Portare le piante di casa all’aperto

Primavera: è questo il periodo giusto per riportare all’aperto piante come gerani, gardenie, fucsie, plumbago e tutte le piante grasse che avete tenuto in casa. State però attenti ad abituarle gradualmente alle nuove condizioni. Mettetele per qualche giorno in un punto del terrazzo protetto dal vento, preferibilmente contro un muro.

geranio-sul-terrazzo Portare le piante di casa all'aperto

Per i gerani: se finora come è giusto fare in inverno li avete riparati dal freddo tenendoli al coperto sul pianerottolo o sul garage ben illuminati, questo è il momento di portarli sul balcone o sul terrazzo per stimolarli al loro risveglio. E’ bene potarli drasticamente. Tagliate e buttate via i 2/3 di rami, e rinvasateli in un contenitore del diametro leggermente più grande di quello precedente. Se questo però è già molto ampio potete estrarre la terra, tagliare alcuni centimetri di terriccio tutto attorno e aggiungerne del nuovo, possibilmente già concimato. Riprendete ad annaffiare regolarmente, fate in modo che la terra non sia mai asciutta. Collocateli sul balcone, nel punto più soleggiato: torneranno a fiorire in poche settimane.

Come abbellire angoli di casa e terrazzi con verde, fiori e colori

Tra annuali e perenni, ecco le piante in grado di abbellire gli angoli più insoliti o creare macchie di verde e colore. Si possono coltivare in cassette, sui davanzali o in contenitori appesi. Sono molte le piante perenni che si possono coltivare a cascata: dal comune pelargonium (geranio) alle specie più insolite.

Un classico sempre attuale è il geranio edera, molto coltivato sui balconi. E’ il pelargonium peltatum una pianta dalla fioritura prolungata (da marzo a novembre), ma  in condizioni particolarmente favorevoli e in climi miti può fiorire anche tutto l’anno. Le foglie sono simili a quelle dell’edera: sono suddivise in 5 lobi, glabre e carnose. La moltiplicazione avviene per seme o per talea. Sopporta bene anche posizioni a mezza ombra purchè luminose. I fiori possono essere semplici o doppi, con diverse tonalità (rosso, rosa, violetto o bianco). Sono piante molto decorative da sole ma anche abbinate in diversi colori. In vaso si possono associare bene all’edera ricadente, alla asarina scandens, la campanula, la bidens.

La asarina scandens è una bella pianta rampicante o ricadente, con foglie a forma di cuore, con fiori che hanno la caratteristica forma a trombetta, di colore viola o rosa; in genere si coltiva come annuale, anche se può essere perenne in climi molto miti; è infatti resistente anche a brevi gelate. Può essere collocata al sole o a mezzaombra. Annaffiature regolari ma non eccessive e concimazioni frequenti. Garantisce una buona fioritura. Utilizzare terreni soffici e ben drenati perchè l’asarina teme i ristagni d’acqua. La propagazione avviene per seme in marzo direttamente a dimora, ma spesso tende a moltiplicarsi automaticamente.

La campanula: bianca o blu. Tra le specie di campanule è una delle più facili da coltivare. E’ quella carpatica che fiorisce all’inizio della primavera per tutta l’estate. Sopporta qualunque tipo di terreno. Si può coltivare sia in pieno sole sia a mezzombra, ma richiede annaffiature molto regolari. Si propaga per semina ma anche per divisione delle radici. Si può coltivare in contenitori appesi anche in casa. La campanula è facile da abbinare anche ad altre piante, ma si ottengono effetti decorativi semplicemente mescolando fiori bianchi e fiori blu.

