La catambra, pianta antizanzare

Pianta efficace contro le zanzare, in commercio si trovano esemplari sia in vaso per interni (da poche decine di centimetri fino ad esemplari già adulti), sia da far crescere come alberi in giardino. La catambra, con chioma folta e sana di una pianta alta 4/5 metri, può tenere alla larga gli insetti più fastidiosi per un raggio di circa 6 metri, senza alcun effetto collaterale. L’azione repellente verso le zanzare è dovuta alla naturale presenza delle foglie : maggiore è la dimensione della pianta, più estesa risulta l’azione di allontanamento delle zanzare. E’ una pianta a foglie caduche, con chioma tondeggiante, a foglie grandi, larghe fino a 20 centimetri, di colore verde intenso e priva di particolare odore percettibile all’uomo. In giardino può essere piantata come esemplare singolo ed isolato, oppure in gruppo o in filari che vanno a costituire una valida barriera protettiva. Può crescere in contenitore da posizionare sul terrazzo, purchè questo sia profondo almeno 60/70 centimetri in modo da consentire il corretto sviluppo delle radici.

Condizioni e clima: è una pianta rustica e facile da mantenere, cresce molto bene sia nel pieno sole, sia all’ombra. Resiste alle basse temperature, ai venti freddi anche al gelo invernale, si adatta bene a diversi terreni anche se predilige quelli mediamente fertili, ben drenati, in grado di far sviluppare molto velocemente la parte aerea. Sopporta bene anche una moderata siccità.

Cure e manutenzione: scarse sono le esigenze di fertilizzazione: è sufficiente al momento della messa a dimora, autunnale o primaverile, nella buca d’impianto. Utilizzare fertilizzante organico ben maturo (stallatico, letame bovino). Non necessita di particolari potature, se non quelle necessarie per mantenere ordinata la chioma ed eliminare i rami eventualmente secchi.

Il ciliegio ornamentale, albero ideale per piccoli giardini

Il nome scientifico è prunus serrulata amanogawa: è un albero ideale per giardini di piccole dimensioni in quanto ha una crescita di tipo colonnare, con rami che crescono in senso verticale a partire dall’attaccatura del tronco. Fiorisce nella tarda primavera con mazzi di fiori bianchi e sfumature rosa. Il profumo delicato assomiglia a quello della fresia.

Il ciliegio gradisce suoli umidi e fertili, ma ben drenati. Iin posizione soleggiata la fioritura è più abbondante e anche duratura, specialmente se la posizione è poco ventosa.

Controllare periodicamente lo stato di salute di questa pianta che è soggetta all’attacco di parassiti e funghi. I prunus richiedono un terreno fresco, calcareo, profondo e di buona fertilità. I prunus da fiore resistono bene al freddo e a temperature più rigide del limite inferiore di -10 gradi non danneggia le piante in buono stato di salute.

Aprile, la cure delle piante in vaso di balconi e davanzali

Aprile è il mese giusto per dedicarsi al terrazzo e ai davanzali acquistando nuove piante annuali da fiore e piantandoli in vasi e cassette. Vi elenco alcune piccole accortezze per ottenere piante sane e rigogliose.

Materiale necessario: procurarsi i vasi necessari, di plastica o di cotto, il terriccio per piante da fiori, l’argilla espansa, un buon concime granulare a lenta cessione (a meno che il terriccio che compriamo non lo contenga già). Si può scegliere un terriccio universale oppure uno dedicato alle piante da fiore di buona qualità, ma comunque è bene rinnovare completamente la terra nei vasi. Il terriccio in sacco è normalmente composto con torba di prima qualità che assicura una sufficiente ritenzione idrica senza impregnarsi. Se l’abbiamo, possiamo usare la terra dell’orto, ma in tal caso è bene mescolarla a un concime granulare che lo arricchisce e fornisca tutto il nutrimento alle piante di cui necessitano. L’argilla espansa costituisce il miglior materiale drenante che possiamo usare: così farà da fondo a ogni vaso e impedirà che l’acqua ristagni provocando marciumi radicali. Se si usano i vasi di plastica dell’anno precedente bisogna lavarli accuratamente per togliere ogni traccia di terra. Se i vasi sono di coccio sarà meglio lavarli con una soluzione di acqua e aceto: in questo modo toglieremo lo strato biancastro dai vasi eliminando ogni traccia di sali minerali residui. Mettiamo comunque a bagno i vasi di coccio per qualche ora prima di riempirli di terra o assorbiranno gran parte dell’acqua che versiamo. Leggi tutto

Consigli di primavera per ortensie, rose, petunie e potatura alberi

La cura delle ortensie inizia a marzo. Si pota alla fine dell’inverno e in autunno, non solo per mantenerla in forma ma anche per indurla a ramificare e produrre molti fiori. Bisogna usare cesoie affilate, pulite e disinfettate.

