Quando piantare tulipani, cristantemi e calendule

Tra i fanti bulbi che si devono mettere a dimora alla fine del mese per avere un balcone o un davanzale fioriti ci sono i tulipani. Ma non tutti vanno bene: le cultivar più adatte al terrazzo sono quelle di taglia piccola. Per esempio i tulipani botanici dallo stelo ridottissimo, che sono adatte anche per ciotole basse. Vanno anche bene le precoci di piccola taglia (20/40cm) a fiore semplice e doppio. Fioriscono da marzo alla metà di aprile secondo la varietà. E per le ciotole ancora più adatte sono i tulipani due von thal, una varietà di taglia molto bassa, circa 15 cm, fiori molto piccoli e compaiono verso la fine di marzo/aprile. Tutti i tulipani amano l’esposizione.

Verso la fine del mese di settembre cominciano a fiorire anche i crisantemi che, se regolarmente sbocciolati (sbocciolare significa eliminare un certo numero di boccioli in una pianta perché i fiori vengano più grandi e più belli), riempiranno di colore il balcone fino ai primi geli.

E’ anche un buon periodo per piantare le calendule.

Consigli di settembre per le piante in vaso

Piante grasse: il mese di settembre è anche il periodo per preparare gradualmente al periodo di dormienza invernale le piante grasse, che dovranno passare all’asciutto. Proteggerle dalle piogge autunnali riducendo piano piano le annaffiature. Quando le bagnerete per l’ultima volta somministrare un prodotto antifungino e anticoccicida. Sospendere all’aperto. E’ il momento di rinvasare le cacatacee. Durante il rinvaso delle succulente bisogna avere l’accortezza di farlo nelle ore più fresche della giornata. Garantirle un adeguato drenaggio, un terriccio di buona qualità, scegliere un vaso appena più grande del precedente, e annaffiare alla fine dell’operazione.

E’ anche il momento di pulire dal secco e potare le roselline di montagna, in modo da arieggiare l’interno della chioma, ed eliminare parte dei rami vecchi perchè in questo modo si prepara all’inverno e si ha la certezza che a primavera prossima torneranno ad avere un portamento compatto e a rivestirsi di fiori.

Si può trapiantare ancora, nonostante il periodo ideale sia la primavera. Settembre infatti è un buon mese per trapiantare qualsiasi esemplare che è cresciuto molto durante dello sviluppo. Approfittare anche per dividerlo.

Come trapiantare:

  1. Estrarre la pianta dal vaso originario dandole un colpo secco nella parte inferiore affinchè esca subito tutta la zolla.
  2. Separare pezzi di pianta senza frantumare la terra che circonda le radici
  3. Collocare ogni porzione nei vasi nuovi con terra nuova e una buona posizione di radici.
  4. Inserire la pianta e riempire con il substrato
  5. Annaffiare abbondantemente

capelvenere-300x279 Consigli di settembre per le piante in vaso

E’ il momento di portare in casa le piante più delicate, di regolare le annaffiature, di pulire gerani e petunie. Piante in casa: entro la fine del mese di settembre nel nord Italia gli esemplari da appartamento che hanno trascorso l’estate all’aperto vanno riportate in casa. Prima del rientro bisogna controllare che non portino con sè parassiti nascosti. Bisogna sollevare le foglie e guardare bene anche i fusti e il colletto (punto di inserzione della pianta nella terra). In caso di dubbi è bene effettuare un trattamento con insetticidi ad ampio spettro. Al momento del ritorno in casa vanno collocati in quella che sarà già la loro posizione definitiva, lontano dai termosifoni anche se ora sono spenti.

Quando le piante d’appartamento iniziano a spogliarsi alla base o la vegetazione diventa rada, oppure la forma diventa irregolare/disordinata (esempio: troppo alta e stretta; troppo folta) occorre intervenire con le forbici da potatura. A seconda del caso si fanno cimature (esportazione dell’apice dei rametti) utili a contenere la forma e a rinfoltire. Oppure effettuare speronature (riduzione di 1/3 della lunghezza dei rametti o tralci), tagliando obliquamente verso l’esterno, appena sopra una foglia o un nodo. Usare guanti da giardinaggio, forbici pulite e disinfettate con alcool con lame affilate, così i tagli risultano netti, e per ridurre la perdita di lattice di alcune specie ornamentali cosparegere le ferite con pasta cicatrizzante per potature.

