Ortensia: la potatura sì o no?

ortensia Ortensia: la potatura sì o no?

Le idee sono molto diverse riguardo la potatura dell’ortensia. In genere è preferibile fare una potatura “da fiore” a fine agosto o a fine settembre. L’ortensia fiorisce all’apice dei rami nuovi e con la potatura si stimola già da settembre l’emissione di getti laterali che poi si irrobustiscono prima di fiorire l’anno successivo.

Tagliare tutti i rami che hanno il fiore lasciando due coppie di foglie e facendo il taglio di un centimetro sopra una coppia che porta all’ascella due gemme già gonfie. Così il cespuglio rimane basso e con rami robusti, si infittisce molto dato che da ogni ramo ne spuntano due nuovi. Poi a febbraio si farà la seconda, ma leggera potatura, per eliminare i rami che appaiono deboli e disordinati.

Il fiore dell’ortensia è bellissmo sulla pianta ma si presta molto bene anche come fiore reciso, da prelevare nei mesi di giugno/luglio ed essiccare per creazioni di composizioni floreali. Si taglia nei mesi di settembre, ottobre, novembre.

Consigli di luglio per giardini al nord: aiutare le acidofile

Gardenia, ortensia e azalea: sono piante dalle splendide fioriture che necessitano di alcune cure particolari contro l’ingiallimento, tagli accidentali e terreno calcareo. Queste piante coltivate in posizione di mezz’ombra in questo periodo dell’anno  possono manifestare segni di sofferenza.

Foglie gialle

Potrebbero apparire ingiallite: si tratta di un problema dovuto principalmente alla clorosi ferrica, una malattia causata da carenza di ferro. Ingialliscono perchè non riescono a svolgere al meglio la fotosintesi clorofilliana. Però questo avviene per due motivi principali: un eccesso di calcare nel terreno oppure per la mancanza di ferro (potassio, zinco e azoto). I sintomi si manifestano con un progressivo ingiallimento delle foglie e dal deperimento della pianta che spesso non riesce a fiorire e si interviene somministrando “ferro chelato”. In seguito mantenere il terreno ben arieggiato e ricco di sostanza organica. Già da questo mese aggiungere all’acqua di irrigazione ferro chelato, che a differenza del solfato di ferro viene assorbito completamente dalle radici.

Attenzione alle ferite

In questo periodo dell’anno bisogna fare attenzione all’utilizzo del tosaerba perchè molto spesso le piante acidofile sono messe a dimora sparse a gruppi nelle zone a prato sottoposto a frequenti tosature. Eventuali lesioni e ferite sulla corteccia diventano rifugio di parassiti fungini, che aggrediscono prima la zona del colletto e poi le radici, quindi è indispensabile se non è stato fatto già nei mesi scorsi, effettuare una pacciatura nella zona basale degli arbusti, 7-8 cm di spessore di corteccia di agrifoglie. Non solo protegge la pianta dalle lame del tosaerba ma garantisce all’apporto di sostanza organica, che proviene dalla decomposizione.

Concimazione: se le piante sono tenute in casa concimare ogni 15 giorni, da ottobre ad aprile. Se sono all’aperto concimare ogni 15 giorni da marzo a settembre. Usare concime per acidofile nell’acqua delle innaffiature.

Hydrangea petiolaris, un ortensia rampicante

L’ortensia rampicante è assai diversa dalle comuni ortensie arbustive: è una pianta capace di arrampicarsi senza bisogno di tutori, e raggiunge un’altezza di oltre 3 metri se riceve le giuste cure e se si ha la pazienza di aspettare qualche anno per permetterle di acclimatarsi.

Le foglie sono ovali, di colore verde lucido in estate, gialle in autunno. Da giugno a luglio si aprono le infiorescenze irregolari di colore bianco crema che andranno eliminate a fine fioritura.

Come tutte le acidofile ama i terreni con un PH inferiore a 7 (6 / 6,5), ricchi di sostanza organica e capaci di trattenere l’acqua. Predilige gli angoli freschi e ombrosi ma teme il freddo al piede. E’ opportuno pacciamarla con foglie secche o paglia. Per ottenere buoni risultati si può preparare la buca con un fondo di pietra pomice, letame maturo (oppure compost) mescolato con foglie di quercia, aghi di pino o pietra pomice. E’ una pianta dalla crescita molto lenta, bisogna limitare le potature al minimo indispensabile.

