Il limone: consigli per la cura

Il limone è una pianta sempreverde, e presenta dei bellissimi agrumi gialli. Se mantenuto bene cresce fino all’altezza di 60/80 centimetri, ma va tenuto al riparo in inverno. Consigli per la pianta di limoni: come e quanto innaffiare, quando concimare, quali sono le malattie.

Innaffiature: quando la pianta è in vegetazione non bisogna mai bagnare la foglia (altrimenti si attorciglia) e possono cadere i frutti. Bagnare senza far ristagnare l’acqua, e non irrorare direttamente sulle foglie. La frequenza e la quantità delle irrigazioni dipende da molte variabili, come il clima, il rapporto tra grandezza della pianta e le dimensioni del vaso, il tipo di terriccio, l’esposizione. Indicazioni generali da usare come linee guida: gli agrumi in vaso sopportano con minor danno la carenza di acqua piuttosto che l’eccesso. Quando si annaffiano le piante è bene abbondare in quantità per garantire la completa bagnatura del terriccio distanziando poi opportunamente gli interventi successivi. Anche nel periodo invernale, quando le piante sono al riparo dal freddo, non si deve dimenticare di controllare se necessitano di irrigazione verificando il grado di umidità del terriccio. In ogni caso la terra non deve mai rimanere asciutta (mai lasciare l’acqua nel sottovaso). Occorre ricordare inoltre che tutti gli agrumi sono particolarmente esigenti nei confronti della qualità dell’acqua: un elevato contenuto di cloro, boro e sodio possono accumularsi nel terreno provocando alterazioni delle foglie.

Concimare durante la crescita e continuare ad inizio primavera e ad inizio estate. Puo’ essere potato solo a inizio primavera per infoltire, però si cimare in qualsiasi periodo. Il terriccio: usare quello per agrumi (ideale per ogni tipo di pianta di agrumi è il KB), quali mandarino, arancio, limone e pompelmo. Questo terriccio è per agrumi e permette una ritenzione ideale per l’acqua. E’ un ottimo radicale, e particolarmente indicato per gli agrumi in vaso.

Malattie: guardare sotto le foglie se hanno degli animali con pidocchi. Se questi sono animaletti sono bianchi, dare l’olio bianco: è un insetticida adatto. Non esporre la pianta a correnti d’aria. Gli acari insediano facilmente il limone, in particolare i ragnetti rossi e rugginosi provocano piccole e fitte punture sulle foglie. Il lavaggio delle foglie con acqua saponata nella maggior parte dei casi risolve il problema.

Lo spatifillo: consigli e cura della pianta di spatifillo

Lo spatifillo (nome scientifico: Spathiphyllum) è una pianta sempreverde: le sue foglie lucide, verde-brillante, sono decorative anche quando non è in fiore. Lo spadice in cui sono riuniti dei piccolissimi fiori è avvolto da una grande bratea (una foglia trasformata detta spata) che spesso viene erroneamente ritenuta in fiore. Lo spadice spata dura fino a cinque settimane: a mano a mano che la pianta invecchia diventa di colore verde mela.

Consigli per lo spatifillo: per garantire una migliore crescita della pianta è necessario tagliare alla base gli steli appassiti per prevenire eventuali malattie. Tenere ad una temperatura minima di 15/16 gradi centigradi, con una diurna ottimale di 21 gradi. Se la temperatura dovesse risultare più elevata bisogna aumentare il livello di umidità per compensare, facendo attenzione alle correnti d’aria. Da tarda primavera a autunno dare luce solare filtrata da tende o penombra. In inverno lo spatifillo gradisce un’illuminazione più forte. Quando è in piena crescita (inverno) ha bisogno di molta acqua: mantenere il terriccio sempre umido ma non zuppo. Se la temperatura scende al di sotto della sua temperatura ottimale, ridurre la quantità di acqua, per prevenire problemi di marciume e altre malattie.

