Consigli e promemoria per il mese di luglio

Luglio, mese caldo e spesso si parte per le vacanze, non dimentichiamoci alcune fondamentali necessità delle nostre piante.

Piante in casa: innaffiare e concimare regolarmente; inserire nei vasi i bastoncini di concime a lenta cessione (foto a lato).

Piante in giardino: potare le siepi; mettere a dimora i sempreverdi; innaffiare regolarmente.

Consigli di luglio per le piante in terrazza
E’ preferibile concimare spesso a piccole dosi piuttosto che ogni tanto in grandi quantità. Non concimare gli esemplari comprati di recente: la terra ha sufficienti riserve di nutrimenti. Continuare a concimare il resto.
Le piante devono essere osservate da vicino: se hanno i bordi o le foglie marroni significa che forse ricevono troppo sole e per non fare interrompere la loro crescita ad innaffiare e concimare regolarmente.

E’ preferibile concimare spesso a piccole dosi piuttosto che ogni tanto in grandi quantità. Non concimare gli esemplari comprati di recente: la terra ha sufficienti riserve di nutrimenti. Continuare a concimare il resto.

Consigli estivi per la potatura
Durante i periodi di caldo prolungato non va effettuato alcun taglio di potatura in quanto l’esposizione delle parti interne della chioma alle alte insolazioni determina danni più gravi rispetto a quelle esterne, adattate all’esposizione.

Consigli: ombra, come ulteriore protezione da sole. Si possono installare strutture ombreggianti (reti, graticci, tendoni) in prossimità di colture sensibili da poco messe a dimora.

Suggerimenti specifici per petunie, camelie, rododendri, azalee e gardenie. Ricordiamoci il fertilizzante. Periodicamente ogni 10/15 giorni conviene mescolare all’acqua delle annaffiature un poco di fertilizzante per piante verdi. La sua azione è importante in questo periodo di massimo sviluppo, e consentirà alla pianta di ringiovanire e di predisporsi all’inverno nel migliore dei modi.

Tagliamo le petunie. Le petunie, dopo l’abbondante fioritura delle settimane passate, si stanno spogliando e presentano ciuffi di foglie solo nella parte terminale dei rami. Le piante tagliate si riprenderanno velocemente con nuovi rami più belli di prima.

Controlliamo camelie, rododendri, azalee e gardenie. Se notiamo degli imbrunimenti lungo i margini delle foglie, come pure un ingiallimento diffuso, significa che il valore di acidità del terreno non è corretto. Può accadere per le continue annaffiature con acqua del rubinetto, generalmente calcarea che ne modifica il PH della terra. Bisogna intervenire subito aggiungendo torba al terriccio e riservando annaffiature a base di acqua piovana, distillata o acqua naturale.

L’acqua è indispensabile per le piante. E’ tramite l’acqua che le radici assorbono le sostanze nutritive necessarie per il loro sostentamento. Dobbiamo quindi cercare di mantenere il terreno umido nonostante il forte caldo, quindi bisogna assicurarsi che il terreno del vaso sia tutto umido, annaffiandolo costantemente e limitando i danni da evaporazione.

Sospendiamo le concimazioni, concentriamoci di più sulle annaffiature, che devono essere regolari e abbondanti.

Preveniamo e combattiamo la clorosi ferrica. Se si nota che le foglie delle piante (specialmente le acidofile come l’ortensia, la camelia, l’azalea) cominciano ad ingiallire potrebbe essere il segnale della clorosi ferrica. Questo succede quando la pianta non riesce più ad assorbire il ferro contenuto nel terreno, o perchè il tereno non è sufficientemente acido da permettere l’assimilazione. Si può intervenire somministrando alla pianta del solfato ferrico perchè si riprenda, contemporaneamente si distribuisce sul terreno della torba per aumentare l’acidità della terra. Evitare di annaffiare con acqua del rubinetto (calcarea) e utilizzare fertilizzanti per piante acidofile.

