L’ippocastano a cespuglio

L’aesculus parviflora è un arbusto che raggiunge l’altezza massima di 4 metri e un diametro di 8 metri. Questo arbusto è più largo che alto, ed è espanso alla base perchè sviluppa numerosi polloni, rami che crescono direttamente dall’apparato radicale. Ha rami vigorosi che vanno verso l’alto. Le foglie sono lisce, di colore verde chiaro. In autunno assume tonalità giallo rossastre, molto caratteristiche. I fiori di colore che sfuma dal bianco al rosa pallido, compaiono a luglio. Per sfruttare al meglio la bellezza dell’aesculus parviflora bisogna piantarlo in posizione isolata, anche in piccoli giardini, viste le sue ridotte dimensioni.

ippocastano-a-cespuglio L'ippocastano a cespuglio

ippocastano a cespuglio (aesculus parviflora)

Consigli. Esposizione al sole, ma tollera anche posizioni di mezz’ombra, e non teme il freddo. Usare terreno fresco e ben drenato.

Annaffiature: durante il primo anno di piantagione, nella stagione estiva, operare una volta ogni venti giorni distribuendo 20 litri di acqua per pianta.

Concimazione: concimare una volta all’anno, distribuendo a primavera concime organico ben maturo.

Potatura: non richiede di essere potato.

Prunus serrulata, albero dai colori vivaci in autunno

Al genere prunus appartengono circa 430 specie di alberi e arbusti, principalmente a foglie decidue. La maggior parte delle specie sono rustiche, facili da coltivare nelle posizioni soleggiate. Molte specie hanno foglie che in autunno assumono colorazioni assai vivaci

prunus_serrulata Prunus serrulata, albero dai colori vivaci in autunno

Famiglia prunus serrulata. Arriva dalle regioni occidentali della cina. Altezza 6/8 metri, diametro della chioma 5 metri. Albero con foglie strette, simili a quelle del salice. I fiori bianchi sono larghi 0,5cm, riuniti in racemi, compaiono alla fine di aprile, contemporaneamente alle foglie. Si coltiva principalmente per la corteccia ornamentale che si stacca a striscie.

Prunus serrulata longipes e prunus shimidsu sakura. Origine articolata, altezza 3/4,5metri, diametro della chioma 4,5/7,5metri. Albero a chioma appiattita, branche larghe, fiori doppi, penduli, bianco puro, sbocciano alla fine di aprile o maggio, da boccioli soffusi di rosa.

Susino, l’albero dalle prugne gialle

La susina regina claudia bianca è una pianta da frutto che produce susine di colore giallo. E’ anche comunemente detto “susino europeo”.

I frutti maturano in luglio, hanno un buon sapore, una polpa semisoda. Entra tardi in produzione. Il nome scientifico è prunus domestica regina claudia gialla.

Perchè non produce più prugne? Prendiamo spunto da una domanda che ci è arrivata:

Ciao ho un albero di prugne gialle, piantato nel piccolo giardino da oltre dieci anni, ha sempre fatto molti frutti, ma dallo scorso anno ha messo solo foglie senza fiorire e quindi pochissimi frutti, e ora sta mettendo di nuovo solo foglioline cosa è accaduto dove ho sbagliato?ti ringrazio se puoi darmi una risposta non so se può essere utile vivo a Roma grazie buona giornata

Le piante di susino producono per circa 20 anni. La produzione raggiunge livelli abbastanza elevati circa 5 anni dopo la messa a dimora. Quando smette la fioritura, con molta probabilità (90%) è  ammalato oppure attaccato da pidocchi. Guardare bene la pianta o farla vedere. Se ha questo tipo di malattia basta dare “confidor”. Se non è ammalata il rimedio è l’impollinazione. Farla vedere da un esperto di piante da frutto.

Melo decorativo: utile e bello non solo per i frutti

Tra le tante varietà in commercio si possono scegliere anche quelle ornamentali, soprattutto per la fioritura primaverile. Il malus communis – il melo – appartiene alla famiglia delle rosacee. A questo genere appartengono specie di fruttifere e ornamentali molto decorative, che si possono coltivare per garantire allo spazio verde abbondanti fioriture primaverili, oltre l’effetto cromatico durante l’autunno per il colore dei frutti che risultano sul fogliame.

melo_ornamentale Melo decorativo: utile e bello non solo per i frutti

Il melo può essere coltivato anche in un solo esemplare in una posizione che può variare a seconda della forma di allevamento prescelta. Forma spontanea a mezzo fusto, che si adatta a giardini di medie e piccole dimensioni. Si tratta di mantenere l’albero entro i 2 metri di altezza, attraverso una potatura di allevamento. E’ consigliato collocare la pianta sul bordo del tappeto erboso, oppure in un angolo del giardino per fare ombra. Conservare alla base del fusto una zona a prato da mantenere sfalciato, che facilita la raccolta dei frutti..

La potatura va fatta a fine inverno, con l’obiettivo di eliminare i ricacci (polloni) che si formano durante l’inverno. Questi rami se lasciati farebbero ombra sui frutti.

Consigli e cure necessarie: l’esposizione è quella soleggiata. Coltivare su terreni non calcarei, di medio impasto, freschi e fertili, e non fare mancare l’acqua durante la maturazione dei frutti. Effettuare una concimazione in autunno, somministrando al piede della pianta concime organico (stallatico). In primavera usare un concime minerale composto.

Il periodo migliore per la messa a dimora del melo va da metà ottobre a fine novembre. Le buche devono avere le dimensioni di 80×80 cm. Sistemare sul fondo della buca uno strato di alcuni centimetri di stallatico miscelato a terriccio, e annaffiare molto.

La raccolta: la maggior parte delle piante che si comperano in vivaio hanno circa due anni di età. Per vedere i primi frutti occorre aspettare circa 3 anni dopo l’impianto.

Diradamento: è un’operazione da fare per eliminare i frutti in eccesso che non riuscirebbero a maturare adeguatamente. Questa operazione va fatta circa 40 giorni dopo la piena fioritura (maggio/giugno). Conservare solo il frutto centrale di ciascun mazzetto.

Arbusti: l’ippocastano a cespuglio (aesculus parviflora)

E’ un arbusto che raggiunge l’altezza massima di 4 metri e un diametro di 8. Questo ippocastano è più largo che alto, ed è espanso alla abse perchè sviluppa numerosi polloni, rami che crescono direttamente dall’apparato radicale. Ha i rami vigorosi che vanno verso l’alto, le foglie sono lisce, di colore verde chiaro. In autunno il fogliame assume tonalità giallo rossastre, molto caratteristiche. I fiori di colore che sfumano dal bianco al rosa pallido compaiono a luglio.

 

Per sfruttare al meglio la bellezza dell’aesculus parviflora bisogna piantarlo in posizione isolata, anche in piccoli giardini date le sue ridotte dimensioni. L’esposizione al sole ma tollera anche posizioni di mezz’ombra e non teme il freddo. Terreno fresco e ben drenato. Annaffiature: durante il primo anno di piantagione, nella stagione estiva, operare una volta ogni venti giorni distribuendo 20 litri di acqua per pianta.

Concimare una volta all’anno distribuendo in primavera concime organico ben maturo. Potature: non richiede di essere potato.