Peonia: i segreti per coltivarla e curarla

Facile da curare, soprattutto nelle zone temperate e meglio se a mezz’ombra, avrà bisogno soltanto di spazio per crescere e di annaffiature abbondanti quando le temperature saliranno. Esige pochissime cure e vive a lungo, anche per decenni, senza necessità di spostamenti.

La peonia è un genere di 33 specie di piante erbaceee di arbusti rustici. Coltivata per i fiori e il fogliame, adatta per bordure erbacee miste arbustive. E’ consigliabile coltivare le specie arbustive in luoghi riparati dal sole del primo mattino, che può danneggiare dopo il gelo notturno.

peonie-300x225 Peonia: i segreti per coltivarla e curarla

Piante di peonia

Le peonie hanno foglie pennate, con numerose foglioline. I fiori sono grandi e appariscenti, e si prestano ad essere utilizzati come fiori da taglio. Averne anche un solo esemplare impreziosirà il giardino o il terrazzo. Le peonie si dividono in due grandi gruppi: le erbacee, che si seccano e muoiono ogni autunno per poi rinascere a primavera, e le arbustive, che hanno fusti e rami legnosi, foglie più fine e frastagliate. Queste ultime sono più adatte alla coltivazione in vaso, perchè crescono più lentamente e hanno radici più sviluppate. Il contenitore però deve essere di almeno 40 cm di diametro.

Se ne acquistate un esemplare  di peonia in primavera, collocatelo in un angolo non troppo soleggiato: la fioritura durera più a lungo. Innaffiatelo un paio di volte alla settimana badando che il terriccio non sia troppo bagnato. Una volta al mese somministrate del concime che abbia un basso contenuto di azoto, e rinvasate nell’autunno prossimo.

Le peonie prediligono climi continentali, cioè con estati calde e inverni rigidi. Crescono bene soprattutto nell’italia centrale e settentrionale. Non mettere sottovasi alle peonie: un eventuale ristagno d’acqua farebbe marcire le radici.

Le peonie hanno vita lunga ma impiegano parecchio tempo prima di attecchire. Gli steli crescono eretti e i più vecchi tendono a perdere le foglie. Non hanno bisogno di potature eccessive ma è meglio eliminare di tanto in tanto i rami vecchi per stimolare una crescita arbustiva. Si fa dopo la fioritura, alla fine dell’estate o in autunno. L’aspetto più importante della potatura è quello di eliminare i fiori avvizziti tagliando gli steli dalla base. Consiglio di comprare varietà dal fiore doppio, che fioriscono più a lungo rispetto a quelle dai fiori singoli.

Conservarli il maggior tempo possibile nello stesso luogo perchè prima di 3/4 anni non si sviluppano in tutta la loro bellezza. Le migliori varietà:

  • peonia sarah bernhardt
  • peonia high moon
  • peonia alexander woolcott
  • peonia lady alexandra duff
  • peonia athena

Malattie e cure

Avvizzimento. Sintomi: gli steli avvizziscono e diventano marroni alla base, dove se c’è umidità si sviluppano malattie fungine pelose e di colore grigio (fungo botrytis paeoniae), che produce l’avvizzimento dei getti vegetativi che diventano neri in primavera. Soluzione: potare gli steli danneggiati, vaporizzare le nuove gemme con fungicida.

Fiori piccoli: i sintomi sono le dimensioni più piccole del solito, a causa scarsità di potassio nel terreno. Soluzione: applicare concime supplementare durante la fioritura.

In autunno/inverno: da ottobre è il momento di mettere a dimora le piante di peonia. Le peonie sono in riposo vegetativo, perciò è il momento più adatto, sia in terra, sia in vaso. In primavera troverete piante attecchite e pronte a regalare meravigliose fioriture. Il terriccio deve essere neutro, alcalino, come scritto sulla confezione, soprattutto ben drenato. Esposizione adatta è il sole o mezz’ombra. Bisogna però bagnarle bene subito dopo la messa a dimora. Le più adatte per la coltivazione in vaso sono quelle arbustive, che crescono lentamente e hanno un apparato radicale poco sviluppato. Per il giardino invece sono più adatte le piante erbacee, che seccano e si rinnovano ogni anno, per poi ributtare a primavera. Le peonie prediligono i climi continentali, cioè estati calde ed inverni fredde.

Fiori ricadenti sul balcone e sul terrazzo (la verbena)

Per rallegrare un angolo vuoto si può realizzare una ciotola con diverse varietà di piante, che fioriscono in primavera e in estate. Tra le piante più adatte: verbena impatiens e verbena helichrysum. Con i loro colori e le masse voluminose, quando sono coltivate insieme in una ciotola appesa, offrono una spettacolare fioritura per tutto il periodo estivo.

