Inverno, tempo di potatura. Alcuni consigli su come potare le piante

A gennaio, in una mezza giornata tra quelle più calde o comunque di sole, dedichiamoci alla potatura degli arbusti, seguendo queste semplici regole:

  • Riduciamo la lunghezza dei rami ed eliminiamo quelli morti.
  • Tagliamo anche quelli che sono orientati verso il centro della pianta.
  • Cerchiamo nella potatura di far prendere aria e luce al centro della pianta.
  • Smuoviamo anche il terreno e distruibuiamo humus o terriccio arricchito.

Dove tagliare i rami? In questo schema la differenza nel potare un ramo vicino o lontano dal nodo:

schema_potatura Inverno, tempo di potatura. Alcuni consigli su come potare le piante

schema potatura

Come tagliare il ramo? In questo schema grafico l’angolazione corretta per la potatura:

corretto_angolo_potatura Inverno, tempo di potatura. Alcuni consigli su come potare le piante

corretto angolo potatura

Consigli mese di novembre per piante e fiori

Elenco operazioni da fare per la cura e manutenzione delle piante in casa e in giardino:

  • Si potano i rampicanti dei pergolati per evitare che cedano in caso di neve.
  • Fino a che il clima è mite all’aperto si interrano: bulbi di aglio e piante officinali
  • Si potano anche alberi e arbusti spoglianti, tutte le erbacee perenni, i rosai, i glicini e le siepi.
  • Si estirpano gli ultimi tuberi che hanno esaurito il ciclo vegetativo.
  • Si preparano le buche per le piantagioni primaverili, da lasciare aperte fino a primavera per favorire l’ossigenazione e la disgregazione del terreno.
  • Si piantano le biennali, come viola del pensiero, violacee e le bulbose a fioritura primaverile/estiva.
  • Si dividono e si trapiantano le perenni da fiore dopo averle ben potate.
  • Si piantano arbusti e rampicanti a foglia caduca e rosai, alberi ornamentali come betulla, salici, tigli e rampicanti a foglia caduca come clematidi.
  • Si estirpano gli ultimi bulbi estivi e i tuberi sfioriti, da conservare in un luogo riparato e asciutto.
  • Si predispongono le protezioni contro il gelo per le piante più sensibili.
  • Si potano i rampicanti dei pergolati, per evitare che cedano in caso di neve.
  • Fino a che il clima è mite all’aperto  si interrano i bulbi di aglio e le piante officinali.
  • Si estirpano gli ultimi tuberi che hanno esaurito il ciclo vegetativo.
  • Si preparano le buche per le piantagioni primaverili, da lasciare aperte fino a primavera per favorire l’ossigenazione e la disgregazione del terreno.
  • Si piantano le biennali, come la viola del pensiero, la viola ciocca e le bulbose a fioritura primaverile/estiva.

E’ il momento di potare la lavanda per renderla più compatta. E’ anche il momento di riparare gli agrumi dal freddo e di lavare molto bene i vasi vuoti.

Lavanda: se adesso che è sfiorita non la potate a dovere perderà presto l’aspetto ordinato e compatto. La lavanda infatti cresce velocemente e diventa legnosa nella parte bassa, che tende ad allungarsi e spogliarsi. Consiglio quindi di tagliare gli steli sfioriti fino a circa 2cm dal ramo sottostante, poi di dare una ripassatina con forbici e cesoie, cercando di dare agli arbusti una forma arrotondata. Se invece la lavanda è diventata legnosa va potata più energicamente, tagliando all’altezza delle prime foglie: ciò servirà a ringiovanire la pianta, ma farà perdere la fioritura dell’anno seguente.

Agrumi in vaso: è il momento di ripararli dal freddo. Leggi tutto

Consigli di settembre per le piante in vaso

Piante grasse: il mese di settembre è anche il periodo per preparare gradualmente al periodo di dormienza invernale le piante grasse, che dovranno passare all’asciutto. Proteggerle dalle piogge autunnali riducendo piano piano le annaffiature. Quando le bagnerete per l’ultima volta somministrare un prodotto antifungino e anticoccicida. Sospendere all’aperto. E’ il momento di rinvasare le cacatacee. Durante il rinvaso delle succulente bisogna avere l’accortezza di farlo nelle ore più fresche della giornata. Garantirle un adeguato drenaggio, un terriccio di buona qualità, scegliere un vaso appena più grande del precedente, e annaffiare alla fine dell’operazione.

E’ anche il momento di pulire dal secco e potare le roselline di montagna, in modo da arieggiare l’interno della chioma, ed eliminare parte dei rami vecchi perchè in questo modo si prepara all’inverno e si ha la certezza che a primavera prossima torneranno ad avere un portamento compatto e a rivestirsi di fiori.

