Syringa Vulgaris / Lillà

La Syringa Vulgaris è la lillà (serenella olacea o lilium comune). Ne esistono più di 30 specie di arbusti o piccoli alberi a foglia decidua, con fiori spesso profumati che sbocciano alla fine della primavera. Sono adatti come esemplari isolati.
lilla Syringa Vulgaris / LillàLa varietà di syringa vulgaris producono numerosi polloni, a meno che non siano state innestate su ligustrum ovolifalium.
La vulgaris può essere un arbusto di grande dimensione o un piccolo albero a portamento eretto, con foglie cuoriformi. I fiori profumati color lilla sbocciano in aprile/maggio. Esistono varietà a fiori semplici e doppi: questi esemplari hanno diversi nomi da elencare, ma la tecnica di cultura è la stessa. Si piantano in ottobre/novembre in terreno fertile al sole o in posizione ombreggiata, e quando hanno attecchito non hanno bisogno di cure particolari (non si devono potare nè cimare). La potatura si asportano le infiorescenze appassite e da ottobre in poi si tragliano i rami deboli, gli arbusti vecchi e/o eccessivamente alti si tagliano – in inverno – all’altezza di 0,5/1cm dal livello del terreno: in questo modo la pianta ricomincia a fiorire dopo circa due anni, e da luglio in poi si staccano tutti i palloni il più vicino possibile alle radici o al fusto.

Feijoa sellowiana: consigli, spiegazioni e risposte a domande sulla feijoa sellowiana

La feijoa sellowiana è un arbusto sempreverde, originario dell’america meridionale, conosciuta anche col nome guayabo del brasile. E’ bene ambientata anche nelle regioni italiane dal clima mite. Appartiene alla famiglia delle mirtacee. Ha un portamento arrotondato e ramificato, e una crescita lenta. In primavera inoltrata produce grandi fiori di colore bianco rosato, con lunghi stami di colore rosso corallo (che duranto anche 2 mesi). In seguito produce frutti commestibili pronti a ottobre / novembre, che maturano anche in Italia nelle zone più calde.

Il frutto è una bacca di forma ovale un po’ allungata a seconda delle coltivazioni. La buccia è di colore verde scuro. La polpa è biancastra, con tanti semi. Il frutto è dolcissimo e profumato. La pianta si annaffia regolarmente durante la fioritura, lasciando asciugare bene il terriccio da un’annaffiatura all’altra. L’arbusto sopporta abbastanza bene la siccità, anche se carenze idriche prolungate possono causare la caduta dei fiori e dei frutti. Da marzo a ottobre nutrire la pianta fornendo del concime universale mescolato all’acqua delle innaffiature ogni 30/40 giorni.

La feijoa sellowiana raggiunge un’altezza massima di 5 metri, e un diametro di 3,5 metri. Puo’ essere messa a dimora anche in piccoli giardini, in posizione mezz’ombra o in pieno sole, avendo l’accortezza di ombreggiare la pianta nei mesi più caldi (luglio/agosto). Non sopporta le basse temperature.

La coltivazione di questa specie è paragonabile a quella dell’ulivo. Si pianta in un terreno ricco e ben drenato, leggermente acido. Preferisce terreni freschi e profondi. Nei piccoli spazi basta piantare un solo esemplare. Nei giardini medio/grandi si può utilizzare questa pianta per creare siepi liberi oppure gruppi di 3 o più esemplari.

Maggiociondolo, ideale per pergolati

Il nome scientifico è laburmun, originario dell’europa centrale e meridionale. Ai generi laburmun appartengono 6 specie di alberi e arbusti, apprezzati per la sontuosa fioritura. I laburnum sono talvolta impiegati per formare pergolati: si utilizzano in parchi e giardini, sia isolati, sia in piccoli gruppi. Si mettono a dimora in ottobre nelle zone a clima mite, o in marzo. Non hanno particolari esigenze per quanto riguarda il terreno, anche se preferiscono quelli calcarei, umidi e ben drenati. Gli alberi giovani necessitano di sostegno fino a quando non hanno attecchito. In genere non richiedono potature, che servono solo per le piante utilizzate per la formazine di pergolati. Nella fase giovanile è necessaria la potatura di formazione.

