Maggio: lavori da fare, cosa piantare, cura per tutte le piante

Cosa si semina e si pianta nell’orto? Si seminano all’aperto basilico, cetriolo, fagiolino, melone, pomodoro, prezzemolo, zucchine e ravanelli. Si piantano a dimora con il pane di terra le annuali a fioritura estiva ed autunnale: le bulbose a fioritura estiva e annuale come dalia, canna d’india, giglio. Nell’orto seminare meloni e cocomeri (arricchire bene il terreno prima di piantare). Se la zona è umida piantare mais, pomodori, peperoni (scaglionare la produzione). Provvedere alla concimazione del fondo prima della piantagione con concime organico, specialmente in caso di cocomero e melone.

Lavori in giardino del mese di maggio: seminare piante che diano profumo al terrazzo: gelsomino, pisello odoroso, eliotropio, garofano, lavanda, menta. Piantare ogni tipo di pianta: annuali, perenni, tutti i tipi di alberi e arbusti. Una sola eccezione: gli esemplari a radice nuda. E’ il momento di invasare talee provenienti dai semenzai. Potare gli arbusti che già hanno dato fiori come la spirea: occorre potarli per non perdere la fioritura del prossimo anno.

Concimare utilizzando un concime a lunga durata, dai 3 ai 6 mesi: risparmieremo fatica in futuro (consultare specialisti nel vivaio più vicino).

Irrigazioni: aumentare la somministrazione di acqua senza però saturare il terriccio. Utilizzare gli annaffiatoi adeguati, meglio se a bocca stretta e non a doccia.

Attenzione ai parassiti: afidi su rose, edera e petunie; oidio per rose. Attenzione agli insetti e gli scarafaggi.

Consigli per le primule: belle anche il prossimo anno. La primula vulgaris è un’erbacea perenne che ha un’abbondante fioritura all’inizio della primavera. Quando va a riposo vegetativo durante l’estate. In genere viene eliminata, ma può essere tuttavia conservata se trattata in modo adeguato è in grado di rifiorire anche l’anno successivo. Questa pianta in primavera viene utilizzata come pianta ornamentale da aiuola, in giardino come bordura nelle cassette. Quando sfiorisce è necessario trapiantarla in piena terra, in posizione ombrosa e nascosta del giardino. Devono trascorrere il periodo estivo in un luogo ombreggiato, al riparo dal caldo. Queste piante hanno grande resistenza al trapianto e quindi non soffrono nel venire trasferite dai contenitori. Le operazioni necessarie dopo il trapianto, durante i mesi più caldi. Annaffiare regolarmente da mantenere il terriccio umido, interrompere le concimazioni, controllare le lumache.

Manutenzione degli alberi da frutto: verso la metà del mese si spollano alberi e arbusti alla base e lungo i tronchi, in particolare l’ulivo e l’actinidia. Si innestano melo, ulivo, pero ma anche pesco, albicocco, ciliegio e fico. Si diradano i frutti delle drupacee quando hanno raggiunto la dimensione di una noce. Verso la fine del mese si tosa periodicamente il prato e si ripete la concimazione primaverile se necessario, ma solo quando il colore dell’erba non è di un verde brillante.

 

Primavera: cura, potature e pulizie per le piante in casa e in giardino

Le giornata più lunghe hanno indotto le piante di casa a risvegliarsi e a mettere nuovi germogli. Approfittiamone per dare loro un nuovo vaso o annaffiamole con un po’ di concime per sostenerne lo sviluppo. Con il risveglio vegetativo la pianta assorbe una quantità di acqua via via crescente.  Se durante l’inverno la maggior parte dell’acqua delle nostre annaffiature se ne andava in evaporazione dalla superficie del terreno o attraverso il vaso di coccio, con la primavera le cose cambiano radicalmente. Spegnendo i termosifoni e lasciando aperte le finestre più a lungo l’evaporazione diminuisce, mentre il risveglio vegetativo fa si che le radici assorbano più acqua dalla parte centrale del vaso. E se durante l’inverno un modesta umidità nel vaso poteva essere sufficiente alla conservazione della pianta, ora più che mai si impone un’annaffiatura consistente, che faccia giungere l’acqua anche al centro del vaso. Leggi tutto

Arriva la primavera, le piante si risvegliano. Ricordiamoci di..

Consigli del periodo per: orto, piante acidofile, orchidee, begonie, rododendri, azalee e una mini guida per fare talee dopo la potatura di riordino

In marzo la natura rinasce, annuncia la primavera, non facciamo trovare impreparati: prepariamo il terreno, scegliamo le piante giuste, proteggiamo le piante. Ad inizio primavera prepariamo il terreno per le aiuole, facciamo le buche d’impianto per le nuove piante, iniziamo anche a visitare i vivai per farci un’idea precisa delle nuove piante ornamentali, da fiore e per il giardino e per il terrazzo. Rinvasiamo le piante grasse e le orchidee, concimiamo i grossi vasi, piantiamo le begonie, concimiamo il prato (utilizzando un concime a lenta cessione, ricco di microelementi). Preveniamo malattie e parassiti spruzzando sulle piante un fungicida pronto all’uso. In questo periodo in serra si semina il ciclamino. All’aperto si mettono a dimora ornamentali e rustiche da fiore come la bella di notte, il pisello odoroso, la calendula, i crisantemi, graminacee ornamentali.

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Il clima mite favorisce un rapido attecchimento delle radici. E’ tempo in cui si può piantare di tutto: alberi, arbusti, conifere, rampicanti perenni, nuove piante di rosa e interrare bulbi a fioritura estiva. In cassoni o semenzai riscaldati si fanno germinare aster, bocche di leone, petunie, portulache, salvia ornamentale, zinia.