Capelvenere: comincia a ingiallire e a spogliarsi di foglie. E’ normale, sta semplicemente entrando nel periodo di riposo invernale. Per aiutare la pianta ad affrontare questo passaggio conviene rinvasarlo. Prima cosa bisogna tagliare alla base tutte le fronde, poi si estrae la pianta capovolgendo il vaso, quindi si dispone il capelvenere nel suo nuovo contenitore di due misure più grandi, riempiendo gli spazi vuoti con del terriccio nuovo. Si da un’innaffiata facendo però che l’acqua non ristagni nel sottovaso.

Lavori in giardino all’arrivo dell’autunno

Promemoria delle operazioni da fare ad inizio autunno per le piante in giardino:

  • Rientriamo in casa le piante verdi, i bonsai, le piante grasse e troviamo per loro una posizione luminosa ma protetta da correnti d’aria.
  • In giardino bisogna preparare le bordure e le aiuole con le bulbose primaverili.
  • Potiamo gli arbusti, regoliamo le siepi e regoliamo le lame per il taglio dell’erba (le abbassiamo)
  • Orto e frutteto: bisogna terminare la raccolta degli ortaggi e della frutta estiva. Concimare.
  • Pulire le aiuole vangandole in profondità.

Settembre è il momento in cui si seminano all’aperto calendula, convolo, papavero, pisello odoroso e annuali da fiore rustico: si piantano all’aperto prezzemolo e ravanello.

Si interrano i bulbi delle specie che fioriscono tra fine inverno e inizio primavera: bucaneve, croco, giacinto, muscari.
Si asportano i boccioli laterali dei crisantemi
Si potano i rosai ormai sfioriti e si regolano gli arbusti
Si seminano i nuovi tappeti erbosi, che in questo periodo dell’anno soffrono meno la competizione con le infestanti
Si eseguono talee di rosa e arbusti come acuba, bosso, lauro.

In giardino il clima è ottimo e le piante germogliano con nuovo vigore. Lavori da fare prima dell’arrivo del freddo:

  • seminare il prato. Scegliere il più adatto alla propria zona (fredda, calda, zona in ombra) e alle proprie necessità.
  • utilizzare i bulbi in autunno, saranno pronti per primavera (tulipani, giacinti, narcisi)
  • piantare le siepi: settembre è un ottimo periodo. Acquistare piante non molto grandi, risulterà più economico e sviluppano radici tutto l’inverno e in primavera.
  • potare le siepi e falciare il prato
  • tagliare le rose prima che i petali si aprano, lasciarle circa 4 ore in frigorifero per poi disporle in vaso con acqua. Dureranno di più e la pianta di rose continuerà a produrre i suoi fiori
  • concimare. Applicare al prato un concime ora e dell’altro alla fine dell’autunno. Continuare a concimare gli esemplari in fiore
  • annaffiature: diminuire la somministrazione di acqua, ma con attenzione
  • eliminare le erbacee altrimenti l’anno prossimo costituiranno un problema

Settembre, quanto annaffiare le piante? A mano a mano che la temperatura scende bisogna diminuire anche le annaffiature delle piante. Non bisogna più fare i conti con la forte evaporazione dovuta al caldo. Possiamo ridurre considerevolmente la quantità di acqua che forniamo ad ogni pianta: bagniamole solo quanto basta a mantenere umido il terreno, e bisogna aspettare che la superficie sia asciutta prima di bagnare nuovamente.

Concimazioni: le continue annaffiature dell’estate hanno sicuramente dilavato molte sostanze nutritive del terreno. D’ora in poi bisogna aggiungere all’acqua delle innaffiature ogni mese del concime liquido, oppure mescolare al primo strato di terra del concime granulare a lenta cessione, rispettando le dosi consigliate, e non concimare mai se sono assetate: concimarle solo quando il substrato è umido.

