Consigli di novembre per piante, alberi, e terreni a rischio frana

Consigli generale per il mese
Moderiamo le annaffiature. Le piante in casa devono essere regolarmente controllate perchè il terreno rimanga umido, ma bisogna assolutamente evitare un eccesso di acqua. Ad esempio i ficus benjamin teme molto gli eccessi di acqua e deperisce velocemente perdendo le foglie. Bisogna verificare il corretto drenaggio dei vasi e provvedere a regolari annaffiature ben distanziate tra loro.

Ricoverare le piante più delicate già da questo mese, sopratutto quelle più sensibili al freddo. E’ il caso dell’arancio, del limone, del mandarino, ma anche dei pelargoni, delle fucsie. Sospendere il taglio dell’erba è utile. In questo periodo è utile spargere del terriccio mescolato a sabbia sulla superficie del tappeto erboso. Se il tempo lo permette e si può godere di qualche giorno di sole, si può approfittare per dividere i cespi delle piante erbacee con il risultato di moltiplicarle e di rinforzarle. In queste settimane possiamo dividere anche i cespi rizomatosi dei gigli.

Si potano gli alberi e gli arbusti spoglianti, tutte le erbacee perenni ed i rosai, preparando anche le buche per le piantagioni primaverili. Si piantano con tutto il pane di terra le biennali, come la violaciocca, come pure le bulbose a fioritura primaverile/estiva come tulipani, giacinti, ciclamini, iris.

Si piantano rosai, alberi ornamentali come betulla, tigli e rampicanti a foglia caduca (glicini e clematidi).

Verso la fine del mese si estirpano gli ultimi bulbi estivi e i tuberi sfioriti, da conservare poi in un luogo riparato e asciutto. Verso la fine del mese si predispongono le protezioni contro il gelo per le piante più sensibili, si termina la raccolta delle olive e delle carote che andranno conservate in cantina oppure in cassette di torba e sabbia (ripulirle prima dalla terra).

Consigli per terreni a rischio smottamento
In presenza di terreni scoscesi e poco compatti, alcune specie vegetali possono consolidare il suolo ed evitare smottamenti. In autunno le piogge possono causare parecchi danni: erosione degli strati superficiali del terreno più fertile, frane e di conseguenza eliminazione delle specie vegetali presenti. Quelle che possono subire maggior alterazione geologica sono quelle in declivio e più spoglie di veetazione, sopratutto nelle aree collinari e di montagna. E’ possibile prevenire o ridurre la possibilità di frane utilizzando la vegetazione giusta. Scegliendo di mettere a dimora alcune tipologie di piante molto precise è possibile rendere compatto il terreno anche nei piccoli giardini domestici, in presenza di pendenze o addirittura di scarpate.
Le piante indicate per terreni franosi devono avere radici molto ramificate, robuste, a rapida crescita (nella parte aerea), con buona resistenza alle malattie e scarsa richiesta di cure colturali in quanto un terreno in pendenza renderebbe più difficile la manutenzione (irrigazione, concimazione, potature, scerbatura delle infestanti).
Le tappezzanti sempreverdi sono specie a struttura erbacea di limitata altezza (20/40 centimetri) a portamento strisciante. Tra le specie più usate vi sono: edera helix, che si adatta sia a terreni acidi, sia a quelli calcarei; vinca minor, adatta in zone di mezza ombra; liriope (vedi foto), con foglie verde scuro e fiori blu, adatta anche a terreni ombrosi; iperico, pianta adatta a terreni in pieno sole o semi ombreggiati; convallairia e pachysandra, entrambe adatta a posizioni molto ombreggiate. Le piante vogliono terreni fertili e freschi.

