Consigli per le piante in inverno: dare luce alla pianta

La scarsità di luce in questo periodo può penalizzare le piante, specie se sono di tipo tropicale. Alcuni consigli:

  • giriamo di tanto in tanto i vasi affinchè tutta la chioma della pianta possa ricevere uguale quantità di luce e si possa sviluppare armoniosamente.
  • regaliamo anche l’umidità degli ambienti, in questo periodo con i termosifoni accesi: gli ambienti si asciugano e le piante ne possono soffrire, con il disseccamento degli apici fogliari. Prevediamo allora dei nebulizzatori e dei dispersori d’acqua sui termosifononi, in modi da riportare l’umidità dell’aria a un corretto livello.

Senza inverno non c’è primavera. Il freddo esercita effetti benefici sulle piante. Di fatto molte hanno bisogno di alcune ore di freddo per potersi sviluppare normalmente. E’ il caso di alcuni alberi da frutto, per i quali se non si rispetta questa necessità hanno problemi nella produzione. Inoltre per le piante che presentano un arresto vegetativo nei mesi invernali, come gli esemplari a foglia caduca che hanno bisogno di perdere le foglie in quanto in questo modo trovano la forza per poter poi produrre un buono sviluppo. Quindi per non far soffrire le piante si lasciano riposare senza trascurarle del tutto: hanno bisogno di controllo, specialmente durante i giorni più freddi.

In questo momento approfittate per immaginare e ridisegnare il vostro giardino ideale: piantificare, disegnare, seminare e piantare, in modo da creare una realtà bellissima in poche settimane. Un aspetto molto importante è la pulizia: bisogna eliminare periodicamente le foglie e i fiori avvizziti, raccogliere le foglie caduche e i resti vegetali, rastrellare, spazzare le superfici per mantenere il terreno ordinato e pulito. I rami morti, i fiori e le foglie avvizzite devono essere tolti per evitare la comparsa delle malattie.

Inverno, tempo di potatura. Alcuni consigli su come potare le piante

A gennaio, in una mezza giornata tra quelle più calde o comunque di sole, dedichiamoci alla potatura degli arbusti, seguendo queste semplici regole:

  • Riduciamo la lunghezza dei rami ed eliminiamo quelli morti.
  • Tagliamo anche quelli che sono orientati verso il centro della pianta.
  • Cerchiamo nella potatura di far prendere aria e luce al centro della pianta.
  • Smuoviamo anche il terreno e distruibuiamo humus o terriccio arricchito.

Dove tagliare i rami? In questo schema la differenza nel potare un ramo vicino o lontano dal nodo:

schema_potatura Inverno, tempo di potatura. Alcuni consigli su come potare le piante

schema potatura

Come tagliare il ramo? In questo schema grafico l’angolazione corretta per la potatura:

corretto_angolo_potatura Inverno, tempo di potatura. Alcuni consigli su come potare le piante

corretto angolo potatura

Dicembre e gennaio, cose da fare in giardino e nell’orto

Dicembre e gennaio sono mesi in cui nel giardino e nell’orto sono i lavori sono ridotti al minimo. Si può approfittare per controllare gli attrezzi, riporli, pulirli e affilarli, ma si può anche iniziare a progettare le nuove aiuole e le culture dei prossimi mesi.

  • Si può fare un programma di cosa piantare e quando,
  • Approfittare di qualche bella giornata per migliorare il nostro terreno, come migliorare il drenaggio, scavare buche per i prossimi impianti, mescolando del letame maturo alla terra. Durante le giornate invernali il terreno si sminuzzerà e diventerà ideale per accogliere le piante a febbraio.
  • Puliamo i vialetti e verifichiamo gli sgrondi
  • Livelliamo il terreno, evitiamo di calpestare il prato
  • Puliamo i vasi e le cassette inutilizzate. Possono essere pulite adeguatamente. Con l’occasione vanno trattate in modo da evitare che eventuali malattie possano essere trasmesse dalle piante precedenti a quelli nuove. Lavarle con un po’ di candeggina. Se sono un po’ biancastre per effetto dell’acqua calcarea si possono lavare invece con un po’ di acqua e aceto

Lavori da fare nel mese di gennaio:

