Consigli di maggio per il giardino

Promemoria operazioni per le piante da fare nel mese di maggio:

Si seminano all’aperto campanule, iberis, fiordaliso, non ti scordar di me, papavero della california, primula, violaciocca.
Si piantano a dimora con il pane di terra le annuali, le bulbose e le tuberose a fioritura estiva e autunnale come dalia, canna d’India (Calamus rotang), giglio.
Si raspollano alberi e arbusti alla base e lungo i tronchi, in particolare l’ulivo e l’actinidia
Si innestano castagno, melo, ulivo, pero, pesco, albicocco, ciliegio, fico, caco.
Si eliminano i boccioli di rosa troppo numerosi e i succhioni.
Si tosa periodicamente il prato e si ripete la concimazione primaverile se necessario.
Trasferire le piante di casa in vaso all’aperto, senza esporle al sole nelle ore più calde (Tenere i vasi ancora la riparo)
Piantare i bulbi a fioritura estiva. Si piantano singolarmente i bulbi di dalia, prestando attenzione che ognuno abbia almeno un occhio (gemma)
Irrigare e tosare il prato
Concimare i rosai

Metà maggio: piantare all’aperto il geranio e le altre piante conservate al riparo in vaso in inverno, dopo averle potate e rinvasate
Si potano gli arbusti che hanno terminato la fioritura come forsizia, lillà. Si eliminano i boccioli di rosa in sovrannumero e si cima il crisantemo. Si sfalcia periodicamente il tappeto erboso e, se necessario, si procede alla concimazione primaverile

Maggio è anche un periodo adatto per cambiare vaso alle piante tenute in casa durante l’inverno. Le piante che hanno passato l’inverno in casa e hanno il vaso un po’ piccolo hanno ora bisogno di un nuovo contenitore.

Bisogna sceglierne uno appena più grande del precedente.

Come cambiare correttamente il vaso: rinvasare la pianta predisponendo un buon drenaggio e usando un terriccio fertile di buona qualità. Se la pianta è grande/pesante consiglio un vaso di cotto, che non tende a rovesciarsi.

Cosa fare dopo la fioritura?
Dopo la fioritura delle nostre piante e fiori è sempre utile potare le piante per dar loro nuovo vigore ed indurle a ramificarsi. Perciò bisogna togliere tutti i fiori appassiti e accorciare i rami che hanno fiorito.

E con l’occasione potremo tagliare i rami mal orientati o quelli mal disposti o troppo lunghi, per ridare una forma compatta alla pianta.

Si recidono le cime sfiorite di alberi e arbusti da fiore, eseguendo anche una potatura di ringiovanimento.
Si portano all’aperto nelle regioni centro/settentrionali i gerani e le altre piante in vaso
Si sfoltiscono e si cimano le erbacee perenni per favorire l’emissione di rami laterali su cui si formano i fiori.
Si eliminano i boccioli di rosa troppo numerosi e i succhioni
Si tosa periodicamente il prato e si ripete la concimazione se necessario, ma solo se il colore dell’erba non è di un verde brillante

Consigli per la pianta di ulivo coltivato in vaso

L’ulivo è la pianta mediterranea per eccellenza. Per la coltivazione dell’ulivo in giardino e le relative domande vi rimando alla pagina dedicata alla coltivazione dell’ulivo in generale. L’ulivo cresce bene anche in vaso purchè si rispettino queste particolari condizioni:

  • sia garantito un buon drenaggio
  • l’esposizione deve essere soleggiata, ma al riparo dai venti freddi.
  • annaffiature: le giovani piante devono essere irrigate con regolarità soprattutto nei primi 3/4 anni.
  • fertilizzante in primavera almeno 2 volte con prodotti azotati. Pacciamatura al piede per impedire la crescita di erbacee. Irrorare con un prodotto rameico a fine estate per prevenire attacchi fungini. Difendere dal freddo al piede con terricciato di letame. Potare con attenzione: la potatura rende le piante più soggette ai danni da freddo e deve essere sempre effettuata almeno una volta l’anno, prima o almeno dopo la stagione invernale.

