Pilea depressa, ideale per cesti pensili. Consigli per coltivare la pilea

pilea_depressa Pilea depressa, ideale per cesti pensili. Consigli per coltivare la pileaE’ una pianta strisciante, una di quelle facili da coltivare. Il suo portamento rampicante e frondoso la rende ideale per cestini pensili e ampi contenitori da interni. Gli steli mettono radici mentre si propagano, così può raggiungere una larghezza notevole. E’ una specie che cresce bene all’ombra ma durante l’estate per sviluppare un bel fogliame ha bisogno di molta umidità.

Suggerimenti: tenere l’esemplare al riparo della luce diretta del sole: va molto bene l’illuminazione indiretta o filtrata. Una volta che si è stabilizzata, questa avrà bisogno di moltissima acqua durante il periodo di crescita. Lasciare asciugare il terriccio tra un’innaffiatura e l’altra. Quando la temperatura scende, all’inizio dell’autunno, ridurre la quantità di acqua ed evitare bagnature troppo abbondanti per tutto l’inverno.

In fase di crescita attiva nutrire ogni mese le piante adulte con un fertilizzante specifico di media efficacia per specie da appartamento: gli esemplari invasati di recente non vanno concimati per 6 settimane.

La pilea depressa si può rinvasare in primavera usando un terriccio ben drenato a base di torba. Allo stesso tempo potare gli esemplari, cimare le punte a partire da fine primavera fino a mezza estate. Le talee ottenute radicano con facilità e diventeranno delle belle piante nella stagione seguente. Continuare a cimare i germogli per tutta l’estate. La pianta avrà sempre un aspetto cespuglioso e gli apici vegetativi si potranno usare come materiale da propagazione.

Commento (9)

  • emanuela melchior| 14/11/2010

    possiedo una pianta di Pilea Depressa e vorrei sapere se posso tenerla fuori anche d’inverno.La mia zona di residenza è nord est provincia Udine.grazie saluti

  • verdeblog| 01/12/2010

    Questa pianta è resistente, ha una crescita rapida, è facile da curare ma in inverno la temepratura ideale per la pilea è di 18 gradi. Tollera anche un minimo di 10 gradi purchè sia tenuta ben asciutta. Una gamma termica di 24-27 è la migliore per una crescita ottimale, le foglie diventano nere se soffrono il freddo.

  • Emily| 24/08/2015

    Salve, ho una pilea depressa, è cresciuta molto da quando l’ho portata fuori, ma ora mi sono resa conto che le foglie sono diventate gialle e pendono verso il basso, quindi l’ho riportata in casa. Ho pensato fosse per eccesso d’acqua, ho aspettato che il terreno si asciugasse, l’ho annaffiata ma la pianta non beve e le foglie continuano a diventare gialle.

  • franco| 16/09/2015

    Pilea, genere di 400 specie di piante perenni sempreverdi, delicate. Alcune specie con fogliame molto ornamentale possono essere coltivate in serra o in appartamento. La tecnica colturale presenta qualche difficoltà. Esposizione: secondo la stagione. Annaffiature: frequenti in primavera/estate. Fioritura: da maggio ad inizio autunno. Rinvasatura: tarda primavera. Temperatura minima: 11/12 gradi, ottimale 16/18 gradi. Si invasano in primavera utilizzando un terriccio filtrante organico, preparato con sabbia e torba in parti uguali. In primavera/estate, ogni 15/20 giorni, aggiungere all’acqua di irrigazione 10 grammi di concime complesso per decalitro. A fine inverno o in giugno / luglio si effettuano delle cimature per stimolare la ramificazione. L’esposizione deve essere abbastanza luminosa e ombreggiata in primavera/estate. Durante la buona stagione si interviene con una certa frequenza, mentre d’inverno le annaffiature devono essere scarse. La rinvasatura si effettua in primavera utilizzando un vaso un po’ più grande del precedente, fino ad arrivare alla dimensione definitiva di 12/13 cm di diametro.
    Malattie e parassiti: in ambienti molto umidi possono apparire delle macchie fogliari cauasate da funghi del genere septoria. Quelli del genere botrytis possono causare marciumi nelle parti più tenere con la comparsa di muffa grigia. Entrambi si controllano riducendo l’umidità e trattando con fungicidi. I marciumi delle radici possono essere causati da diversi funghi o attacchi di nematodi, solitamente presenti in terricci che non lasciano drenare l’acqua in eccesso. Prevenire prestando maggiore attenzione al terriccio d’impianto e alle annaffiature. E’ necessario eliminare le piante colpite. Occasionalmente vi può essere anche l’attacco di cociniglie che provocano sia danni diretti (succhiando la linfa), sia indiretti (sulla loro melata si insedia la fumaggine). Questi si asportano con un pennellino e si trattano poi le piante con anticoccicidi.

