Plumbago indica

I fiori rosso rosato del plumbago indica compaiono da giugno fino ad agosto. Il loro colore contrasta fortemente con il blu polvere di quelli della plumbago capenis, di cui è parente, anche se le sue foglie sono molto più grandi: raggiungono persino i 10 cm di lunghezza.

Clima ideale: il plumbago indica necessita di temperature molto più alte degli esemplari della stessa famiglia, e inoltre ha bisogno di cure costanti sia in interni, sia in serra. E’ un rampicante dalla crescita veloce, per cui una volta adulto deve essere appoggiato su validi supporti. Fortunatamente fioriscono anche gli esemplari giovani che non hanno bisogno di molto spazio.
Per far crescere bene questa pianta i luoghi ideali sono una serra fresca, una stanza soleggiata oppure un ingresso illuminato. Deve poter godere di tutta la luce possibile, di aria (ma non di correnti con una temperatura di 20 gradi e oltre). La massima invernale non dovrebbe superare i 13 gradi.
Annaffiatura del plumbago: gli esemplari adulti devono essere annaffiati abbondantemente durante la stagione di crescita. Bagnare ogni volta che la superficie del terriccio si è asciugato, e tenere sempre umido il cespo radicale. Ridurre la quantità d’acqua in inverno. E’ una pianta da concimare nel periodo di crescita per ottenere molti fiori: usare un prodotto ad alto contenuto di potassio ogni 15 giorni.
Rinvasare in primavera, usando un terriccio ben drenante a base di terra grassa. Potare eliminare gli steli sottili e i i rami morti. Se si cimano regolarmente durante i primi 2 mesi dopo il rinvaso se ne favorirà la crescita a cespuglio; se si fanno crescere in circolo, devono essere potati con molta attenzione in modo da lasciare solo un paio di steli rampicanti. Alla fine dell’inverno si può tagliare fino a 15 cm di altezza.
Problemi: la mosca bianca e la cocciniglia cotonosa.

Il glicine: cura, consigli e potatura

La pianta del glicine fiorisce proprio in aprile/maggio, ma dopo ricordate di potarla accorciandone di un terzo tutti i getti: in questo modo la pianta si rafforzerà. Se invece volete comprare una nuova pianta di glicine ricordate che la varietà che si adatta meglio in vaso è la Wisteria floribunda “macrobotrys”. Il contenitore deve essere grande, cioè largo e profondo almeno 80cm, e possibilmente di plastica: il fogliame ha radici molto robuste, capaci di rompere la terracotta quando crescono. Al glicine serve un vaso di plastica: è una pianta dalle radici molto robuste, capaci di rompere – crescendo – la terracotta. Perchè goda di buona salute potatela nuovamente in estate. Al momento dell’acquisto chiedete al vivaista l’età della pianta: se ha meno di 3 anni non fiorirà in questa stagione.

La potatura: il glicine è un rampicante così vigoroso da tenere a bada con due potature all’anno, una primaverile e una estiva. Coltivato in vaso, questo rampicante cresce molto meno che in piena terra: però bisogna comunque potarlo regolarmente due volte all’anno, in modo da contenere il vigore e fare sì che la ripresa vegetativa si presenti nella forma migliore. Febbraio è il mese giusto per procedere con il taglio: accorciare drasticamente i rami così da lasciare solo le tre gemme alla base di ciascuno, che porteranno i grappoli di fiori. Luglio è il periodo giusto per seguire la potatura estiva. E’ importante perchè permette di far crescere la pianta contenendone l’esuberante sviluppo. Quindi bisogna tagliare tutti i nuovi tralci, quelli giovani e molto lunghi, poi si accorciano quelli che hanno fiorito, riducendo i rami laterali sino alla quinta/sesta foglia a partire dal ramo principale più grosso. In questo modo si riduce il volume della pianta favorendo la formazione e l’ingrossamento delle gemme che andranno in fiore la prossima stagione. I rami vanno accorciati di circa 1/3 della lunghezza.

La fine dell’inverno è anche il periodo giusto per nutrire la pianta con un concime organico, che si trova in tutti i vivai.

Rampicante per muri e terrazze: la Rosa cinese

La rosa cinese è perfetta per essere allevata come rampicante su un muro del balcone, se ben soleggiato e riparato dal vento. Oltre ad essere resistente alle malattie ha anche il vantaggio di vestirsi di fiori di colori mutevoli, durante la fioritura da maggio fino a dicembre.

rosa-rampicante Rampicante per muri e terrazze: la Rosa cinese

Esempio di rosa rampicante. Fonte: rivista di agraria.org

Come piantare la rosa cinese: Piantatela in un vaso profondo almeno 60 centimetri. Legate i 2/3 rametti principali ad una grata di legno che fisserete alla parete da tappezzare. Lasciatela crescere per tutta la bella stagione, senza disturbarla. A partire dal febbraio successivo invece potate in modo che la pianta assuma una forma arrotondata sul davanti e piatta dalla parte del muro. Concimate con un prodotto specifico per le rose. Le annaffiature devono essere abbondanti e regolari, in modo che il terriccio sia costantemente fresco ma non zuppo.

La clematide

I generi clematis appartengono a oltre 250 specie di piante rustiche o delicate, erbacee o legnose, rampicanti a foglie caduche o sempreverdi. I fiori sono doppi o semidoppi. Le clematis sono piante esclusivamente da esterno: sono tra le più belle piante rampicanti, e vengono utilizzate su recinzioni, muri o cancellate. Sono piante che si adattano a diversi tipi di terreno, ma preferiscono quelli alcalini. Esistono specie e varietà come per esempio la clematis forsteri, la più delicata.