Se la pianta di ulivo è coltivata in vaso ed è tenuta in terrazzo trovate informazioni più dettagliate nella pagina specifica consigli per l’ulivo in balcone.

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Consigli per l’ulivo in inverno e promemoria stagionale

L’olivo è una pianta che non sopporta il freddo: rischia di morire se la temperatura scende per molti giorni sotto i 10 gradi. Si pensa che essendo in inverno non abbia bisogno di acqua (come tutte le piante coltivate in vaso), ma va innaffiato ogni volta che la terra è asciutta. Fare attenzione ad evitare i ristagni nel sottovaso: fanno marcire le radici. L’ulivo infatti è una pianta che non sopporta il freddo. Se la temperatura scende per molti giorni sotto i 10 gradi rischia di morire. E non pensate che, essendo inverno, non abbia bisogno di acqua: come tutte le piante coltivate in vaso va annaffiato tutte le volte che la terra è asciutta, ma bisogna stare attenti ai ristagni d’acqua nel sottovaso, fanno marcire le radici. Tra febbraio e marzo, tutti gli anni, è necessario potare i rami cenrali in modo da arieggiare la chioma per evitare i funghi.

Inoltre ricordarsi ogni 2/3 anni di mettere la pianta in un contenitore di diametro più grande. Nelle regioni del nord Italia conviene collocarlo vicino ad un muro della casa esposto a sud.

Tra febbraio e marzo tutti gli anni è necessario potare i rami centrali per arieggiare la chioma.

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Mesi dell’anno e Stadio vegetativo e lavorazione dell’ulivo
Gennario/Metà marzo: Riposo vegetativo
Febbraio/Marzo: Differenziazione gemme
Metà marzo/Fine giugno: Forte attività vegetativa
Maggio/Metà giugno Fioritura e antesi
Luglio/Metà settembre: Ridotta attività vegetativa
Metà settembre/Fine ottobre: Forte attività vegetativa
Novembre/Dicembre: Riposo vegetativo

Metà giugno/Metà novembre Formazione dell’ulivo e dell’olio
Metà novembre/Fine dicembre Maturazione e cascola
Dicembre/gennaio Verminizzazione
Metà luglio/metà agosto Indurimento del nocciolo
Ottobre/metà novembre Invaiatura (coprire il tronco)
Gennaio/fine marzo Potatura
Novembre/dicembre Raccolta
Metà marzo/fine giugno Periodo critico per disponibilità di azoto
Metà luglio/metà settembre Periodo critico per disponibilità di acqua

Ulivo, la pianta mediterranea per eccellenza – Consigli per l’ulivo

Nome scientifico: olea. Famiglia: oleaceae. L’olivo è una pianta arborea tipica delle regioni a clima mite e coltivata in tutti i paesi del bacino del mediterraneo. In Italia è diffuso nelle zone temperato/calde del centro e del meridione. Il prodotto è costituito dalle olive, che sono utilizzate per la fabbricazione dell’olio o per il consumo diretto. Nel secondo caso vengono sottoposte a particolari trattamenti per render le olive commestibili.
L’ulivo raggiunge un’altezza fino a 20 metri, diametro della chioma fino a 6-12 metri. E’ una pianta sempreverde, a crescita molto lenta e molto longeva, infatti può vivere per centinaia di anni. L’ulivo è una pianta soggetta all’alternanza di produzione, per cui si devono effettuare tutti gli interventi necessari a limitare questo fenomeno. Le varieta coltivate in Italia sono numerosissime, e possono essere distinte in due gruppi: olive da tavola e olive da olio.
Tra le varietà del primo gruppo si ricordano le “ascolane”, la “bella di spagna”, la cerignata, irana, liccina, santa caterina, uovo di piccione. Fra le varietà da olio si citano: coratina, frantoio, vermino, pendolino. Le radici sono superficiali, ma molto sviluppate. I rami giovani sono verdi, flessibili, le foglie sono laceolate, cuoiose, grigio verdi. I fiori riuniti a pannocchia, sbocciano all’ascella delle foglie, sui rami di un anno: sono bianchi con 4 petali, la fioritura avviene da aprile a giugno. I frutti maturano, secondo le zone, dal mese di settembre all’inverno inoltrato. Sono drupe ovali, verdastre, rossastre, violacee o nerastre.

