Quando piantare tulipani, cristantemi e calendule

Tra i fanti bulbi che si devono mettere a dimora alla fine del mese per avere un balcone o un davanzale fioriti ci sono i tulipani. Ma non tutti vanno bene: le cultivar più adatte al terrazzo sono quelle di taglia piccola. Per esempio i tulipani botanici dallo stelo ridottissimo, che sono adatte anche per ciotole basse. Vanno anche bene le precoci di piccola taglia (20/40cm) a fiore semplice e doppio. Fioriscono da marzo alla metà di aprile secondo la varietà. E per le ciotole ancora più adatte sono i tulipani due von thal, una varietà di taglia molto bassa, circa 15 cm, fiori molto piccoli e compaiono verso la fine di marzo/aprile. Tutti i tulipani amano l’esposizione.

Verso la fine del mese di settembre cominciano a fiorire anche i crisantemi che, se regolarmente sbocciolati (sbocciolare significa eliminare un certo numero di boccioli in una pianta perché i fiori vengano più grandi e più belli), riempiranno di colore il balcone fino ai primi geli.

E’ anche un buon periodo per piantare le calendule.

Consigli estivi per il geranio

Il geranio è un classico intramontabile ma bisogna ricordarsi che quando il caldo notturno è molto elevato le piante entrano in una fase di riposo e producono meno fiori. Dopo aver parlato più volte del geranio, ecco un riepilogo dei consigli fondamentali per il pelargonium:

  • Concimare ogni 8-10 giorni con un prodotto liquido: se non viene nutrito si spegne rapidamente e produce pochi fiori
  • Togliere regolarmente i fiori appassiti.
  • poca acqua, nutrimento costante. I gerani devono essere bagnati con moderazione, ma in modo continuo per garantire un’umidità costante. Temono il ristagno più della carenza d’acqua. Utilizzare acqua fresca ma non fredda, meglio non calcarea.
  • I gerani per rimanere fioriferi, sani e vitali nel tempo hanno bisogno di essere nutriti e sostenuti con fertilizzanti organici da distribuire 2 volte l’anno mescolati a terriccio fresco in sostituzione del primo strato.
  • Il terriccio ideale per gerani deve avere due caratteristiche: capacità di drenaggio e struttura soffice.

[nggallery id=5]

In estate i gerani compiono il maggior sforzo vegetativo crescendo velocemente e producendo un gran numero di fiori. Per favorire lo sviluppo rigoglioso del geranio e prolungarne la fioritura in questa fase si devono assicurare alle piante quantità elevate di elementi nutritivi tramite la fertirrigazione, con un concime liquido completo, di elevata qualità, ricco di potassio e fosforo, un concime che contenga azoto, sia nitrico sia ammoniacale, con fosforo in adeguata quantità e potassio, non da cloruro. Per esempio il Baysol nutrimento per gerani, ma ce ne sono di tante altre marche altrettanto buoni in vendita. Si raccomanda di non superare la diluizione di 1 tappo misurino ogni 3 litri di acqua, raccomandazione presente anche sull’etichetta.

E per ottenere il migliore risultato non bagnare le foglie con la soluzione fertilizzante. Inumidire il terreno prima di concimare, dosare prima il concime liquido e poi l’acqua nell’innaffiatorio per ottenere una miscela omogenea.

In luglio, dopo la fioritura primaverile abbondante dei gerani (soprattutto i parigini o gerani edera dal caratteristico portamento ricadente), c’è bisogno di cure aggiuntive per farli tornare a fiorire. L’operazione più importante è accorciare di 1/3 tutta la loro chioma, ed eliminare alla base i getti troppo lunghi e quindi troppo deboli: in questo modo continueranno a vestirsi di corolle per tutta la bella stagione. Questo è il periodo del vero caldo, e i gerani edera e parigini stanno perdendo il loro aspetto rigoglioso, succede sempre. E per far sì che tornino ricchi di foglie e di fiori e non risentano del torrido caldo bisogna accorciare i rami giovani più lunghi e i più gracili, tagliando i rami per almeno 1/3 della loro lunghezza. In questo modo la pianta si rafforza e torna bella come lo era in aprile/maggio.

Se ci sono invece tante foglie gialle, cercate di trasferire i gerani dove non arriva il sole diretto, oppure proteggeteli con una tenda che li tenga in ombra da mezzogiorno alle tre del pomeriggio, soprattutto inoltre fare attenzione a non fare asciugare del tutto il terreno. Innaffiare i gerani il mattino presto e, se necessario, tornare a bagnare di nuovo la sera.