Le clematis precoci: in genere si ricoprono di fiori all’inizio della primavera, a volte addirittura già da gennaio. Tutte sbocciano sui getti che si sono formati l’anno precedente, ecco perchè bisogna sempre potarle appena hanno finito di fiorire.

Le clematis montane: sono molto apprezzate per la loro facile coltivazione e la loro robustezza. Le clematis armandii, sempre molto forti, potrebbero fare altrettanto se il loro fogliame persistente non fosse così pesante. Queste piante infatti crescono meglio se vengono fatte arrampicare lungo un muro caldo e riparato, in modo da godere del profumo emanato dai tanti fiori che producono.

clematis-montana La clematide

clematis montana

Le clematis alpine e la macropetala, ancora più rustiche, sono ideali per le regioni più fredde. Queste due specie si distinguono per il fatto che le prime hanno fiori semplici mentre le seconde ne hanno di doppi o semidoppi. Queste piccole clematis sono tutte davvero resistenti, malgrado la loro apparenza delicata. Fare attenzione a non danneggiare le radici perchè sottili. Non provare a ripulire o ad aerarne il pane della terra: non lo apprezzerebbero assolutamente. La clematis alpina è molto rustica: i fiori e le foglie appaiono contemporaneamente.

clematis La clematide

Consigli per la clematide: in inverno nelle zone a rischio di gelate è opportuno staccare i tralicci dai loro sostegni, avvolgerli, facendo attenzione a non danneggiarli, e ricoprirli con sabbia o terra.L’esposizione: si adatta meglio a posizioni soleggiate, purchè la base del fusto sia protetta dal sole diretto. Questa pianta può resistere fino a una temperatura che oscilla dai 10 ai 15 gradi, a seconda delle specie. Quella ottimale è di 15/20 gradi.

Le clematidi sono sensibili alla siccità quindi bagnare abbondantemente nei periodi molto caldi. In genere è meglio non potarle se non per alleggerirle o per eliminare eventuali tralci secchi. Nel caso fosse necessario si tagliano a un terzo della loro lunghezza, soprattutto i tralci molto densi di foglie.

Le clematis non hanno grossi problemi di malattie: sui giovani germogli possono apparire gli afidi da combattere con aficidi. Un altro rischio per i germogli sono le lumache.

Queste piante si trovano facilmente presso i garden center e i vivaisti. Il momento migliore per acquistarle è a fine inverno, quando possono essere messe subito a dimora.

Le miglior varietà da vaso:
E’ una delle rampicanti più belle, per i suoi fiori e anche per il suo fogliame. Ci sono tante varietà e per questo è facile trovare quella che si adatta al proprio giardino. Le migliori climatidi sono quelle meno vigorose e dalla fioritura tardiva.

clematis-ibrida La clematide

La clematis hybrida è una delle più popolari, fiorisce due volte per ogni stagione (ad inizio e fine estate), di colore rosa intenso sopra un fondo rosato. Raggiunge un’altezza di 3 metri per 90 cm di ampiezza. Meglio se tenuta all’ombra.
Clematis hybrida “router” e “Mrs. Thompson” dai colori intensi e fiori grandi. Hanno bisogno di una struttura solida per crescere in vaso. Sono varietà compatta e dalla fioritura molto abbondante. Per terrazze con ombra parziale.
Clematis Madame Grange da fiori semplici e piccoli, con una sola fila di petali, le foglie sono piccole e meno abbondanti delle altre specie di ibridi. Adatta su pareti o ringhiere senza che invada o causi danni.
La clematis hybrida “proteus” è una delle più vigorose e dallo sviluppo più rapido. Per raggiungere una forma adeguata è necessario guidare gli steli giovani, fini e deboli, attraverso le guide oppure le spalliere. Quando è ben stabilizzata troverà il suo sostegno ideale.
Le clematis in vaso hanno bisogno di un supporto per crescere, sia in altezza sia in ampiezza.

Maggiociondolo, ideale per pergolati

Il nome scientifico è laburmun, originario dell’europa centrale e meridionale. Ai generi laburmun appartengono 6 specie di alberi e arbusti, apprezzati per la sontuosa fioritura. I laburnum sono talvolta impiegati per formare pergolati: si utilizzano in parchi e giardini, sia isolati, sia in piccoli gruppi. Si mettono a dimora in ottobre nelle zone a clima mite, o in marzo. Non hanno particolari esigenze per quanto riguarda il terreno, anche se preferiscono quelli calcarei, umidi e ben drenati. Gli alberi giovani necessitano di sostegno fino a quando non hanno attecchito. In genere non richiedono potature, che servono solo per le piante utilizzate per la formazine di pergolati. Nella fase giovanile è necessaria la potatura di formazione.

I maggiociondoli sono piante che vivono bene sia in pieno sole, sia in posizione parzialmente ombreggiata. Sono resistenti alle alte e basse temperature. Mantenere il terreno sempre umido, evitando però eccessi di ristagni d’acqua. E’ quindi sufficiente intervenire quando il terreno si asciuga molto. Dopo la fioritura eliminare i rami secchi danneggiati o mal disposti. La coltivazione e’ facile. La fioritura è in primavera, l’altezza è fino ai 10 metri.

Malattie e parassiti: il marciume radicale provocato dal comune chiodino (armillaria mellera), che può portare anche in breve tempo la morte della pianta.

Si può mettere il maggiociondolo in vaso o in terrazzo a patto di tenerlo potato (non farlo crescere troppo), oppure si può optare per una pianta simile, il laburum alpinum: è molto simile al maggiociondolo, ma più resistente al freddo. Le foglie sono più piccole e acute, i fiori hanno una fioritura più tardiva. Le varietà più comuni sono pendulum con chioma a cupola e rami penduli, e la pyramidalis, con rami eretti.