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Irrorare di frequente le foglie, senza bagnare il fiore dello spadice. Concimare queste piante mensilmente durante la stagione della crescita usando un fertilizzante per piante da interni.  Non usare lucida foglie perchè è una pianta delicata, togliere la polvere delicatamente passando un panno umido sulle foglie.

Problemi e rimedi: il ragnetto rosso causa l’ingiallimento della pagina superiore della foglia e la formazione di ragnatela sulla pagina inferiore. Questi tenaci parassiti soffrono l’umidità: si possono scoraggiare irrorando sotto la foglia. Quando l’infestazione è forte è meglio scartare la pianta perchè sono pochi gli insetticidi efficaci nei confronti di questi acari.

Rinvasare lo spatifillo: rinvasare a primavera (aprile) usando un terriccio a base di torba e dividere gli esemplari più grandi. In maggio si rinvasano tutte le piante che presentano il terriccio oramai esaurito delle sostanze nutritive, e quelle piante le cui radici fuoriescono dal foro dello scolo. Procurarsi un vaso con un diametro di almeno 3/4 centimetri più grande di quello precedente e del terriccio a base di torba da mescolare a sabbia grossolana e corteccia sminuzzata, in modo da renderlo leggermente acido. La pianta non ama i ristagni idrici, e per questo bisogna disporre sul fondo del vaso almeno d/3 centimetri di argilla espansa.  Durante il periodo estivo lo spatifillo può essere spostato all’aperto ma in un luogo ombreggiato e lontano dalle correnti d’aria. La temperatura ideale è sui 20/25 gradi.

Ficus beniamino / benjamin

Presentazione: il ficus benjamin è una delle più diffuse piante d’appartamento, perchè si adatta ai diversi ambienti domestici. Ha foglie lunghe e ovali, di verde scuro brillante, che si assottigliano verso lo stelo arcuato. Pianta ornamentale e facile da coltivare, è molto diffuso in appartamento. Nei luoghi di origine si presenta come pianta di grande sviluppo, così come in condizioni ottimali di crescita anche nei nostri spazi interni può raggiungere in breve tempo grandi dimensioni, tali da imporre un ridimensionamento della chioma mediante interventi di potatura.

Consigli: come tutte le varietà  simili, il beniamino ama la luce intensa ma indiretta: bisogna garantire una temperatura tra i 18 e i 24 gradi. Se i livelli sono più alti occorre un’adeguata ventilazione evitando correnti d’aria. Annaffiare con molta cura, lasciando asciugare la superficie del terriccio tra una bagnatura e l’altra. Irrorare poco durante la stagione invernale, utilizzando acqua tiepida. Questa varietà  ha bisogno di umidità  per evitare la caduta delle foglie. L’esemplare adulto va concimato ogni due settimane, in primavera e in estate, con un fertilizzante liquido. Non concimare per sei mesi le piante appena acquistate (o trapiantate da poco). Rinvasare in primavera quando il beniamino non sembra avere più una crescita regolare. Usare un composto a base di argilla o torba. Questa specie non ama essere spostata, e può perdere molte foglie prima di adattarsi. I problemi sono il ragnetto rosso e la cocciniglia.

La potatura: deve essere eseguita in un periodo compreso tra marzo e settembre, quando le temperature sono miti, per non aggiungere stress alla pianta. La potatura del ficusbenjamin non presenta difficoltà di esecuzione. L’unico inconveniente è dato dal gocciolamento di lattice biancastro e vischioso dai punti di taglio. Eseguire la potatura con adeguati pianti e stendere al di sotto del vaso teli o cartoni per raccogliere quanto gocciolato.
Va sempre tenuto presente che i tagli devono solo ridimensionare la chioma senza alterare in modo significativo la forma.

