Ibrido della rosatea, presentata nel 1985. E’ cespugliosa, si usa per creare siepi di media altezza, ponendo 2 o 4 piante per metro lineare, oppure 4 o 8 per metro quadrato. La pianta produce piccole bacche rosse, molto decorative, foglie verdi scuro, fiori molto duraturi. Fiorisce da metà primavera in poi. I fiori non sono profumati.
Condizioni ideali: sempre in piena luce. Nei climi più caldi in ombra parziale. Mantenere sempre il terreno fresco, irrigare con regolarità senza bagnare le foglie per non favorire le malattie fungine. Meglio annaffiare anche al mattino. Il terreno è preferibile fresco, fertile, ben drenato, anche acido. Resiste al freddo più intenso, fino a 30 gradi. Soffre maggiormente il caldo eccessivo. Concimare in primavera ed autunno, con terricciato di letame. In estate dopo la fioritura usare un fertilizzante a lenta cessione per sostenere la rifiorenza. Per la stessa ragione eliminare le bacche. Si riproduce per talea.
La potatura non sempre è necessaria: limitarsi alla pulizia del secco, all’eliminazione dei succhioni, ai tagli di contenimento. In inverno la rosa bonica va ridotta a metà della sua lunghezza per mantenere un’elevata rifiorenza.
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