In luglio ha bisogno di acqua ma non solo: bisogna tagliare i fiori appena appassiscono, combattere i parassiti più che mai attivi, regolare le siepi, tagliare con regolarità il prato, pacciamare per risparmiare acqua. L’elevata temperatura di queste settimane fa rapidamente evaporare l’acqua dal terreno. Le piante più piccole, come le annuali, sono le prime ad entrare in sofferenza: oltre a una costante irrigazione si può limitare l’evaporazione con la pacciamatura coprendo il terreno con materiale che protegga la terra dall’insolazione diretta, mantenendolo fresco più a lungo. Il materiale che si presta meglio è la corteccia: si trova presso qualsiasi garden center, scegliendo i pezzetti più piccoli formiamo intorno alle piante e nelle aiuole uno strato di 3 o 4cm.

Proteggere anche le rose, che sono molto sensibili all’umidità del terreno: amano avere un terreno sempre fresco e umido. Per questo si deve distriuire alla base della pianta uno spesso strato di corteccia, se non è ancora stato fatto si è ancora in tempo, e si risparmia acqua mantenendo anche le piante in piena salute. Si può ottenere l’effetto di pacciamatura anche utilizzando altri materiali come l’argilla espansa, lapilli, paglia tranciata. Se si vuole avere fiori più grandi anche se a malincuore bisogna ridurre il numero dei boccioli presenti nelle dalie e nei crisantemi, individuando i boccioli principali e dimezzando il numero di quelli laterali, tagliandoli con una forbice. La sbocciolatura si fa anche sulle rose, sia per avere fiori più grandi, sia per evitare anche che la pianta si indebolisca in una fioritura troppo abbondante, mantenendo così la pianta più sana.

Le piante adatte per terrazze all’ombra (nord / ovest)

La mancanza di luce non è un problema per riempire la terrazza di fiori. Ci sono degli esemplari che si adattano agli angoli ombreggiati e in genere richiedono meno lavoro.

La terrazza ed i balconi ombreggiati sono perfetti per poter coltivare molte piante, anche alcune di bellissima fioritura. La cosa più importante è determinare il tipo di ombra che riceveranno le piante, poichè non tutte sono uguali. Ci sono ombre fisse e mobili, fresche o secche, totali o parziali. L’ombra non è uguale in ogni stagione dell’anno. Per esempio in inverno l’ombra è più lunga che in estate. Una terrazza ombreggiata non è necessariamente buia.

Le piante che gradiscono l’ombra: la begonia hybrida o fiore di vetro (impatiens). Per un angolo perfetto con piante “da sole” che però sono più tolleranti in fatto di esposizione: calendula, petunia hybrida, l’astro, il crisantemo. Tutte queste piante, anche se non ricevono il sole diretto, hanno bisogno di una buona illuminazione per fiorire. Tuttavia se scarseggia anche la luce si può sempre ricorrere ad esemplari a foglia, come l’hosta fortunei (molto apprezzata per i densi cespugli dalle grandi foglie). Esiste una grande varietà in fatto di colori delle foglie: l’edera helix.

Piante ideali per abbellire un balcone a ovest:

Nel caso si vogliano mettere a dimora arbusti sempreverdi adatti a rimanere in contenitori, si può scegliere:
alloro (laurus nobilis), viburno (viburnum tinus), bosso (buxus sempervirens), pitosforo (pittosporum tobira).
Le piante rampicanti ideali per questa posizione (a ovest) sono: il solanum (solanum jasminoides), il glicine (wisteria sinensis).
Tra le essenze di piccola dimensione consiglio le specie cromatiche e tutte le piante da terrazzo a fioritura primaverile, come le petunie ricadenti, la verbena, i pelargoni.

glicine Le piante adatte per terrazze all'ombra (nord / ovest)

Bellissimo glicine che copre una parete

Terrazze in fiore: concimazione in pieno sole

La maggior parte dei fiori ha bisogno di sole per aprirsi, ma il sole del sud Italia e della costa non è uguale a quello del nord e delle zone montuose. Queste piante si adattano bene al pieno sole, anche se potrebbero aver bisogno di acqua tutti i giorni:

  • Dalia: fioritura tutta estate
  • Geranio pelargonium zonale: fioritura tra aprile e ottobre
  • Petunia ibrida: in primavera/estate
  • Elicriso: da marzo a settembre
  • Solanum jasminoides: da luglio a ottobre
  • Santolina: da giugno ad agosto
  • Coreopsis lanceolata: fioritura da maggio a novembre
coreopsis-lanceolata Terrazze in fiore: concimazione in pieno sole

Fiori di coreopsis lanceolata

Come estive tutte hanno bisogno di annaffiature frequenti , dalla piantagione fino alla fine dell’estate. Concimare regolarmente ogni 10 giorni. Gli esemplari appena comprati o rinvasati non hanno bisogno di concime prima di un mese. Potare perché i fiori fioriscono di nuovo, ed eliminare i fiori avvizziti e tutto quello secco che presenta (fiori, steli o foglie). Se una pianta ha difficoltà a prosperare: fare una buona potatura può aiutare a farla germogliare.

Petunia: consigli

La petunia ha i colori dell’arcobaleno. E’ una pianta erbacea, e la maggior parte delle petunie attualmente coltivate sono ibridi e vengono utilizzate come piante annuali da bordura, aiuole, e per decorare balconi e terrazzi. I colori vanno dal bianco al crema e giallo, diverse tonalità di blu, violetto, rosa, rosso e salmone. Si piantano in due gruppi principali: gli ibridi multiflora, con fiori che raggiungono il diametro di circa 5 centimetri (sono molto rifiorenti e resistenti alle condizioni ambientali sfavorevoli, in particolare alla pioggia); gli ibridi grandiflora, con fiori del diametro di 10 centimetri: questi sono meno resistenti alla pioggia e anche minor capacità di rifiorenza. La coltivazione è facile: predilige l’esposizione pieno sole. Se le piante sono collocate all’ombra tendono a sviluppare molto le foglie e poco i fiori. In genere la petunia non ama le temperature troppo alte. Le petunie sono delle solanoceae perenni che esposte al sole formano cespugli rigogliosi con fusti alti d 25 a 50 centimetri, e anche altre specie che ricadono ricoperte di fiori. Di provenienza sudamericana, sono piante perenni, amano i climi caldi, per questo sono di facile coltivazione durante la bella stagione, ma in Italia le si coltiva come annuali perchè non sopportano i climi freddi che quasi sempre ne causano la morte.

La posizione per garantire una copiosa fioritura è il pieno sole, al riparo dai venti e dalle correnti d’aria. Sono estremamente delicate. Il substrato deve essere ricco di nutrienti, non deve essere calcareo ma miscelato a una parte di materiale drenante come sabbia e corteccia sminuzzata. I vasi vanno bagnati con acqua non fredda, tutti i giorni durante la bella stagione, in modo che i fiori non appassiscano. Accompagnare la fioritura con un fertilizzante per piante fiorite ogni due settimane circa, con l’acqua delle annaffiature.

L’annaffiatura dovrà essere regolare senza eccedere, soprattutto durante il periodo della fioritura. Eliminare le corolle sfiorite per evitare di favorire eventuali malattie funginee. Non è possibile coltivare le petunie in interni, per questo motivo appena si acquista un vasetto o un contenitore si trapiantano. E’ importante evitare di danneggiare le radici, che sono molto delicate. Sono perfette per la coltivazione in vasi a forma di cassetta, da appendere alla ringhiera. Fate in modo che il vaso sia un po’ più piccolo rispetto alla pianta per evitare uno sviluppo eccessivo delle radici, che va a scapito dei fiori.

Una concimazione ogni due settimane, con fertilizzanti liquidi, con una percentuale più alta di potassio renderà la fioritura più bella e il colore dei fiori e delle foglie più intenso. La petunia si semina in febbraio, in ambiente protetto. Possono essere moltiplicate anche per talea in qualsiasi periodo dell’anno, ma preferibilmente in primavera. Si utilizza un subastro molto sabbioso, e la temperatura ambiente tra i 15 e i 20 gradi. Attenzione agli afidi che attaccano le petunie nel periodo primaverile. Si possono curare con appositi fungicidi.