Moltiplicazione: luglio è il momento giusto per moltiplicare i ficus, operazione che si fa per margotta aerea o per talea, e va bene sia per il ficus elastica e ficus benjamina, sia per i filodendri e mastera. Nel primo caso pratichiamo un’incisione nel fusto di 2 centimetri e asportiamo la corteccia. Applichiamo nel punto del muschio umido e copriamo con un sacchetto da legare all’estremità con del nastro adesivo. Collochiamo la pianta a mezzombra. Quando radica tagliamo al di sotto delle radici e trapiantiamo.
Per talea: tagliare dei pezzi di ramo di 15/20 centimetri, ed eliminare le foglie tranne quelle più in alto; arrotondiamo e fermiamo con un elastico affinchè rimanga eretto; mettere la talea in torba e sabbia al 5%, irrigare e coprire con un sacchetto per mantenere alta l’umidità ed evitare la disidratazione.

Consigli di fine estate: potarlo per dargli forma. Dal mese di settembre e per tutto il mese di ottobre è possibile effettuare la potatura di formazione e di contenimento del ficus beniamino. Questa pianta infatti cresce velocemente e per mantenerla folta e compatta ha la necessità di essere sottoposta a qualche intervento. Una potatura costante permette di ottenere piante sane, compatte e di variare la forma, trasformandolo ad esempio in una pianta cilindrica o alberello.

Gelsomino del Cile

gelsominodelcile.thumbnail Gelsomino del CileIl gelsomino del Cile è delicato, con una crescita moderata, difficile da curare. Originario del Brasile (!) è un bellissimo rampicante, dal gambo legnoso, che cresce bene solo quando ha uno spazio radicale abbondante. Non è una pianta per vasi piccoli, anche se fiorisce meglio quando è giovane. Il gelsomino è un parente della pervinca, estremamente generosa di fiori, con un bel cespuglio, e lucide foglie sempreverdi. Questa pianta genera dei fiori a cinque petali, e i boccioli sono arrotolati, ben stretti, come un ombrello chiuso.

Consigli: il gelsomino predilige le macchie d’ombra, in alternativa va callocato in un luogo dove non ci sia la luce del sole di mezzogiorno. Annaffiare a fondo, quindi lasciare asciugare il terriccio prima della bagnatura successiva. Le piante adulte hanno bisogno di molta acqua durante il periodo di crescita estiva. In inverno gli esemplari necessitano di annaffiature solo quando le foglie iniziano a languire. Irrorare durante i periodi caldi. In inverno aumentare l’umidità  con un vaporizzatore; non irrorare direttamente la pianta a riposo. Il fertilizzante va dato ogni 15/16 giorni, in primavera e in estate. Usare concime contenente fosforo, interrompendo ad agosto. Rinvasare a marzo con terriccio a base di terra grassa. Non invasare troppo in profondità . Questo gelsomino va tenuto controllato cimando i germogli per evitare che si espanda troppo. Potare dopo la fioritura per avere una buona produzione floreale l’anno successivo. I problemi sono la mosca bianca, il ragnetto rosso, cocciniglie e cocciniglia catanosa. Usare insetticida sistemico a partire dall’inizio del periodo di crescita.

Ibisco Rosa della Cina

ibisco1.thumbnail Ibisco Rosa della CinaPresentazione: Questa pianta sempreverde e ornamentale può essere coltivata sia in casa che all’esterno. Le foglie sono verde scuro, folte e lucenti, esaltano la bellezza dei suoi fiori che sbocciano da giugno a settembre. I colori variano dal rosa salmone al giallo, possono essere doppi o singoli. L’Ibisco è adatto per essere coltivato in vaso, e cresce fino a raggiungere due metri di altezza ma reagisce bene alla potatura per crescere e svilupparsi al meglio. Ci vuole una temperatura costante: l’ideale durante il giorno è una temperatura di 21° C e 16-18°C durante la notte. In inverno la minima non deve scendere al di sotto dei 13° C . Bagnare abbondantemente durante la stagione della crescita. In inverno ridurre le bagnature. Concimare regolarmente ogni mese da giugno a settembre con un fertilizante per piante da fiore (di buona qualità ). Per rinvasare usare terriccio a base di terra grassa in primavera dopo la potatura. Se i boccioli cadono può essere dovuto al fatto che la pianta sia stata spostata, o a una varizione di temperatura, o al terriccio trooppo asciutto o poca concimazione.