La lobelia erinus è una delle piante più amate come ricadenti, perchè non solo ha splendidi fiori blu, ma anche un fogliame verde o bronzo molto decorativo. Richiede un terreno ricco con una parte di terra di bosco. Per il resto la coltura è facile. Si dispone soprattutto in cesti appesi, in aiuole e bordure, su balconi e davanzali. La posizione prediletta è a mezzombra. Si propaga per semina nell’agosto precedente o a marzo. La fioritura si prolunga in genere da maggio per tutta l’estate, secondo il periodo della semina. Se tenuto in luoghi riparati e non all’aperto può fiorire anche in inverno. Le varietà blu sono tra le più amate ma oggi esistono diverse specie. Ha fiori azzurri, rossi, violetti, rosa o bianchi.

lobelia Come abbellire angoli di casa e terrazzi con verde, fiori e colori

Esemplare di Lobelia

Il bidens (annuale), con i fusti sottili che raggiungono i 40/50cm di lunghezza. E’ una cascata di fiorellini giallo dorati. Sono piante molto amate e facili da coltivare. Crescono bene come annuali o biennali in cassettine o contenitori, con terreno ricco in posizione a mezzombra. Le innaffiature devono essere regolari, ma è bene aspettare che il terreno sia asciutto tra un intervento e l’altro per evitare eccessi e ristagni dannosi. Le concimazioni regolari migliorani la fioritura che rallegrano i balconi, fino ai primi freddi. Le bidens si possono associare ad altre specie per creare contrasti (spesso con i gerani). Queste piante possono essere soggette a malattie fungine e all’attacco di afidi e cocciniglie. Vanno controllate con regolarità. Eventualmente trattare con prodotti specifici.

Consigli sui gerani: la concimazione

Il nutrimento dei gerani: esponeteli al sole. Se abbiamo dei gerani con pochi fiori è davvero sconfortante ma per fortuna è una pianta molto rustica che si adatta a molti ambienti e quindi troveremo la soluzione al problema. Coltivare i gerani è facile, ma spesso si ottengono risultati mediocri perchè vengono sottovalutati alcuni fattori fondamentali per il benessere della pianta, come la corretta nutrizione. Il geranio ha bisogno di molta luce per crescere rigoglioso e per avere abbondanti fioriture è fondamentale nutrire correttamente utilizzando prodotti specifici.

La concimazione del geranio: durante la fioritura la pianta richiede una quantità di elementi nutritivi piuttosto elevata, perciò è consigliabile ricorrere a prodotti di fertilizzazione specifici come un prodotto studiato appositamente per queste specie, un concime che contiene azoto in forma sia nutritiva, sia ammoniaca, sale, fosforo e potassio, da somministrare secondo le modalità.

In primavera – momento del risveglio della pianta dai torpori invernali, effettuare la concimazione ogni 15 giorni, per ripristinare la fertilità del terreno e stimolare la nuova stagione di crescita. Le piante conservate dall’inverno precedente hanno solo la necessità di essere sottoposte a qualche piccola operazione di manutenzione: smuovere il terreno, eliminare i rami vecchi e quelli legnosi, e spuntare gli altri ad un terzo della loro lunghezza, annaffiare abbondantemente e concimare. In primavera il geranio riprende a vegetare vigorosamente e una corretta nutrizione in questa delicata fase è importante per favorire uno sviluppo rigoglioso e prolungare la produzione dei fiori. E’ bene fertirrigare con una soluzione di concime completo ricco di potassio e di ferro per piante fiorite sciolto nell’acqua delle annaffiature. in commercio ne troviamo di tante qualità (ad esempio Baysol, che contiene azoto, fosforo, potassio).

In estate, quando la pianta è al massimo della fioritura, effettuare una concimazione settimanale per rispondere all’elevata richiesta di elementi nutritivi della pianta. E’ importante fare attenzione ai dosaggi consigliati (1 tappo misurino ogni 3 litri di acqua).

In autunno/inverno: la frequenza della concimazione si riduce nel periodo autunno/inverno a 1/2 interventi al mese.