Nell’olivo l’impollinazione avviene per mezzo del vento, non tutti i fiori che si formano sulla pianta producono il frutto, infatti si ha una notevole caduta di fiori (cascata) nel periodo che segue la fecondazione. Effettuare una concimazione abbondante a base di letame e di fertilizzante minerali. Le piante si mettono a dimora a radice nuda o con le radici avvolte dal pane di terra.

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Potatura dell’ulivo: si alleva a forma naturale, cercando di evitare che la chioma diventi troppo densa. Per quanto riguarda la potatura di produzione si deve tenere presente che l’olivo non sopporta bene i tagli, per cui dato che la produzione avviene sui rami di un anno, ci si limita ad eliminare una parte dei rami che hanno fruttificato e diradare i rami giovani. L’olivo è una pianta molto longeva ma entra tardi in produzione: comincia a dare frutti dopo 15-20 anni secondo le forme di allevamento.

Parassiti: la cocciniglia grande dell’olivo infesta i rami e le foglie succhiando la linfa e provoca la formazione di sostanze zuccherine provocando uno sviluppo di fumaggine (la mosca dell’ulivo) allo stato di larve. Danneggia i frutti che marciscono e cadono precocemente.
Malattie: l’occhio di pavone dell’ulivo, che si manifesta con la formazione di macchie grigie rossastre al centro, che successivamente diventano brune con alone giallo. Le foglie cadono e la produzione di frutti è scarsa. La rogna dell’ulivo, caratterizzata dalla formazione sui rami di piccoli tumori, che successivamente ingrossano e determinano la morte del ramo. Se la malattia si diffonde su tutta la pianta questa può anche seccare completamente.

Ulivo: come prendersi cura dell’albero di ulivo in balcone

Se volete un alberello in terrazzo, tra le piante più indicate c’è l’ulivo. In questo periodo (primavera) nei vivai se ne trova un’ampia scelta. Solitamente si tratta di esemplari giovani, di 4 anni, alti circa 150 centimetri. L’ulivo cresce bene in vaso perchè ha un apparato radicale piuttosto superficiale, e il suo bello sta nel fatto che non perde mai le foglie, e si riempie di frutti verdi (acerbi) e neri una volta maturi. Unico neo: non sopporta il freddo se la temperatura scende per molti giorni sotto i 10 gradi. La pianta quasi sicuramente morirà in questo caso.
Ecco come prendersi cura dell’ulivo:

  • d’inverno, nelle regioni del nord Italia conviene collocare l’ulivo vicino a un muro esposto a sud, oppure a ridosso di un muro che separa la casa dal terrazzo, in modo da non lasciarlo in balia del vento e permettergli di ricevere il tepore proveniente dall’appartamento
  • un’altra protezione si può avere spruzzando sulla chioma dell’ossicloruro di rame. Questa sostanza si trova nei comuni garden center. Le foglie diventeranno più spesse. In questo modo saranno più resistenti ai rigori invernali.
  • bisogna inoltre bagnare tutte le volte che il terreno è asciutto, evitando però i ristagni di acqua nel sottovaso, che saranno uno dei principali nemici
  • ricordarsi che gli ulivi prediligono il terriccio composto per metà dal lapilli vulcanici, oppure da pietra pomice.

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