Quando i pelargoni (gerani) cominciano a produrre fiori copiosamente è bene togliere i fiori quando appassiscono in modo da indurre la pianta a produrne ancora. Possiamo anche prelevare talee, mettendole direttamente in terra (da mantenere umida per almeno 2 settimane). Sostituire il vecchio terriccio con terra fertile.
Utilizziamo sempre terriccio di alta qualità e, ogni 2 settimane, mescoliamo all’acqua dell’innaffiatura del fertilizzante.

Le piante adatte per terrazze all’ombra (nord / ovest)

La mancanza di luce non è un problema per riempire la terrazza di fiori. Ci sono degli esemplari che si adattano agli angoli ombreggiati e in genere richiedono meno lavoro.

La terrazza ed i balconi ombreggiati sono perfetti per poter coltivare molte piante, anche alcune di bellissima fioritura. La cosa più importante è determinare il tipo di ombra che riceveranno le piante, poichè non tutte sono uguali. Ci sono ombre fisse e mobili, fresche o secche, totali o parziali. L’ombra non è uguale in ogni stagione dell’anno. Per esempio in inverno l’ombra è più lunga che in estate. Una terrazza ombreggiata non è necessariamente buia.

Le piante che gradiscono l’ombra: la begonia hybrida o fiore di vetro (impatiens). Per un angolo perfetto con piante “da sole” che però sono più tolleranti in fatto di esposizione: calendula, petunia hybrida, l’astro, il crisantemo. Tutte queste piante, anche se non ricevono il sole diretto, hanno bisogno di una buona illuminazione per fiorire. Tuttavia se scarseggia anche la luce si può sempre ricorrere ad esemplari a foglia, come l’hosta fortunei (molto apprezzata per i densi cespugli dalle grandi foglie). Esiste una grande varietà in fatto di colori delle foglie: l’edera helix.

Piante ideali per abbellire un balcone a ovest:

Nel caso si vogliano mettere a dimora arbusti sempreverdi adatti a rimanere in contenitori, si può scegliere:
alloro (laurus nobilis), viburno (viburnum tinus), bosso (buxus sempervirens), pitosforo (pittosporum tobira).
Le piante rampicanti ideali per questa posizione (a ovest) sono: il solanum (solanum jasminoides), il glicine (wisteria sinensis).
Tra le essenze di piccola dimensione consiglio le specie cromatiche e tutte le piante da terrazzo a fioritura primaverile, come le petunie ricadenti, la verbena, i pelargoni.

glicine Le piante adatte per terrazze all'ombra (nord / ovest)

Bellissimo glicine che copre una parete

Cotogno da fiore, ideale per aiuole o in balcone. Consigli sul cotogno giapponese

cotogno_da_fiore-150x150 Cotogno da fiore, ideale per aiuole o in balcone. Consigli sul cotogno giapponeseQuesto arbusto può stare in balcone perchè non supera il metro e mezzo di altezza. Non deve però essere confuso con il melo cotogno, che invece è un albero. E’ una pianta che in primavera colora di rosso i giardini. Sboccia all’inizio della primavera.

Consigli: prospera al sole, tollera anche la mezza ombra. E’ una pianta rustica che resiste al freddo invernale. I cotogni da fiore preferiscono climi freschi. Da adulti devono avere un vaso di almeno 40 cm di diametro.

Dopo la fioritura è necessaria la potatura: l’operazione è fondamentale per contenere lo sviluppo, per conservare la chioma armoniosa, areggiare all’interno e per favorire la fioritura all’inizio della prossima primavera. Vanno tagliati dalla base i rami secchi; vanno eliminati lasciando però due gemme dal basso, anche quelli che si intrecciano fra loro all’interno della chioma, per lasciare circolare bene la luce e l’aria. Sfoltire anche i rametti secondari rivolti verso l’interno della chioma, lasciando uno ogni tanto. I rametti verso l’esterno ivece vanno tagliati della metà.

Si propaga per seme, fin dal secondo anno, oppure per talea semilegnosa.

Malattie: i cotogni da fiore tendono ad ospitare il “colpo di fuoco batterico”, malattia che colpiscee le rosacee vicine.

Pregi: il cotogno da fiore tollera meglio l’acqua calcarea, ed  è quindi perfetto a formare aiuole coloratissime al posto di azalee e rododendri meno tolleranti da questo punto di vista.