Suggerimento prezioso: ai gerani è preferibile dare una quantità di concime leggermente inferiore rispetto a quello indicato sull’etichetta del flacone. Per ottenere un buon risultato dalla fertilizzazione non bagnare le foglie con la soluzione fertilizzante bensì inumidire il terreno prima di concimare (dosate prima il concime liquido e poi l’acqua nell’innaffiatoio per ottenere un miscela omogenea). Un’ultima annotazione ma non meno importante: una pianta ben nutrita è in grado di reagire ed affrontare con energia l’attacco dei parassiti e malattie, come anche gli stress causati da abbassamento di temperature e da squilibri idrici. E per consentire una fioritura abbondante è necessario eliminare le foglie secche e soprattutto le infiorescenze sfiorite. 

Gerani odorosi

A differenza dei gerani normali, i gerani odorosi sono intensamente profumati e le loro foglie sono piacevoli da toccare perchè fittamente vellutate.
I fiori (di colore lilla, bianchi o bordeaux secondo la varietà) sono più piccoli e meno belli rispetto ai comuni gerani.

geranio_odoroso Gerani odorosi

Perfetti su un davanzale o in una zona di passaggio, permettono di godere appieno del loro profumo. Crescono bene con un’esposizione in pieno sole fino a giugno, e a mezz’ombra quando la temperatura si farà più intensa.
Rispetto ai gerani comuni, i gerani odorosi crescono più vigorosamente, perciò conviene coltivarli in vasi grandi, e hanno bisogno anche di annaffiature più abbondanti e frequenti. In commercio ne esistono tante varietà che non differiscono tanto per l’aspetto di foglie e fiori, quanto per il profumo: Tomentosum è alla menta, Better Lemon è al limone, Subliguasum alla fragola, citridorum al mandarino, Prince of Orange all’arancio, L’odoratissimo alla mela
Tutti crescono al sole pieno fino a giugno. Poi quando il clima si fa torrido i gerani vanno trasferiti a mezzombra (il geranio better lemon è efficacissimo nel tenere lontane le zanzare).

Un consiglio: se amate le varietà insolite, una molto bella si chiama pelargomium praemorsum, detto anche geranio orchidea. Ha i fiori con due petali grandi superiori colorati di rosso porpora e tre inferiori sottilissimi; le foglie sembrano morsicate (da qui il nome) e i rametti sono delicatamente profumati di vaniglia. Vuole terriccio drenante e poca acqua; innaffiare solo quando la terra è asciutta. Come tutti i gerani odorosi ama un’esposizione al sole pieno, e raggiunge un’altezza di 30/40 cm.

Geranio edera: una cascata di fiori

Il geranio edera pelarganium peltatum (ovvero: che si allunga!) può raggiungere i 2 metri di lunghezza. Ha foglie lucide, piuttosto carnose. I fiori possono essere semplici o doppi, con colori che vanno dal cremisi a diverse tonalità di rosa, rosso e malva, fino ad alcune varietà con fiori bicolore o con fogliame variegato.

Le varietà di gerani edera e semiedera possono avere fiori semplici, doppi o semidoppi. Fra i primi: Balcon Imperial e Decora Imperial (o fiore rosso), Balcon Rosa, Balcon Lilla. Fra i semidoppi si trovano: la bella donna rosa, la lambada rosa intensa. Le varietà più resistentialla pioggia (e più fioriere) sono quelle a fiore semplice. Le varietà a fiore doppio sono molto belle ma generalmente la quantità e la frequenza dei fiori prodotti è inferiore.

Il geranio edera è bello come pianta ricadente in un vaso su finestre, balconi e terrazze. La messa a dimora si effettua in maggio con subastro ben drenato composto da 2/3 di terra da giardino e 1/3 di torba o terriccio di foglie concimato con 30 grammi di fertilizzante. In primavera/estate, una volta alla settimana, aggiungere all’acqua di irrigazione 10 grammi di concime complesso per decalitro. Leggi tutto