La pianta fiorisce da giugno/luglio, con fiori color crema che persistono per alcune settimane sulla pianta. Al genere hydrangea appartengono arbusti adatti a crescere su terrazzi e balconi oppure in giardino, in vaso o in piena terra. Possono essere poste a dimora anche nelle regioni con inverni rigidi perchè non teme il freddo.

Consigli: per essere coltivata con successo questa pianta deve essere collocata in una cassetta delle dimensioni di 40x60x50 cm., anche perchè così si evita di rinvasare nei prossimi 2-3 anni. Scegliere un’esposizione a mezzombra, e utilizzare un terriccio per piante acidofile.

Irrigazione: annaffiare regolarmente sia in inverno sia in primavera/estate per mantenere fresco il terriccio, che deve essere umido ma non fradicio.

Concimazione: in primavera distruibuire sulla superficie del terreno uno strato di 5 cm di stallatico. Dal mese di giugno somministrare un prodotto a base di ferro chelato.

Potare se serve: se sono coltivate in piena terra e si vogliono ottenere arbusti dalle forme irregolari è consigliabile una potatura leggera solo per rimuovere rami e fiori secchi. Se si desidera avere una certa sagoma (in vaso o in spazi ristretti) occorre potarle non prima della fine dell’inverno. Nelle regioni a clima mite potare subito dopo la fioritura.

Consigli per piante acidofile

terricio_piante_acidofile-300x196 Consigli per piante acidofileLe piante acidofile sono quelle che necessitano di un substrato acido. Le più comuni sono: azalee, rododendri, camelie, ortensie, pieris. Le piante acidofile soffrono motlo spesso di ingiallimento fogliare, che è sintomo di un insufficiente acidità del terreno. Il nome di questa patologia è la clorosi ferrica, e colpisce le piante coltivate in terreni non idonei, che non riescono ad assorbire il ferro, indispensabile per la formazione della clorofilla.

Per prevenire qualunque problema somministrare un prodotto a base di chelato di ferro periodicamente. E’ indispensabile inoltre annaffiare le piante con acqua povera di calcare. L’ideale sarebbe acqua del pozzo. In alternativa acqua piovana, oppure quella domestica lasciata decantare per un giorno nell’innaffiatoio. Non spruzzare acqua sui fiori, per non rovinarli. Mantenere il terreno leggermente umido, è importante non lasciare acqua stagnante. La maggior parte delle piante acidofile predilige posizioni semi ombreggiate. Tollerano il sole diretto solo la mattina presto oppure nel tardo pomeriggio.

Fertilizzanti specifici per le piante di casa e spiegazioni sui concimi

Per assicurare alle nostre piante il nutrimento di cui hanno bisogno somministrare una volta al mese un fertilizzante liquido universale, o per piante verdi, studiato per lo sviluppo ornamentale delle piante, arricchito con numerosi microelementi.

Un esempio di questo prodotto è “Compo per piante verdi” (seguire attentamente le istruzioni).

Ogni tipologia di pianta necessita del suo specifico concime. Di seguito una panoramica di quelli più comuni (utilizzati personalmente) :

Concime per le rose: granulare a rilascio prolungato (nove mesi). Si può mescolare con la terra al momento del rinvaso. KB concime per rose osmocote

Concime per acidofile: concime liquido per ortensie, azalee e rododendri. Il concime algoflash favorisce l’abbondante fioritura di piante che hanno bisogno di terra acida (non somministrare se il substrato è eccessivamente secco).

baycote Fertilizzanti specifici per le piante di casa e spiegazioni sui concimiConcime per gerani: baycote concime, granulare a cessione prolungata, con microelementi. Applicare per sei mesi sui pelargoni.

Per tutte le piante in vaso: concime in bastoncini (gesal), fertilizzante completo in soluzione stick. I bastoncini cominciano a nutrire la pianta già alla prima annaffiatura. Attenzione: i bastoncini vanno collocati attaccati al vaso, non troppo vicini alla pianta perchè la brucerebbe.

Per piante d’appartamento: concime da interni liquido per piante da appartamento e terrazzo (algoflash appartamento). In caso di concimazione fogliare utilizzare il prodotto molto diluito.