Verbena Helichrysum. La varietà che meglio si presta alla composizione. La pianta ha rami con foglie di colore verde grigio. In estate produce numerosi fiori di colore giallo. La verbena ha portamento cespuglioso: utilizzando una varietà con fiori di colore lilla rosato, che fiorisce dalla primavera fino all’autunno, i fiori sono coloratissimi e profumati.
Verbena impatiens: utilizzare la varietà “new guinea” di colore rosso scarlatto. Questa varietà annaffiata con regolarità resiste anche al sole e fiorisce per tutta l’estate. Utilizzare una miscela formata da terriccio universale arricchito con concime organico a lento effetto.

helichrysum Fiori ricadenti sul balcone e sul terrazzo (la verbena)

Helichrysum, fiori gialli

Sundevilla (Mandevilla), pianta da vaso che diventa molto alta

La Sundeville fiorisce abbondantemente dalla primavera all’autunno. Le piante in vendita possono essere alte anche 60 centimetri. Per specie tipiche come la dipladenia splendens raggiungono e superano i 4 metri di altezza.

Consigli per le sundeville:
Acqua e annaffiature: frequenti, 2/3 volte a settimana. La sundeville richiede un’elevata umidità. Si avvantaggia di regolari nebulizzazioni, a giorni alterni, con acqua non fredda.
L’esposizione deve essere luminosa, con luce intensa ma diffusa, evitando il sole diretto. Tollera un’ombreggiatura parziale riuscendo ugualmente a fiorire.
Concimazione: in primavera ed estate concimare ogni 2/3 giorni; aggiungere all’acqua di irrigazione 10/20 grammi di concime complesso (fertilizzante liquido per piante da fiore).
Si pota per mantenere la forma raggiunta: al termine della fioritura (a fine estate), si accorciano i rami dell’anno ad una lunghezza di circa 5 centimetri, a meno che non si preferisca farla crescere. Altri interventi si effettuano prima del ricovero invernale e a primavera, con il duplice scopo di contenere le dimensioni della pianta e contrastare la lignificazione dei fusti.

Papavero, non solo rosso

Sono più di un centinaio di specie di piante annali e perenni, di cui alcune sono note infestanti, come il rosolaccio (papaver rhoeas) dalla fioritura poco durevole. Altre specie, come il papavero d’Islanda (papaver nudicale), producono invece fiori da recidere.

campo-papaveri Papavero, non solo rosso

Un campo di papaveri rossi

I fiori sono grandi, di vari colori. Tra le specie coltivate come annuali si ricorda il papavero alpinum, alto 15/20 centimetri, con foglie basali grigio verdi divise, e fiori di vari colori bianco, giallo, arancio, rosso, larghi fino a 5 centimetri, utilizzabili per il giardino roccioso.

La coltivazione varia a seconda delle specie. I papaveri vengono utilizzati per bordure e aiuole, o per giardino roccioso. Più rara la coltivazione in vaso, su balconi e terrazzi. Per le specie perenni si mettono a dimora in autunno o in primavera. Le piantine sono ottenute da seme o da propagazione vegetativa. Si adattano a qualsiasi tipo di terreno, ma sopportano molto male il trapianto durante la crescita. Molte varietà alte devono essere provviste di sostegno anche se coltivato in vaso o in cassetta.

Per avere papaveri vigorosi è necessario il pieno sole durante la stagione primaverile/estiva, in piena terra. Annaffiare se il terreno appare secco. Se in vaso annaffiare frequentemente. Per le specie perenni coltivate in vaso, la rinvasatura va fatta in primavera o in autunno, in vaso appena più grande del precedente. Acquistare piantine in vasetto per la messa a dimora in primavera, accertandosi che non vi siano sintomi di malattie.

La primula obconica, pianta da appartamento dai colori vivaci

E’ una pianta da appartamento assai conosciuta, resistente, con crescita facile, portamento compatto, con un’altezza massima di 30 centimetri, anche come larghezza. Presenta solo un inconveniente: la sottile peluria di cui sono ricoperte le foglie può provocare prurito e arrossamento alla pelle, ed è quindi necessario maneggarla con cautela. I fiori a volte profumati sbocciano da dicembre a maggio. Sono disponibili numerose varietà coltivate con fiori bianchi, rosso/ciliegia, azzurri, arancio chiaro, bianco e rosso, fino ad una varietà che si chiama freedom, le cui foglie non provocano irritazioni.

primula-obconica La primula obconica, pianta da appartamento dai colori vivaci

Consigli: per far durare a lungo i fiori è necessario mantenere la temperatura fra i 13 e i 16 gradi, la minima è di 2 gradi. Collocare in buona luce, ma indiretta. In estate porre le piante al riparo sotto un albero, o in un luogo fresco e ombreggiato. Tenere il terriccio leggermente umido, non bagnare troppo specialmente se la temperatura scende al di sotto di quella raccomandata. La primula non deve essere irrorata perchè si rovinano le foglie. Aumentare l’umidità collocandola su un sottovaso contenente ghiaia bagnata. Non è necessario concimarla poichè questa pianta viene rinvasata o sostituita di anno in anno. Se la pianta non viene scartata, è necessario reinvasare a fioritura ultimata, con un terriccio ben drenato a base di terra grassa o torba. E’ indispensabile asportare i fiori appassiti per stimolare una fioritura continua. L’eccessivo caldo o un’atmosfera troppo asciutta possono favorire la comparsa del ragnetto rosso. Se l’infestazione è lieve è necessario utilizzare un insetticida tra quelli disponibili sul mercato.