Consigli per le rose. Concimiamo le rose: dopo il riparo invernale le rose hanno bisogno di una buona concimazione, facciamola dopo la potatura quando le prime gemme cominciano a gonfiarsi. Usiamo un concime specifico e annaffiamo prima e dopo la concimazione.
Le rose in piena terra a partire da aprile hanno bisogno di cure speciali che garantiscano una buona crescita. E’ fondamentale zappare il terreno, fertilizzare e potare. Proce3dere con una leggera zappatura, che ha lo scopo di arieggiare il terreno, controllare lo sviluppo delle infestanti, e interrare i fertilizzanti. In questo periodo dell’anno è opportuno ricorrere ai concimi organici, in particolare il letame o il terricciato di letame maturo. In mancanza di questo, utilizzare lo stallatico in pellet, facilmente reperibile in tutti i garden center, anche in confezioni di peso limitato (5/10kg), facile da dosare ed interrare (secondo le istruzioni riportate sulla confezione).
E’ importante individuare la collocazione in giardino: le rose sono fra i cespugli più resistenti ed anche adattabili ma devono essere poste in un luogo soleggiato e in un terreno ricco e drenato. La buca deve essere larga circa 30 cm e profonda 40cm. Nei primi 2 anni dall’impianto le rose devono essere bagnate con regolarità nei periodi più caldi.

Piantiamo le bulbose: nella terza decade del mese possiamo cominciare a piantare i bulbi di lilium e dei gladioli. Mentre per i lilium sarà necessario terminare la piantagione entro metà aprile, i gladioli possono essere piantati in momenti scalati, dalla fine di marzo alla fine di giugno, in modo da avere fioriture fino ai primi giorni di settembre.

A metà marzo/inizio aprile è il momento di preparare le cassette con le piantine di petunie, che fino all’autunno inoltrato produrranno cascate di fiori, da mettere sul davanzale delle nostre finestre, in tutte le regioni italiane. I fiori hanno la forma di un imbuto dalle molteplici sfumature che variano dal rosa al rosso, dal bianco al blu, al viola al lilla. Accompagnare la fioritura con un fertilizzante per piante fiorite ogni due settimane circa, con l’acqua delle annaffiature.

Potare l’acero giapponese (acer palmatum): se ci sono dei rami secchi si possono tagliare appena la pianta sviluppa le gemme e li rende evidenti. Tagliare per gradi, evitando di tagliare più del necessario perchè la pianta perderebbe molta linfa.

Potatura degli alberi da frutto: nel frutteto è ora di potare albicocchi, cotogni, meli, peri, peschi, susini, castagni e mandorli. Il ciliegio va potato solo ogni 2/3 anni, come il noce. L’olivo va potato solo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.

La rebutia, piccola cacatacea senza spine

Le piante del genere robutia sono ideali per i principianti che cominciano ad avviarsi alla coltivazione delle succulente. La mancanza di spine rende la pianta inoffensiva e quindi facile da maneggiare. Anzi, si resta piacevolmente sorpresi dalla morbidezza che rivela al tatto e che induce a superare la differenza da quelle spinose.

Le spine delle succulente sono l’equivalente delle foglie. Fra le molte specie diverse di genere rebutia, vi è la muscula che ha un’elevata capacità di produrre fiori e di adattarsi in estate all’esterno sopportando forti escursioni termiche e anche per la resistenza poi a un ricovero invernale non in casa ma in locali diversi, come un garage o una soffitta non troppo luminosa. I fusti sono colonnari nei soggetti giovani, e poi via via più complessi a formarsi di ramificazioni. I fiori sono brillanti e di colore arancio vivo, diversi da quelli delle altre specie che sono fra il bianco, il giallo e il rosa. La corolla è formata da petali di consistenza sovrapposti in parte fra di loro, anche se il fiore non è doppio. Al centro sono presenti numerosi stami chiari. I fiori hanno breve durata anche se non sono effimeri. Globosa, non ha spine, può essere maneggiata facilmente e produce fiori dai colori vivaci che durano più o meno una settimana. In casa o all’aperto si annaffia a terriccio secco, e da novembre a febbraio si evita di bagnarla.