Si può trapiantare ancora, nonostante il periodo ideale sia la primavera. Settembre infatti è un buon mese per trapiantare qualsiasi esemplare che è cresciuto molto durante dello sviluppo. Approfittare anche per dividerlo.

Come trapiantare:

  1. Estrarre la pianta dal vaso originario dandole un colpo secco nella parte inferiore affinchè esca subito tutta la zolla.
  2. Separare pezzi di pianta senza frantumare la terra che circonda le radici
  3. Collocare ogni porzione nei vasi nuovi con terra nuova e una buona posizione di radici.
  4. Inserire la pianta e riempire con il substrato
  5. Annaffiare abbondantemente

capelvenere-300x279 Consigli di settembre per le piante in vaso

E’ il momento di portare in casa le piante più delicate, di regolare le annaffiature, di pulire gerani e petunie. Piante in casa: entro la fine del mese di settembre nel nord Italia gli esemplari da appartamento che hanno trascorso l’estate all’aperto vanno riportate in casa. Prima del rientro bisogna controllare che non portino con sè parassiti nascosti. Bisogna sollevare le foglie e guardare bene anche i fusti e il colletto (punto di inserzione della pianta nella terra). In caso di dubbi è bene effettuare un trattamento con insetticidi ad ampio spettro. Al momento del ritorno in casa vanno collocati in quella che sarà già la loro posizione definitiva, lontano dai termosifoni anche se ora sono spenti.

Quando le piante d’appartamento iniziano a spogliarsi alla base o la vegetazione diventa rada, oppure la forma diventa irregolare/disordinata (esempio: troppo alta e stretta; troppo folta) occorre intervenire con le forbici da potatura. A seconda del caso si fanno cimature (esportazione dell’apice dei rametti) utili a contenere la forma e a rinfoltire. Oppure effettuare speronature (riduzione di 1/3 della lunghezza dei rametti o tralci), tagliando obliquamente verso l’esterno, appena sopra una foglia o un nodo. Usare guanti da giardinaggio, forbici pulite e disinfettate con alcool con lame affilate, così i tagli risultano netti, e per ridurre la perdita di lattice di alcune specie ornamentali cosparegere le ferite con pasta cicatrizzante per potature.

Capelvenere: comincia a ingiallire e a spogliarsi di foglie. E’ normale, sta semplicemente entrando nel periodo di riposo invernale. Per aiutare la pianta ad affrontare questo passaggio conviene rinvasarlo. Prima cosa bisogna tagliare alla base tutte le fronde, poi si estrae la pianta capovolgendo il vaso, quindi si dispone il capelvenere nel suo nuovo contenitore di due misure più grandi, riempiendo gli spazi vuoti con del terriccio nuovo. Si da un’innaffiata facendo però che l’acqua non ristagni nel sottovaso.

Potature estive di arbusti e alberi

Operazione verde: viene definita potature verde perchè si tagliano gli organi erbacei che si sono formati nei mesi precedenti. Questa operazione va seguita con attenzione dal momento che le piante si trovano ad affrontare condizioni climatiche spesso difficili, da temperature climatiche alte e da stress idrici, spesso prolungati, che uniti ad errati interventi di taglio potrebbero indebolire ancor di più.

potatura Potature estive di arbusti e alberi

Consigli: il periodo più adatto per la potatura estiva e’ tra giugno e metà settembre nel nord Italia, con l’esclusione dei momenti più caldi e secchi. Nel centro sud possono essere anticipati a maggio e prolungati fino a settembre. Prima di effettuare i tagli è opportuno eseguire un’abbondante irrigazione distribuendo irrigazione anche sulla chioma: crea meno sofferenze alla pianta. E’ inoltre preferibile potare sempre nelle ore più fresche della giornata, preferendo quelle serali e del mattino. Dopo la potatura non va eseguita alcuna concimazione.

Cura e mantenimento della mimosa

Mimosa

Quando la mimosa sfiorisce (tarda primavera) è tempo di potarla. Bisogna accorciare tutti i rami a metà della loro lunghezza, per conservare la pianta compatta, evitando che cresca troppo in altezza. Dopo la potatura la pianta dovrebbe avere una forma tondeggiante o piramidale.
Ricordarsi che una mimosa adulta ogni 3 anni (e sempre a fine fioritura) va sfrondata e pulita dei rami vecchi e danneggiati.
Le mimose vanno concimate in questo periodo (aprile/maggio), con un concime a lenta cessione povero di azoto.

Quando sta fiorendo viene voglia di comprare una piantina per abbellire il nostro davanzale o il balcone. Ed è anche un modo simpatico di regalare la mimosa alle donne, così la pianta rimane. Bisogna tenere presente che questa specie botanica, nata come simbolo della festa delle donne dell’8 marzo, ama il clima mite e un’esposizione la più soleggiata possibile. Quindi se si abita in una zona fredda, si deve tenere in un luogo riparato. Leggi tutto