Nelle regioni settentrionali rastrellare il prato e seminarlo.

Prepariamo il terreno nell’orto: se non l’abbiamo già concimato arricchiamo il terreno. Se si desidera dare una marcia in più al terreno del nostro orto questo è il periodo giusto. A partire da questo mese possiamo seminare una grande varietà di ortaggi in piena terra, secondo il clima della zona.

Marzo è il mese migliore per piantare le piante acidofile quali il rododendro, l’azalea, la camelia. Queste piantante necessitano di un PH del terreno piuttosto acido.

Entro la fine del mese è necessario potare le ortensie alleggerendole di tutti i rami in eccesso.

In questo periodo si effettua la pulizia e la potatura di riordino di molte piante di casa. Queste operazioni consistono nell’eliminare tutte le parti secche, malate, e i rami che non rientrano nella forma voluta. Il materiale ricoverato può essere usato per la moltiplicazione (moltiplicazione per talea): da questo materiale se si è tagliato correttamente (il taglio deve essere pulito) è possibile ricavare talee per ottenere nuove piante. E’ un metodo di propagazione molto utilizzato che offre notevoli vantaggi: possibilità di ottenere innumerevoli talee da una singola parte di pianta, ottenere piante identiche alla pianta madre. Le talee erbacee radicano facilmente in acqua: al momento della preparazione prelevare una porzione apicale di ramo, oppure un piccolo rametto, cercando di conservare un piede, ovvero una parte del ramo a cui la talea era attaccata. E’ sufficiente mettere le porzioni delle piante in vasetti pieni di acqua (in vasetti di vetro). Fare in modo che le foglie rimangano sopra l’acqua.

Consigli di primavera per ortensie, rose, petunie e potatura alberi

La cura delle ortensie inizia a marzo. Si pota alla fine dell’inverno e in autunno, non solo per mantenerla in forma ma anche per indurla a ramificare e produrre molti fiori. Bisogna usare cesoie affilate, pulite e disinfettate.

Consigli per le rose. Concimiamo le rose: dopo il riparo invernale le rose hanno bisogno di una buona concimazione, facciamola dopo la potatura quando le prime gemme cominciano a gonfiarsi. Usiamo un concime specifico e annaffiamo prima e dopo la concimazione.
Le rose in piena terra a partire da aprile hanno bisogno di cure speciali che garantiscano una buona crescita. E’ fondamentale zappare il terreno, fertilizzare e potare. Proce3dere con una leggera zappatura, che ha lo scopo di arieggiare il terreno, controllare lo sviluppo delle infestanti, e interrare i fertilizzanti. In questo periodo dell’anno è opportuno ricorrere ai concimi organici, in particolare il letame o il terricciato di letame maturo. In mancanza di questo, utilizzare lo stallatico in pellet, facilmente reperibile in tutti i garden center, anche in confezioni di peso limitato (5/10kg), facile da dosare ed interrare (secondo le istruzioni riportate sulla confezione).
E’ importante individuare la collocazione in giardino: le rose sono fra i cespugli più resistenti ed anche adattabili ma devono essere poste in un luogo soleggiato e in un terreno ricco e drenato. La buca deve essere larga circa 30 cm e profonda 40cm. Nei primi 2 anni dall’impianto le rose devono essere bagnate con regolarità nei periodi più caldi.

Piantiamo le bulbose: nella terza decade del mese possiamo cominciare a piantare i bulbi di lilium e dei gladioli. Mentre per i lilium sarà necessario terminare la piantagione entro metà aprile, i gladioli possono essere piantati in momenti scalati, dalla fine di marzo alla fine di giugno, in modo da avere fioriture fino ai primi giorni di settembre.

A metà marzo/inizio aprile è il momento di preparare le cassette con le piantine di petunie, che fino all’autunno inoltrato produrranno cascate di fiori, da mettere sul davanzale delle nostre finestre, in tutte le regioni italiane. I fiori hanno la forma di un imbuto dalle molteplici sfumature che variano dal rosa al rosso, dal bianco al blu, al viola al lilla. Accompagnare la fioritura con un fertilizzante per piante fiorite ogni due settimane circa, con l’acqua delle annaffiature.

Potare l’acero giapponese (acer palmatum): se ci sono dei rami secchi si possono tagliare appena la pianta sviluppa le gemme e li rende evidenti. Tagliare per gradi, evitando di tagliare più del necessario perchè la pianta perderebbe molta linfa.

Potatura degli alberi da frutto: nel frutteto è ora di potare albicocchi, cotogni, meli, peri, peschi, susini, castagni e mandorli. Il ciliegio va potato solo ogni 2/3 anni, come il noce. L’olivo va potato solo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.

Primavera: consigli per i gerani e per piante con foglie gialle

Primavera: attenzione alla clorosi ferrica. Siamo quasi in primavera: se le nostre piante hanno le foglie che ingialliscono è un sintomo della clorosi ferrica, che spesso si manifesta in questa stagione dell’anno. Non è una malattia ma un problema che rovina le piante, dovuto alla scarsa presenza di ferro nel terreno. E’ un problema frequente se la pianta si trova in terreni calcarei, poco fertili o con persistenti ristagni idrici. E questo si manifesta sopratutto in primavera e in autunno, con ingiallimenti del tessuto fogliare compreso tra le nervature, che però rimangono verdi. Se non si interviene subito, la pianta rallenta la crescita e le nuove foglie – ingiallite – diventano biancastre e seccano, e la fioritura può bloccarsi. Rimedi: Leggi tutto