I maggiociondoli sono piante che vivono bene sia in pieno sole, sia in posizione parzialmente ombreggiata. Sono resistenti alle alte e basse temperature. Mantenere il terreno sempre umido, evitando però eccessi di ristagni d’acqua. E’ quindi sufficiente intervenire quando il terreno si asciuga molto. Dopo la fioritura eliminare i rami secchi danneggiati o mal disposti. La coltivazione e’ facile. La fioritura è in primavera, l’altezza è fino ai 10 metri.

Malattie e parassiti: il marciume radicale provocato dal comune chiodino (armillaria mellera), che può portare anche in breve tempo la morte della pianta.

Si può mettere il maggiociondolo in vaso o in terrazzo a patto di tenerlo potato (non farlo crescere troppo), oppure si può optare per una pianta simile, il laburum alpinum: è molto simile al maggiociondolo, ma più resistente al freddo. Le foglie sono più piccole e acute, i fiori hanno una fioritura più tardiva. Le varietà più comuni sono pendulum con chioma a cupola e rami penduli, e la pyramidalis, con rami eretti.

Akebia quinata, un veloce rampicante

akebia Akebia quinata, un veloce rampicanteE’ un rampicante semi-sempreverde, a fusti sottili, flessibili, di colore verde/marrone, con crescita rapida e vigorosa. I fusti si possono far sviluppare su muri, graticci oppure lasciare a terra, utilizzando la pianta come tappezzante. Particolaremente adatta per essere coltiata in vaso. Raggiunge un’altezza di 5/7 cm, mentre il suo apparato radicale rimane contenuto. La pianta in primavera produce numerosi fiori di colore porpora, che spuntano a mazzetti restando nascosti tra le foglie che sono di colore verde/scuro.

In  i fiori fanno frutti: piccoli bacelli che contengono una polpa morbida con piccoli semi. Le piante devono essere messe a dimora in vasi di 40/45 cm di diametro, dato che si sviluppa molto in verticale. Se dovete ricoprire un muro: i rami più bassi si piegano orizzontalmente, per rinfoltirne bene la parte inferiore. Potare regolarmente per non farla diventare infestante. Questa pianta per avere una bella fioritura va collocata in pieno sole, ma sopporta senza problemi la mezz’ombra, perchè in ombra completa produrrebbe pochi fiori. Le piante giovani devono essere annaffiate regolarmente, almeno per i primi due/tre mesi dopo averli piantati. In seguito soltanto saltuariamente sopporta periodo di siccità.

Concimare da febbraio ad aprile ogni 10/15 giorni, sciogliendo nell’acqua concime per piante fiorite. Usare terreno ricco e profondo molto ben drenato. Se la pianta è stata messa a dimora in un contenitore cambiare la terra nel vaso ogni due/tre anni utilizzando una miscela 3 parti di terriccio universale e 1 parte di torba. Le piante si moltiplicano per talea o per semi in primavera inoltrata.

Vestire un ambiente con la Plumeria

plumeria.thumbnail Vestire un ambiente con la PlumeriaSe avete un grande terrazzo potete permettervi il lusso di coltivare un piccolo albero messo in un angolo in un vaso importante: può bastare da solo a vestire un ambiente. Tra le specie che si adattano in vaso è facile da coltivare la plumeria, un piccolo albero dal portamento a ombrello che dalla tarda primavera a inizio autunno si coprirà di fiori rosa intensamente profumati. Anche le foglie sono bellissime, lunghe dai 20 ai 40 centimetri, come pure i grossi fusti color grigio-cenere. E’ un alberello che cresce meglio in luoghi dal clima molto caldo e predilige l’esposizione in pieno sole. Come tutte le piante in vaso richiede più cure rispetto a quelle coltivate nella terra, quindi innaffiature e concimazioni regolari.