  • verdeblog| 07/02/2019

    Questa pianta è resistente, ha una crescita rapida, è facile da curare ma in inverno la temepratura ideale per la pilea è di 18 gradi. Tollera anche un minimo di 10 gradi purchè sia tenuta ben asciutta. Una gamma termica di 24-27 è la migliore per una crescita ottimale, le foglie diventano nere se soffrono il freddo.

  • Emily| 07/02/2019

    Salve, ho una pilea depressa, è cresciuta molto da quando l’ho portata fuori, ma ora mi sono resa conto che le foglie sono diventate gialle e pendono verso il basso, quindi l’ho riportata in casa. Ho pensato fosse per eccesso d’acqua, ho aspettato che il terreno si asciugasse, l’ho annaffiata ma la pianta non beve e le foglie continuano a diventare gialle.

  • emanuela melchior| 07/02/2019

    possiedo una pianta di Pilea Depressa e vorrei sapere se posso tenerla fuori anche d’inverno.La mia zona di residenza è nord est provincia Udine.grazie saluti

    • Lina| 19/11/2021

      Ho una piccola pianta di pilea depressa da un anno ed ho notato che se la smuovo teoppo reagisce spruzzando qualcosa dai fiorellini mi domando solo se sia pericoloso per il bambino.
      Grazie.

  • franco| 07/02/2019

    Pilea, genere di 400 specie di piante perenni sempreverdi, delicate. Alcune specie con fogliame molto ornamentale possono essere coltivate in serra o in appartamento. La tecnica colturale presenta qualche difficoltà. Esposizione: secondo la stagione. Annaffiature: frequenti in primavera/estate. Fioritura: da maggio ad inizio autunno. Rinvasatura: tarda primavera. Temperatura minima: 11/12 gradi, ottimale 16/18 gradi. Si invasano in primavera utilizzando un terriccio filtrante organico, preparato con sabbia e torba in parti uguali. In primavera/estate, ogni 15/20 giorni, aggiungere all’acqua di irrigazione 10 grammi di concime complesso per decalitro. A fine inverno o in giugno / luglio si effettuano delle cimature per stimolare la ramificazione. L’esposizione deve essere abbastanza luminosa e ombreggiata in primavera/estate. Durante la buona stagione si interviene con una certa frequenza, mentre d’inverno le annaffiature devono essere scarse. La rinvasatura si effettua in primavera utilizzando un vaso un po’ più grande del precedente, fino ad arrivare alla dimensione definitiva di 12/13 cm di diametro.
    Malattie e parassiti: in ambienti molto umidi possono apparire delle macchie fogliari cauasate da funghi del genere septoria. Quelli del genere botrytis possono causare marciumi nelle parti più tenere con la comparsa di muffa grigia. Entrambi si controllano riducendo l’umidità e trattando con fungicidi. I marciumi delle radici possono essere causati da diversi funghi o attacchi di nematodi, solitamente presenti in terricci che non lasciano drenare l’acqua in eccesso. Prevenire prestando maggiore attenzione al terriccio d’impianto e alle annaffiature. E’ necessario eliminare le piante colpite. Occasionalmente vi può essere anche l’attacco di cociniglie che provocano sia danni diretti (succhiando la linfa), sia indiretti (sulla loro melata si insedia la fumaggine). Questi si asportano con un pennellino e si trattano poi le piante con anticoccicidi.

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