più una crescita regolare. Usare un composto a base di argilla o torba. Questa specie non ama essere spostata, e può perdere molte foglie prima di adattarsi. I problemi sono il ragnetto rosso e la cocciniglia.

La potatura: deve essere eseguita in un periodo compreso tra marzo e settembre, quando le temperature sono miti, per non aggiungere stress alla pianta. La potatura del ficusbenjamin non presenta difficoltà di esecuzione. L’unico inconveniente è dato dal gocciolamento di lattice biancastro e vischioso dai punti di taglio. Eseguire la potatura con adeguati pianti e stendere al di sotto del vaso teli o cartoni per raccogliere quanto gocciolato.
Va sempre tenuto presente che i tagli devono solo ridimensionare la chioma senza alterare in modo significativo la forma.

Moltiplicazione: luglio è il momento giusto per moltiplicare i ficus, operazione che si fa per margotta aerea o per talea, e va bene sia per il ficus elastica e ficus benjamina, sia per i filodendri e mastera. Nel primo caso pratichiamo un’incisione nel fusto di 2 centimetri e asportiamo la corteccia. Applichiamo nel punto del muschio umido e copriamo con un sacchetto da legare all’estremità con del nastro adesivo. Collochiamo la pianta a mezzombra. Quando radica tagliamo al di sotto delle radici e trapiantiamo.
Per talea: tagliare dei pezzi di ramo di 15/20 centimetri, ed eliminare le foglie tranne quelle più in alto; arrotondiamo e fermiamo con un elastico affinchè rimanga eretto; mettere la talea in torba e sabbia al 5%, irrigare e coprire con un sacchetto per mantenere alta l’umidità ed evitare la disidratazione.

Consigli di fine estate: potarlo per dargli forma. Dal mese di settembre e per tutto il mese di ottobre è possibile effettuare la potatura di formazione e di contenimento del ficus beniamino. Questa pianta infatti cresce velocemente e per mantenerla folta e compatta ha la necessità di essere sottoposta a qualche intervento. Una potatura costante permette di ottenere piante sane, compatte e di variare la forma, trasformandolo ad esempio in una pianta cilindrica o alberello.

Ficus deltoideda

ficusdeltoidea.thumbnail Ficus deltoidedaPresentazione: il ficus deltoidea è resistente, facile da curare e a crescita lenta. Questa specie è meno rigogliosa tra quelle appartenenti alla famiglia dei ficus. Originaria dell’India, allo stato spontaneo produce un gran numero di piccoli fiori gialli, durante tutto l’anno. Le foglie sono tondeggianti, di un verde intenso. Tollera una temperatura dai 15 ai 29 gradi, ma cresce meglio se viene coltivata a circa 18 gradi.

Consigli: sistemate alla luce piena ma indiretta. Non bagnare troppo e non lasciare mai il vaso immerso nell’acqua. Assicurarsi sempre che il terriccio asciughi tra un’inaffiatura e l’altra. In inverno usare acqua tiepida. Questo ficus tollera un basso grado di umidità . In estate se la temperatura è molto elevata irrorare regolarmente. Concimare ogni 15 giorni con fertilizzante per piante da interni. Si può rinvasare usando un terriccio ben drenato, a base di terra grassa. E’ meglio non essere troppo precipitosi per quanto riguarda il reinvaso perchè questa pianta preferisce avere le radici allo stretto. Per gli esemplari grandi cambiare soltanto la superficie del terriccio a primavera. Mantenere pulito il fogliame passando un panno umido. L’uso saltuario di un lucidafoglie le renderà  brillanti: fare però attenzione a non usare questo prodotto con eccessiva frequenza. Incrostazioni brune sulla pagina inferiore della foglia indica la presenza di cocciniglia, mentre la cocciniglia cotanosa produce fiocchi di sostanze cerose bianche all’ascella della foglia. Con molta delicatezza rimuovere usando un bastoncino di ovatta imbevuto di alcool denaturato.