 

Consigli: le piante tappezzanti. Scelta, preparazione terreno e piante adatte a consolidare terreni in discesa

Le piante tappezzanti sono in grado di sostituire la copertura erbosa in tutte quelle zone del giardino dove per esposizione e conformazione del terreno la normale erba stenta a crescere. In particolare sono adatte alle zone scoscese. Tra i pregi delle tappezzanti c’è quello di adattarsi alle zone scoscese, consolidando il terreno e scongiurando il rischio di smottamenti, e più marcate in alcune specie, in particolare le piante che sviluppano radici dirette verso il basso (fittoni), come la convallaria e la saponaria (erbacee perenni), che permettono di consolidare anche i terreni più instabili

Preparazione del terreno: la scelta e l’impiego delle tappezzanti variano secondo le caratteristiche del terreno che devono andare a ricoprire. Anche se molte delle specie impiegate per la copertura di scarpate e zone scoscese presentano forti caratteristiche di rusticità e resistenza alle avversità atmosferiche, è fondamentale anche per queste piante procedere ad un’accorata preparazione del terreno in modo da favorire lo sviluppo almeno nelle prime fasi di accrescimento. In particolare si dovrà curare il drenaggio dell’acqua che in zone scoscese può provocare danni anche notevoli ad un impianto recente, e quindi non ancora ben radicato. I danni possono essere limitati creando lungo i pendii dei piccoli solchi, riempiti di ghiaia, ciottoli e pietre, in grado di frenare l’azione dell’acqua piovana.

Stabilizzazione del terreno in discesa. Per stabilizzare il terreno in attesa che venga coperto dalle piante possono essere utilizzate lunette di cemento, fascine di legna trattenuta da paletti infissi nel terreno o piccoli muretti a secco realizzati con dei sassi. Queste strutture risulteranno utili anche per raggiungere diverse zone dell’area ed eliminando tempestivamente le infestanti che potrebbero manifestarsi. Durante la preparazione del terreno è comunque opportuna una pulizia accurata da germogli, radici e stoloni delle piante indesiderate.

Fanno parte della grande famiglia delle erbacee perenni, e come india il loro nome hanno la caratteristica di svilupparsi rapidamente, creando una rigogliosa copertura, e offrono inoltre il vantaggio di mantenere il fogliame per tutto l’anno e fioriture abbondanti stagionali. Le tappezzanti hanno il pregio di svilupparsi rapidamente. Alcune sono particolarmente invadenti, come ad esempio l’edera, la vite del canada, la bignonia (questa solo nelle zone a clima mite). C’è la phlox douglasii “hook”, campanula portenschlagiana, vinca minor, anthemis nobilis, anemone nemerosa, saponaria ocymoides.

convallaria Consigli: le piante tappezzanti. Scelta, preparazione terreno e piante adatte a consolidare terreni in discesa

Convallaria

 


Cosa piantare sotto gli alberi (tappezzanti e piccoli arbusti)

Non sempre l’erba cresce uniforme nel prato, e spesso bisogna trovare alternative per risolvere il problema. Vi sono diverse possibilità:

  • sementi tappezzanti. In questo caso per lo spazio sotto la chioma è meglio optare per un miscuglio che vegeti e si sviluppi all’ombra. Usare buste di miscele prevalentemente a base di poa pratensis (erba fienarola) e festuca commutata. Nei giorni successivi alla semina e nei mesi a seguire garantire costanti annaffiature.
  • piccoli arbusti. Mettere a dimora sotto la chioma delle specie erbacee perenni a portamento tappezzante che crescono bene all’ombra come: la convallaria japonica: resistente al freddo, con foglia di colore verde scuro. A fine estate produce fiori a forma di spiga. La distanza tra pianta e pianta deve essere di almeno 15/20 centimetri; La vinca minor e vinca maior (nota anche come pervinca). Erbacee sempreverdi e tappezzanti resistenti al freddo
  • Infine si possono mettere a dimora anche arbusti che vivono bene in posizioni ombreggiate che abbiano piccole dimensioni e un accrescimento espanso come:
    • skimmia japonica: resistente al freddo e predilige terreni acidi ben drenati
    • acuba japonica: resistente sempre al freddo
    • mahonia: arbusto sempreverde resistente al freddo