Sono più di un centinaio di specie di piante annali e perenni, di cui alcune sono note infestanti, come il rosolaccio (papaver rhoeas) dalla fioritura poco durevole. Altre specie, come il papavero d’Islanda (papaver nudicale), producono invece fiori da recidere.

Un campo di papaveri rossi
I fiori sono grandi, di vari colori. Tra le specie coltivate come annuali si ricorda il papavero alpinum, alto 15/20 centimetri, con foglie basali grigio verdi divise, e fiori di vari colori bianco, giallo, arancio, rosso, larghi fino a 5 centimetri, utilizzabili per il giardino roccioso.
La coltivazione varia a seconda delle specie. I papaveri vengono utilizzati per bordure e aiuole, o per giardino roccioso. Più rara la coltivazione in vaso, su balconi e terrazzi. Per le specie perenni si mettono a dimora in autunno o in primavera. Le piantine sono ottenute da seme o da propagazione vegetativa. Si adattano a qualsiasi tipo di terreno, ma sopportano molto male il trapianto durante la crescita. Molte varietà alte devono essere provviste di sostegno anche se coltivato in vaso o in cassetta.
Per avere papaveri vigorosi è necessario il pieno sole durante la stagione primaverile/estiva, in piena terra. Annaffiare se il terreno appare secco. Se in vaso annaffiare frequentemente. Per le specie perenni coltivate in vaso, la rinvasatura va fatta in primavera o in autunno, in vaso appena più grande del precedente. Acquistare piantine in vasetto per la messa a dimora in primavera, accertandosi che non vi siano sintomi di malattie.