Agli alberi sui quali abbiamo già provveduto a fare il raccolto, come albicocchi, ciliegi e la maggior parte delle varietà di susini e peschi, diamo una piccola quantità di concime distribuendolo uniformemente sulla superficie sottostante la chioma fino a 2/3 metri dal tronco. In questo periodo sono adatti tutti i concimi con poco azoto e molto fosforo e potassio. Questa concimazione aiuta le piante ad accumulare le riserve per una pronta ripresa nella prossima primavera, e assicura un buon raccolto.

Deutzia, arbusto da fiore

Ai genere deutzia appartengono più di una cinquantina di specie di arbusti da fiore a foglie decidue. La coltivazione è facile, si coltivano come arbusti fioriti in piena terra, soprattutto in giardini di grandi dimensioni, ma scegliendo accuratamente le varietà si adattano anche a giardini più piccoli.

Dopo la fioritura, in luglio si recidono rasoterra i fusti fioriferi per favorire la crescita della nuova vegetazione. Questa pianta si mette a dimora in ottobre (in zone a clima freddo) o in febbraio. Non ha particolari esigenze per quanto riguarda il terreno purchè sia ben drenato, meglio se fertile. Può essere piantata sia in pieno sole, sia in ombra. E’ una pianta resistente alle alte e basse temperature, ma sensibile alle gelate tardive e ai venti freddi.

Annaffiatura: è necessaria solo nella fase giovanile e nei periodi di siccità. Concimare in inverno spargendo sulla superficie sostanza organica ben matura. Alla ripresa vegetativa concimare con concimi complessi granulari nella dose di 20/30 g/m2. In inverno è opportuna una pacciamatura alla base della pianta.

Consigli invernali: nel mese di dicembre l’arbusto di deutzia in vaso si può dividere ora. Nella zone a clima più miti è possibile moltiplicare alcuni arbusti a foglie caduca, infatti questo periodo corrisponde a riposo vegetativo delle piante, il migliore per effettuare la moltiplicazione mediante divisione della zolla.
Leggi tutto

Consigli estivi per le piante in casa

Alcuni importanti consigli per i nostri fiori in agosto:

  1. Puliamo le foglie e portiamole all’aperto. In questo periodo stanno bene all’esterno, in una posizione riparata dal sole diretto, dove possa prendere la naturale acqua piovana. Garantiamo l’acqua alle piante.
  2. Annaffiamo le bulbose a fioritura estiva, come la begonia, il gladiolo, la dalia: queste così belle sono al massimo dello splendore. Annaffiamole regolarmente la sera o al mattino presto, controllando la pacciamatura del suolo, affinchè si mantenga umido e fresco.
  3. Tagliamo i fiori appassiti appena sfioriscono. Se si vuole mantenere forte la pianta e godere di nuove fioriture dobbiamo togliere i fiori appena sfioriscono, evitando di lasciarle sulla pianta. Si taglia il ramo ad un terzo della sua lunghezza, a circa 1 centimetro sopra una gemma, orientata verso l’esterno, così avviene la produzione di nuovi rami fioriferi.

Nelle settimane più calde sospendiamo le concimazioni, siano essi liquide o in grani. Il fertilizzante infatti aumenta il fabbisogno di acqua e rischieremmo comunque di fornirle a piante assetate, cosa da evitare sempre. Si possono riprendere le concimazioni appena i temporali estivi avranno portato via la calura. In questo periodo è importante che il prato non rimanga mai all’asciutto, per questo è bene prevedere delle abbondanti irrigazioni serali. Piuttosto che annaffiare spesso è meglio distribuire tanta acqua a intervalli più lunghi e comunque nelle ore serali serali; in questo modo l’acqua avrà tutta la notte per poter scendere in profondità nel terreno mantenendo così le condizioni ideali di crescita dell’erba ed evitando sprechi dovuti all’evaporazione. Come regola generale si preveda da 3 a 5 litri di acqua al metro quadro.