  • cosa seminare: coleo (coleus), fiore di vetro (impatiens) e piante culinarie di stagione, come il basilico, il prezzemolo
  • cosa piantare: trapiantare in un vaso più grande l’abete, l’agrifoglio (metterli all’esterno, in un luogo soleggiato)
  • cosa potare la stella di Natale: lasciare tre gemme per ogni ramo, eliminare i fiori appassiti di kalancoe, prima e cineraria
  • cosa concimare: se le foglie ingialliscono e cadono, concimare le piante in fiore con un prodotto ricco di potassio (ad esempio nel caso del potos o del ficus a foglia piccola).
  • annaffiature: mantenere sempre irrigate le piante da fiore come azalee e primule. Prima di annaffiare le piante verdi assicurarsi che il substrato sia asciutto
  • togliere la polvere, soprattutto sulle foglie più grandi

Consigli autunnali e invernali per il melograno

Consigli per punica granatum nell’orto e nel frutteto: il melograno è una pianta mediterranea che oltre ad offrire un’abbondante e vistosa fioritura, produce bacche commestibili nel tardo autunno.

Novembre è il mese ideale per mettere a dimora: può essere effettuata da ottobre fino alla fine del mese di novembre. La punica granatum non necessita di cure particolari durante l’inverno: basta mantenere il terriccio zappettato, vangare già dal mese di novembre stando attenti a non danneggiare le radici.

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Se il vaso del melograno è diventato troppo piccolo e non potete sostituirlo con uno più grande (ogni 3 anni circa, in questa stagione) dovete provvedere a un taglio di radici:

  • estrarre la pianta dal vaso
  • lavare con acqua e sapone di marsiglia e con una spazzola grattare via eventuali incrostazioni
  • disinfettare poi con solfato di rame, per evitare marciumi, e lasciare asciugare bene
  • nel frattempo, con un coltello affilato, asportare tutto intorno alla zolla delle spesse fette di terra e radici
  • quando il contenitore è asciutto si rimette dentro la pianta, con un bello strato di drenaggio

Dicembre: è il momento di potare il melograno che vive in vaso nelle nostre case, per eliminare i rami secchi, facilitare la maturazione di frutti migliorandone l’esposizione e dare all’alberello una forma armonica.

Come fare: tagliare i rami obliquamente, evitando cesoie poco taglienti (si rischia di ferire la pianta). Iniziare da quelli secchi, poi quelli deboli, poi quelli robusti che tendono a crescere in altezza e a produrre solo foglie. Infine sfoltire la chioma, tagliare di più gli esemplari vecchi e deboli che così potranno riposarsi per qualche anno. Se potate troppo poco, le piante vi daranno tanti frutti ma di scarsa qualità sui rami deboli.

Ricordate che esistono melograni che fanno solo fiori e non fanno frutti. Tra le varietà che fanno frutti, una delle migliori è la dente di cavallo.

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Deutzia, arbusto da fiore

Ai genere deutzia appartengono più di una cinquantina di specie di arbusti da fiore a foglie decidue. La coltivazione è facile, si coltivano come arbusti fioriti in piena terra, soprattutto in giardini di grandi dimensioni, ma scegliendo accuratamente le varietà si adattano anche a giardini più piccoli.

Dopo la fioritura, in luglio si recidono rasoterra i fusti fioriferi per favorire la crescita della nuova vegetazione. Questa pianta si mette a dimora in ottobre (in zone a clima freddo) o in febbraio. Non ha particolari esigenze per quanto riguarda il terreno purchè sia ben drenato, meglio se fertile. Può essere piantata sia in pieno sole, sia in ombra. E’ una pianta resistente alle alte e basse temperature, ma sensibile alle gelate tardive e ai venti freddi.

Annaffiatura: è necessaria solo nella fase giovanile e nei periodi di siccità. Concimare in inverno spargendo sulla superficie sostanza organica ben matura. Alla ripresa vegetativa concimare con concimi complessi granulari nella dose di 20/30 g/m2. In inverno è opportuna una pacciamatura alla base della pianta.

Consigli invernali: nel mese di dicembre l’arbusto di deutzia in vaso si può dividere ora. Nella zone a clima più miti è possibile moltiplicare alcuni arbusti a foglie caduca, infatti questo periodo corrisponde a riposo vegetativo delle piante, il migliore per effettuare la moltiplicazione mediante divisione della zolla.
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